Sistemi di accumulo: con la delibera 613/13 le prime disposizioni e orientamenti

TrafoL’accumulo di energia legato agli impianti di produzione (in particolar modo alimentati da fonti non programmabili) sta destando sempre maggiore interesse sia per i grandi impianti di stoccaggio (su cui si sta già lavorando) sia per i piccoli produttori.

Questi ultimi infatti sono sempre più interessati a poter utilizzare l’energia prodotta dal loro impianto fotovoltaico, in un momento diverso da quello in cui è stata prodotta (lo scambio sul posto è un meccanismo simile, ma il maggiore risparmio si ha non utilizzando l’energia della rete).

Da tempo si attendono direttive e orientamenti da parte dell’AEEG, e revisioni delle norme che regolano la connessione alle reti di distribuzione degli impianti BT (CEI 0-21) e MT (CEI 0-16). Sinora solo il GSE si era espresso, con un comunicato (leggi qua l’approfondimento) che di fatto forniva la chiara indicazione di evitare sistemi di accumulo in impianti incentivati sino a nuove indicazioni e revisioni normative.

L’autorità si è finalmente espressa con la delibera 613/13, evidenziando che le disposizioni  sono prime disposizioni, finalizzate a far sì che i sistemi di accumulo possano essere gestiti nell’ambito dell’erogazione del pubblico servizio, con particolare riferimento alle condizioni per l’accesso e l’utilizzo delle reti. L’Autorità invita i soggetti interessati a far pervenire alla Direzione Mercati dell’Autorità, per iscritto, le loro osservazioni e le loro proposte entro il 31 gennaio 2014. Le osservazioni al documento per la consultazione saranno pubblicate sul sito internet dell’Autorità. Ulteriori indcazioni sullemodalità di invio delle osservazioni sono consultabili all’interno della delibera stessa, visibile alla pagina dedicata (clicca qua).

In particolare per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, sono di primario interesse le disposizioni degli articoli 6 e 7 che definiscono le condizioni per l’utilizzo di sistemi di accumulo in impianti incentivati o oggetto di prezzi minimi garantiti.

Relativamente agli impianti incentivati si evidenzia in particolare che gli impianti fotovoltaici fino a 20 kW in scambio sul posto che accedono agli incentivi di cui ai decreti interministeriali 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 (primo conto energia) l’installazione di sistemi di accumulo non è compatibile con l’erogazione degli incentivi di cui ai medesimi decreti.

Per quanto riguarda lo scambio sul posto, ritiro dedicato e prezzi minimi garantiti,  non è necessario disporre dei dati di misura dell’energia elettrica assorbita e rilasciata dai sistemi di accumulo nel caso di scambio sul posto e ritiro dedicato, nel caso invece di impianti di produzione che beneficiano dei prezzi minimi garantiti, ai fini della corretta applicazione dei predetti prezzi, la misura dell’energia elettrica assorbita e rilasciata dai sistemi di accumulo è sempre necessaria.

Ricordiamo che la delibera 613/13 èun documento in consultazione sul quale si possono inviare suggerimenti ed osservazioni secondo quando indicato all’interno della delibera stessa. Sono inoltre state pubblicate (ne parleremo nei prossimi giorni) le revisioni delle norme CEI 0-21 e CEI 0-16 che oltre ad alcune indicazioni ancora allo studio relative proprio ai sistemi di accumulo, forniscono indicazioni sul posizionamento dei sistemi di misura dell’energia nel caso di impianti dotati di sistemi di accumulo.

 

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

30 commenti a “Sistemi di accumulo: con la delibera 613/13 le prime disposizioni e orientamenti

  1. Buongiorno Stefano e lettori tutti, a proposito della delibera e d alla incompatibilita’ dell’ accumulo per il primo e secondo conto, faccio notare che nel primo conto energia era possibile il sistema con l’accumulo, e per l’appunto Elettronica Santerno aveva in catalogo un inverter che faceva rete-isola (oggi non piu in costruzione dato che la legislarura non peemette), ed io stesso lo ho installato presso….. una casa di chi firmo’ il primo conto energia, esso fu collegato in rete e prende l’incentivo, con il suo bel pacco batterie fiamm monolite, con l’avvento del secondo conto fu eliminata questa possibilita’.

    1. Ciao Alessandro, non so cosa dirti, mi sono limitato a riportare quanto indicato nella delibera, che ribadisco è un documento di consultazione sul quale si possono inviare osservazioni 😉

  2. 1° conto energia (SSP): non e’ tutto chiaro, ma mi sembra comprensibile che vogliano vietare un accumulo che carica le batterie da rete e che poi falsa (aumentandolo) il calcolo dell’energia autoconsumata che viene incentivata (come se provenisse dal sole ma invece arriva dalla rete e che in parte e’ generata con carbone o importata/nucleare!).
    Per i 20 kW, mi pare sia il tetto max per la stipula/convenzione del SSP.

    1. Non capisco: accumulo da rete non ha senso…….
      Tutti i sistemi che conosco sono concepiti per aumentare autoconsumo dal campo FV . Poi quando l’inverter eroga da batteria va in isola sui carichi.
      Quindi capisco che per gli impianti già incentivati con omni e premio occorra misurare ma sul primo conto e fino al 4 l’aumento del’ autoconsumo non varia l’energia prodotta.
      La scambiata logicamente varia ma è’ già misurata….

  3. 😉
    Comunque ci sono tante cose da capire, anche per l’Aeeg stessa da quanto sembra.., visto che ammette nella 613 (e’ una proposta) che sono prime disposizioni.
    Si apre una rivoluzione…, anche considerare le singole batterie (anche senza generatori/inverter) come un impianto di produzione, che pero’ “Non e’ rinnovabile” a differenza di solare, eolico ecc.
    Quello che non ho capito e’ che non sarebbero ammesse batterie con il 1° conto energia, mentre con il 5°, dove viene premiato anche l’autoconsumo oltre alla tariffa omnicomprensiva, sembrerebbe di si (con opportuni misuratori); probabilmente il divieto e’ legato alle caratteristiche del SSP..

  4. Buongiorno Stefano, navigando in cerca d’informazione mi sono imbattuto nel tuo blog e l’ho trovato interessante nonché utile. Non sono un tecnico, pertanto in molte discussioni mi sono sfuggiti i problemi e le sfumature, inoltre sono un neofita perché da poco che mi sono affacciato a questo mondo. Ti chiederei un aiuto per capirci qualcosina, in quanto ho un appuntamento con una ditta per un impianto uso domestico da 3 Kv. Potrei sapere come riconoscere dei buoni pannelli, non sono interessato alla novità tecnologica ma a un buon rapporto qualità/prezzo, un efficiente inverte e l’opportunità di installare un piccolo accumulatore. Grazie

    1. Ciao Luca, mi hai fatto domande che meriterebbero lunghe discussioni, farei fatica a raccontarti cosa guardare in poche righe.
      A questo punto direi di farti dare marche e modelli che ti propongono e poi parliamo di quello che ti hanno proposto.
      Non vedere questa mia affermazione come poca voglia di risponderti, ma davvero è impossibile in poche righe spiegare oltretutto a chi non ha esperienza nel campo cosa guardare per capire se i prodotti sono buoni o meno.

  5. Ciao Stefano, in merito agli impianti fv con accumulo del tipo off-grid (sistema che non immette mai corrente in rete Enel) hai notizie in merito agli adempimenti burocratici? i costruttori sostengono non siano necessarie la domanda di connessione, l’anagrafica Terna ecc… Diverso sembrerebbe leggendo il documento 613/2013/r/ell dell’AEEG. Cosa ne dici?

    1. Ciao Mirco,
      se non immetti in rete sei un utente passivo. Non credo tu debba comunicare niente a nessuno.
      Sul discorso della 613/2013 non mi pare che parli solo di sistemi di accumulo in impianti connessi alla rete, ovvero di impianti attivi. O sbaglio ?

  6. Ciao Stefano,

    allora vuol dire che posso fare un impianto fv con sistemi di accumulo senza fare alcuna richiesta ad enel ?

    1. Ciao Girolamo, non ho detto questo, ho detto che se non immetti energia in rete, sei utente passivo e non devi comunicare nulla a nessuno. Quindi se fai un fotovoltaico con accumulo off grid non devi comunicare nulla a nessuno. Invece se sei utente attivo fino a 1kW niente CEI 0-21 ma domanda di connessione, se sei utente attivo oltre 1kW domanda di connessione e CEI 0-21.

  7. Salve stefano e lettori
    Ho una domanda ho un impianto fotovoltaico da 11.78kwp fermo per via di alcuni permessi che dovevo ottenere che vorrei porvi tre domande :
    – posso collegarlo solamente al distributore e ottenere solo il risparmio energetico in bolletta naturalmente firmando il regolamento di esercizio senza stipulare convenzioni con gse?
    – se in un secondo momento volessi ottenere lo scambio sul posto dallo stesso impianto posso fare la pratica per la convenzione in un secondo momento oppure no?
    – quali sono i documenti da presentare per ottenere lo scambio sul posto oppure dove posso trovare L’ elenco dei doc.?
    Grazie
    Alessandro

    1. 1) puoi connettere l’impianto e non stipulare alcun contratto di scambio sul posto con il GSE, ma non ne vedo il motivo, l’energia immessa in rete la regali
      2) no, hai 60 giorni di tempo per farla dalla data di allaccio
      3) nessun documento, iscrivi l’utente al portale, inserisci dati personali, e commerciali (IBAN) e non devi fare altro, la pratica di SSP non viene valutata dal GSE, l’utente ne ha diritto, vengono solo verificati i dati inseriti (POD, fornitore energia, codice cliente, potenza, dati censimento impianto Terna, etc)

  8. Grazie per la risposta.
    Scusa se ti faccio altre domande ,per lo scambio sul posto non è richiesto che l’ edificio sia in regola dal punto di vista delle autorizzazioni urbanistiche come veniva richiesto per il gse in regime di incentivazione ?
    Non necessita la conferma da parte dell’ ufficio tecnico che la costruzione dell’ impianto sia in regola con la legislazione tecnica?
    Dove posso trovare le linee guida per le pratiche da svolgere?
    Grazie
    Alessandro

    1. Io davo per sottinteso che avreste sistemato, anche perchè la regolarità e gli eventuali permessi per realizzare l’impianto vengono chiesti anche da Enel in fase di documentazione di fine lavori.

  9. il gestore nel mio caso è Acea riguardando il regolamento di esercizio non mi sembra che chieda di allegare il permesso per la costruzione o la fine dei lavori di costruzione inviata al comune .
    Non sono sicuro invece se chiedessi lo scambio sul posto se mi viene richiesta tale docuemtnazione .

    1. Io non so niente di Acea, se non ti chiede nulla vai avanti così, anche se non mi sembra regolare che si installi un fotovoltaico su un fabbricato non in regola, ma di questo dovrebbe occuparsene chi segue le pratiche edilizie.
      Come ti ho già scritto il GSE non chiede alcun documento, occorre solo compilare dei dati (anagrafici del cliente e relativi a Terna e Enel).

  10. Salve Stefano

    Un cliente si deve mettere in regola con le attuali normative e sono in dubbio sulle operazioni da effettuare , ti descrivo l’ impianto:

    connesso in BT tre inverter da 6KW quindi siamo sotto i 20KWp entrato in esercizio prima del 2010 quindi senza SPI , e non rispettante la norma cei 0-21 ora il distributore ha inviato il nuovo regolamento ma sono in dubbio se devo aggiornare solo le frequenze inverter e aggiungere l’ SPI alla 243 oppure se devo aggiornarlo alla CEI 0-21 .
    il fornitore degli inverter mi dice che devo rispettare solo la 243 ma non sono convinto .

    grazie

  11. Ho un nuovo impianto fotovoltaico da realizzare con accumulo e connesso in rete non riesco a scaricare le linee guida enel in merito e ho dei dubbi sulla collocazione del pacco batteria, poiché io lo installerei a monte dell’inverter con eventuale funzionamento per carichi privilegiati il software dell’acca lo colloca tra il quadro AC e il contatore di produzione, per grandi linee credo che quest’ultima impostazione abbia poco senso!?

    1. Ciao Giuseppe, non ci sono le linee guida Enel, l’epoca delle guide Enel è finita nel 2012 con la CEI 0-21
      Si tratta di scaricare la delibera 613/13, la guida del GSE per la comunicazione dei sistemi di accumulo, e le norme CEI 0-16 in variante V2 nonchè la CEI 0-21 in variante V3.
      Non si può liquidare il discorso cercando linee guida on-line 😉

  12. Ciao Stefano,
    avrei una domanda in merito alla connessione di un accumulo lato AC (2,5 kW) ad un FV esistente (6 kW).

    Il preventivo di connessione ad Enel si paga in base alla somma della potenza del FV più quella dell’accumulo?

    Grazie

  13. ho un impianto da 4.6 kw con inverter da 6 kw del 2011 e ho il 4°conto energia adesso vorrei istallare un accumulo da 10Kw e provabile sostituire l’inverter l’accumulo come dichiarato è detraibile del 50% e non perdo gli incentivi che ho per altri 9 anni inoltre devo fare comunicazione al GSE per cambio inverter e inserimento accumulo questo è fatttibile ? grazie

    1. Può farlo.
      Deve fare nuova domanda di connessione e tutte le pratiche del caso sul portale GSE
      E’ un po’ complicato. Le conviene rivolgersi ad un tecnico che la può seguire in tutto ‘iter

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