Fotovoltaico: un settore senza regole e senza serietà premia i furbi e danneggia gli onesti

Il fotovoltaico negli ultimi mesi (anni?) è stato bersaglio di innumerevoli provvedimenti che hanno minato la pazienza degli addetti del settore e creato numerosi danni. Spesso le delibere e l’ingresso dei nuovi Conti Energia non hanno tenuto in debita considerazione gli investimenti già in atto, e non hanno tutelato chi ha avuto difficoltà a causa dei vari cambi di normative che hanno introdotto la necessità di intervenire su impianti programmati in precedenza.

E’ quello che sta avvenendo in questo periodo, con l’impossibilità di allacciare impianti di potenza superiore a 6kW causa mancanza di protezioni di interfaccia conformi alle richieste della norma CEI 0-21 entrata in vigore a luglio. Ma pur comprendendo il disagio di chi ha subito o potrebbe subire un danno consistente a causa del mancato allacciamento dell’impianto, ci pare che il comportamento di molti addetti ai lavori sia alquanto scorretto.

Chi chiede dichiarazioni sostitutive di interfacce che arriveranno sul mercato a Settembre (cosa se ne fanno ?), chi invia foto di autotest di inverter senza averlo nemmeno mai visto, chi chiede un fac simile di certificato di prova dell’interfaccia, chi testa stile catena di montaggio interfacce a banco quando la CEI 0-21 prescrive chiaramente la prova del complesso DDI-SPI in campo. Siamo diventati tutti professionsiti ed elettricisti, l’importante è allacciare, a qualsiasi costo.

Questi atteggimenti non fanno bene al settore, e danneggiano chi lavora seriamente. Oltre ad essere eticamente condannabili, chi si sente con la coscienza a posto dovrebbe segnalare a chi di dovere (Autorità, Camere di Commercio, AEEG, ordini professionali) queste pratiche e abitudini. I produttori dovrebbero esigere da professionisti e aziende di lavorare rispettando le norme. Chi lavora seriamente non può competere con chi furbescamente evita di applicare le norme e di eseguire le verifiche secondo quanto prescrive la normativa. Ed è inutile che l’autorità e Terna  intervengano con delibere e codici di rete senza inserire dei meccanismi di controllo.

Tutti gli addetti del settore che continuano a chiedere proroghe, a prendersela con Enel, AEEG, con il governo, hanno la coscienza a posto ? Quando si pretende serietà e coerenza, si dovrebbe prima di tutto offrire in cambio serietà e coerenza. Vedere un autotest di un inverter con metà foto con menu in italiano e metà foto con menu in inglese è davvero buffo, così come vedere una foto di un tavolo pieno di interfacce in corso di test.  Gli inverter vanno testati, e le prove delle interfacce si fanno in campo. Un settore senza regole premia i furbi e danneggia gli onesti. E’ ora di finirla con questi “improvvisati” del fotovoltaico.

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

25 commenti a “Fotovoltaico: un settore senza regole e senza serietà premia i furbi e danneggia gli onesti

  1. mi chiedo se queste situazioni si sono create anche in altri paesi, per esempio la Germania dove il fotovoltaico è sicuramente più “maturo”… e dove forse una soluzione più logica e ordinata sono riusciti a trovarla… sapete qualcosa a riguardo?

    1. Non lo so Giu, io mi sono sempre occupato di progettazione di impianti elettrici, non solo fotovoltaico, e questa porcheria (a questi livelli) accade solo con il fotovoltaico. In ogni caso, quando ti capita, chiedi alle persone che incontri che trattano il fotovoltaico da quanto lo fanno e cosa facevano prima. Oppure guarda i profili sui social (Linkedin ad esempio) e vedi chi si sta occupando di fotovoltaico in Italia, la metà della gente se ne occupa da due/tre anni e prima vendeva le caramelle 😉

  2. Mi dispiace, ma non sono daccordo!!!
    Bisogna starci dentro davvero… delle norme che ti impongono di improvvisare sono il problema! Chi lo dice al cliente che il suo impianto renderà la metà di quanto previsto (sempre che non rientri in un registro) perchè una apparecchiatura che bisogna inserire nel suo impianto quasi non esiste? Ti prende per pazzo!!!
    E solo in Italia fanno entrare in vigore un decreto con queste problematiche e per giunta dopo ferragosto.
    Oppure siete pronti ad affrontare innumerevoli contenziosi con i clienti. Forse è da chiedere ai “non tecnici che tirano fuori le norme. Il problema continua ad essere alla radice! Buon lavoro… augurandovi di potervi collegare al portale dell’Enel…

    1. Ciao ND, io la tua posizione la capisco eccome, ma le norme e le regole vanno rispettate.
      Nel caso specifico delle interfacce ad esempio, sono più al limite in questa mia affermazione, perchè capisco che ci sono dei problemi oggettivi. Ma devo anche dire che se un mio cliente non si allaccia perchè non ha l’inverter e il suo tecnico rispetta le regole, anche lui ha lo stesso diritto di “incazzarsi” se altri si allacciano con foto finte.
      Detto questo anche io non sono d’accordo con te.
      In ogni caso le norme vanno rispettate, poi ognuno si regola secondo coscienza 😉

  3. finalmente qualcuno si accorge che la maggior parte delle persone che si lamentano di non riuscire ad allacciare per questo o quell’altro motivo erano (e rimarranno) venditori di “caramelle” o come sostengo io “amanti del sistema di vendita PIRAMIDALE ASSICURATIVO” e cioè non è importante cosa vendo e cosa sono in grado di vendere, è importante VENDERE ad amici, parenti, conoscenti e inserire che verranno inseriti a loro volta nel SISTEMA di vendita PIRAMIDALE = tutti guadagnano (almeno nel III e IV conto) e tutti devono VENDERE e SOLO VENDERE qualsiasi impianto di qualsiasi tipo senza nessuna conoscenza delle NORME, DELLE REGOLE, DELLE RESE REALI, DELLE CARATTERISTICHE TECNICHE DEI PANNELLI F.V. (noct, test a 1000 o 800lm ecc ecc).
    Certamente qualche professionista è rimasto incastrato in questo sistema LUCIFERINO ma chi è in grado di trovare soluzioni congrue e normativamente accettate vincerà anche questa difficile sfida.
    detto questo NOI (SOCIETA’) abbiamo finito di installare impianti da 100kwp con inizio lavori il 3 giugno…. oggi 09-08 abbiamo allacciato con schede CEI 0-21, test da azienda accreditata per rilascio licenze AdD (UTF), schede montate, schede con fascetta di taratura e test debitamente incollata su scheda e report test controfirmati ed allegati a domande di rito.
    certo che in questa Italia per lavorare ci si deve trasformare in quella figura mitologica nota con il nome di SISIFO…… ma qui viviamo e qui lavoriamo.

    “Tu ne cede malis sed contra audentior ito”

    1. Io Claudio sono felice di leggere tutto questo.
      Ci sono in giro aziende con i controcoglioni (come voi da quanto leggo).
      Io sono un libero professionista e subisco meno questo modo di lavorare, questo sistema come dici piramidale che ha ucciso il fotovoltaico, ma credo che voi invece dobbiate combattere tutti i giorni con centinaia di aziende che appoggiano qualcosa sul tetto e aspettano gli eventi.
      In ogni caso, oggi ero al telefono con un tecnico di Enel che mi ha confermato un allacciamento per lunedi di un impianto per il quale ho seguito/seguo la parte connessione/GSE. Come voi, anche se solo come progettista, domanda di connessione 6 giugno, accettazione preventivo 13 luglio, allacciamento impianto 10 agosto. Basta fare le cose a modo. Delle 25 domande analizzate dalla persona con la quale ho parlato, 20 sono tornate al mittente (dati di potenza incongruenti, mancanza foto autotest, tabelle tarature non compilate, e tanto altro).
      Ora ti chiedo Claudio se voi siete per caso dei fenomeni o se siete gente normale che lavora sodo. Anche se so già la risposta.
      E mi continuo a chiedere perchè gli installatori con i quali collaborano fanno preventivi per dei 50kW su tetto con prodotto europeo a 1.750/1.850 €/kW mentre in giro ci sono ancora venditori porta a porta che sparano dei 3.000 €/kW (e purtroppo qualcuno in buonba fede ci casca).
      Ma sta gente sta già scomparendo…..anche se troppo tardi 😉
      Buon lavoro

  4. Ciao in un impianto d 20 kw con due inverter da 10KW bastano le prove test dell interfaccia esterna o servono anche le foto del display dell’ inverter?
    e’ obbligatorio installare anche un ups? e di che tipo?
    Ciao grazie.

    1. Ciao Andrea, secondo me basta la prova del relè, ma dico la mia. Se fossi uno di Enel mi vorrei assicurare che gli inverter rimangano connessi nell’intervallo 47,5-51,5 altrimenti se fossero tarati a 49,5-50,5 in caso di soglia larga della SPI si disconnetterebbero, oppure che abbiano l’eventualeinterfaccia interna DISABILITATA. Quindi io manderei anche autotest per inverter con SPI integrata, ovvio che se sono inverter pensati per lavorare solo con SPI esterna, quello che ho detto non serve, perchè non avrebbero nemmeno autotest 😉
      E’ obbligatorio installare UPS con SPI esterna. Del tipo che vuoi, basta che sia in grado di alimentare l’interfaccia mi pare per 5 secondi dopo un eventuale black-out

  5. Ciao Stefano … per mia fortuna o sfortuna sono rientrato nel giro del fotovoltaico perche’ a causa di una messa a nuovo della mia casa ho l’obbligo di installare 1Kw di fotovoltaico .. ovviamente abbiamo puntato su 3 kw e sui sunpower (ci costano 3000 a kw compreso pratiche enel e gse) ahime sono capitao a cavallo del 4 / 5 conto energia e sono il lotta con enel per farmi il collegamento prima del 27/8 (sembra tutto ok fine lavori inviato con documentazione foto etc.. ma sul sito non compare ancora ..) ma mi sa che capitero’ nel 5
    Il tutto per dirti che la persona che mi ha venduto il tutto non sa neppure (che e’ un venditore di zona che si appoggia a una azienda del veneto) che documentazione bisogna presentra (numero censimp … etc..) come sempre c’e’ gente che ha visto la fonte di guadagno a costo zero e ci si e’ buttata… il tutto per dire ahime che siamo in italia con molta fantasia e molta ma molta poca organizzazione e serieta’…

    1. Fabio è pieno di queste situazioni, ieri mi ha chiamato una persona che sta finendo due impianti da 20kW, e che si è accorto ieri che servono interfacce esterne oltre i 6kW, il suo tecnico non aveva la minima idea di tutto ciò e ha inviato i regolamenti di esercizio con barrato l’autotest degli inverter, adesso probabilmente non ce la farà a rientrare nel quarto conto. Questo per dire che metto nel calderone degli incompeteneti anche i tecnici. Nel tuo caso con un impianto così piccolo non è cos’ tragico, dovrai cercare di massimizzare l’autoconsumo. Ricorda che se quel kW obbligatorio è stato installato per obbligo del decreto 28/2011 non è incentivabile. Il resto si 😉

  6. Ciao Stefano rispondo alla tua domanda:
    Non siamo fenomeni (non farei questo mestiere)
    Siamo onesti lavoratori
    Siamo convinti che bisogna sempre imparare studiando e sbagliando (ogni tanto)
    Non siamo venditori dell’ultima ora
    Facciamo questo mestiere ( spelafili) da tempo
    Mio padre da 60 anni (automazioni industriali importanti – trasferte faticose tipo togliattigrad, Melfi, pratola serra, termini Imerese, Valladolid ecc ecc)
    Io da 25 anni (. Prima come garzone dopo la scuola per mettere miscela nel famoso fantic caballero, poi per amichette/benzina/disco/vacanze …. Ora per la famiglia)
    Ed e’ per questo che mi fanno imbufalire questi “sparaCa…..te” che rubano lavoro a tecnici/aziende molto capaci MA ONESTE.!

    Io da

    1. Ciao Claudio, dalla risposta mi pare tu abbia cpaito che la mia domanda era una provocazione per dire che non occorre essere fenomeni, basta lavorare onestamente 😉

  7. concordo con claudio e pur essendo critico sul comportamento di molti installatori “furbi” e dei vari venditori di “fumo” fotovoltaico, lancio anche una critica diversa, indirizzata ai clienti finali.
    Tante, tante, tante persone che si sono avvicinate all’idea di comprare un impianto fotovoltaico lo hanno fatto solo ed esclusivamente per guadagnarci soldi, senza sapere nulla del fotovoltaico.
    Persone che credevano che i moduli in amorfo rendessero anche con la luna piena… persone che ignoravano le 25 pagine di preventivo con analisi tecniche, stime e schede di dettaglio sui prodotti e chiedevano solo “quanti soldi prendo in 20 anni?” …persone che abbagliate ed attratte dal “business” seguivano solo le ammalianti promesse del commerciale più “brillante”, ma spesso meno onesto e preparato, che si presentava alla loro porta… E credo che se i furbi hanno trovato così tanto spazio è anche per questa complicità dell’utente finale, complice in un gioco fatto solo di promesse di facili guadagni.
    Per quanto sia nato zoppo, questo nuovo conto energia sta avendo un chiaro e rapido effetto: sta costringendo tutti a guardare sotto una luce diversa il fotovoltaico… in vista della prossima e non tanto remota scomparsa degli incentivi.
    Il fotovoltaico sarà sempre più una scelta consapevole, oppure un obbligo del quale doversi necessariamente interessare… e di fronte a persone preparate i venditori di caramelle avranno vita decisamente più dura, ma probabilmente saranno già andati a vendere qualcos’altro…

    1. Ciao Giu, il tuo pensiero mi trova perfettamente d’accordo, anche se il cliente lo si può “educare”, ma se vuoi fare cassa non ti conviene, perchè educare significa far risparmiare 😉
      Le ultime righe del tuo messaggio, realtivamente al nuovo modo di vedere il fotovoltaico sono oro, consapevolezza nelel scelte di una fonte rinnovabile che dovrà essere vista come una scelta orientata verso il risparmio e l’ambiente, e non come fonte di guadagno da incentivo.

  8. Salve stefano . Ieri ho avuto un incontro con consuleti enel(green Energy) che mi propongono un impianto da 20 kw ma per un costo di 50mila/€ chiavi in mano .La proposta è molto interessane… sembra soprattutto per il servizio la rapidita di istallazione le garanzie di risultato che propongono … grande casa come enel .
    Ho pero delle proposte da altri istallatori che esistono da qualche bell anno che pero sono molto piu vantaggiose 35mila Chiavi in mano .
    Io consumo 21000 kw anno in laboratorio .
    Questo proposte nascondono semre tanti cavilli che per persone non del mestiere no si capisce quale è la conveniente !!!!

    1. Ciao Gabri, non so cosa ti abbia proposto Enel, ma il costo è decisamente fuori mercato.
      I 35.000 chiavi in mano sono prezzi decisamente più onesti ed in linea con i valori di mercato.
      Secondo me si può scendere ancora un pochino, in ogni caso dipende anche da cosa ti hanno proposto, materiali, eventuali difficoltà nel montaggio, progettazione e pratiche Enel comprese o meno, etc
      Per non scendere in particolarti che non conosco ti posso solo ribadire quanto scritto sopra, 50.000 è un prezzo decisamente fuori meracto.

  9. Scusate ma dopo innumerevoli telefonate da parte di “società” interessate alla fornitura di un impianto fotovoltaico mi è venuto il dubbio che alla fine chi ne beneficia del contributo siano le società stesse (gonfiando l’importo) e non il consumatore finale. Se non ci fosse il contributo, l’impianto costerebbe quasi la metà! Cosa ne pensate?

    1. Non capisco di che contributo parli.
      La detrazione fiscale spetta a chi installa l’impianto.
      Onestamente non mi risulta che i prezzi siano gonfiati dalle imprese per qualche motivo.
      Oppure ti sei spiegato male (o ho capito male io cosa intendevi)

  10. Amico, mi vuoi dire che se non ci fossero le agevolazioni fiscali il conto da pagare per l’intervento da parte del committente sarebbe uguale? Balle!

    1. Ciao Elio,
      se sei convinto che non sia così perchè poni delle domande e poi rispondi in quel modo se qualcuno ti fa notare che non è così ?
      Tu che mestire fai ? Quanto impianti hai progettato/realizzato/studiato ?
      Un conto è avere delle convinzioni, e ognuno si tiene le sue, un conto è lavorare nel settore e leggere/vedere documenti e preventivi.
      Se proprio vuoi che sia preciso, il costo degli impianti negli ultimi 6 mesi è leggermente diminuito. Negli ultimi due mesi poi è leggermente aumentato causa dazi sui moduli cinesi e relativo lieve aumento.

  11. Mi spiego meglio; le agevolazioni fiscali dovrebbero avere quale obbiettivo quello di incentivare alcune tipologie di interventi non di far gonfiare il prezzo della fattura. Colui che installa l’impianto non si deve preoccupare se c’è o meno la possibilità di scaricare parte della spesa! w l’Italia

    1. Ascolta Elio,
      gli instalaltori che “frequento” non gonfiano alcuna fattura. Per loro materiale e manodopera hanno lo stesso costo, sia che il cliente abbia agevolazioni, sia che il cliente con i pannelli ci giochi a domino.
      Al limite è il cliente che chiede alla ditta di fare una fattura più grossa per detrarre di più. Ma solo uno sprovveduto pagherebbe ad esempio 1.000 euro in più OGGI per detrarne 50 all’anno per i prossimi 10 anni. Spero di essermi spiegato.

  12. Nel mio paese: o il lavoro viene fatto in nero oppure ti trovi la sorpresa! Ma lasciamo perdere….la colpa è dei politici…

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