Detrazioni fiscali e fotovoltaico: dalla lettura del chiarimento dell’AE ulteriori indicazioni

Prato 7Il recente chiarimento dell’Agenzia delle Entrate, ha dipanato ogni dubbio sulla possibilità di poter portare in detrazione gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici, anche se da più fronti si riteneva possibile tale opportunità.

La lettura del chiarimento aggiunge anche ulteriori elementi che è bene tenere in considerazione. In particolare è importante sapere che la detrazione NON è possibile per impianti non a servizio dell’abitazione, oppure pe rimpianti di potenza superiore a 20kW a servizio o meno dell’abitazione.

Per usufruire del 36-50% non occorre un’attestazione che certifichi il risparmio energetico (basta conservare le fatture, la dia, i bonifici, non occorrono comunicazioni, assevereazioni, attestazioni come nel 55%, e questo semplifica le cose). Tra l’altro nel chiarimento dell’Agenzia delle Entrare, vi sono indicazioni anche per altri interventi, come ad esempio l’installazione di pannelli solari con la possibilita della detrazione del 55%,  a patto di raccogliere tutta la documentazione necessaria (asseverazioni, comunicazioni all’Enea, ecc.

I pannelli solari rientrano anche tra gli interventi del d.m.  15/2/1992 per cui sono agevolati con il 50%,  e quindi se si sceglie il 50% non occorrono asseverazioni, comunicazioni all’Enea, etc.  Molti potrebbero preferire il 50%, perdendo il 5% di agevolazione ma guadagnando in tempi, burocrazia e risparmiando sui costi del tecnico che certifica l’impianto.

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

8 commenti a “Detrazioni fiscali e fotovoltaico: dalla lettura del chiarimento dell’AE ulteriori indicazioni

  1. Una dubbio tecnico a riguardo.
    Nel caso di installazione di impianti fotovoltaici che usufruiscono della detrazione è necessaria l’installazione del doppio contatore produzione e scambio?
    Purtroppo dagli uffici ENEL di zona non sanno chiarire il dubbio e si limitano a dire che se indicato nell’unifilare loro lo piazzano e dal GSE rispondono che non sono tecnici.

    1. Ciao, secondo me non serve a nulla il secondo contatore, infatti ai fini dello scambio cobtano i prelievi e le immissioni. Cosa che il bidirezionale fa. Ho fatto due impianti senza CE, Enel ha solo riprogrammato il contatore bidirezionale esistente. Non hanno installato ulteriori contatori.

  2. Perfetto.
    Non sapevo se ai fini del monitoraggio della produzione di energia da fonti rinnovabili Terna e GSE richiedessero la misura della produzione totale dell’impianto.
    A questo punto con il forum, ENEL, GSE credo di aver completato la lista di contatti.
    Ottimo un contatore.

    Grazie ancora

  3. Ciao Giulio, anche io mi sono fatto la stessa domanda.
    La mia certezza non è del 100%.
    Pero di fatto nei due casi vissuti di persona non hanno installato contatori aggiuntivi

  4. In caso di scambio sul posto installano/sostituiscono un solo contatore, cioè quello bidirezionale.
    Se vuoi la misura dell’energia prodotta o ti affidi al display dell’inverter, oppure installi un contatore autonomo.

    Saluti

    1. Ciao Antonio, il problema non è quello.
      Occorre capire, visto che il rsponsabile del servizio di misura è Enel (il distributore di rete) se il contatore della prodotta è a loro carico per gli impianti sopra i 20kW, visto che la misura della prodotta è necessaria ai fini della comunicazione all’Agenzia Dogane
      In quel caso la misura della prodotta è un onere fiscale, e deve sottostare a tutta una serie di adempimenti anche molto costosi (contatori MID e taratura a carico reale, si arriva anche a 2.000 euro).

  5. Sopra i 20 kWp puoi decidere…logicamente non è che l’Enel/Gestore di rete fino ad oggi lo ha fatto gratis. Alle Dogane non vedono mai di buon occhio i misuratori ENEL…
    I costi di cui parli per il contatore fiscale etc sono una tantum e comunque, se non sei soggetto a CEI 0-16, il contatore può anche essere su guida DIN senza telelettura, molto semplice purché MID/UTF, con costi ridotti. I certificati si pagano, hai ragione, ma pure il servizio di misura si paga…
    Quando hai un’officina elettrica sei costretto a tenere qualcuno che si occupa dei rapporti con le Dogane. Meno male per noi che viviamo di questo… 🙂

    1. Ok Antonio, quanto dici non fa una piega.
      Io voglio solo capire perchè se Enel è responsabile del servizio di misura, sopra i 20kW non misura la prodotta. Voglio solo capire ( ma si tratta di cusiosità, non p una domanda retorica) se Enel è responsabile della misura ai soli fini dello scambio sul posto o anche ai fini degli adempimenti fiscali.

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