I regali natalizi di CEI e AEEG, terza edizione delle CEI 0-16 e variante V1 della CEI 0-21

Transformer over orange skyGli addetti ai lavori delle energie rinnovabili che hanno a che fare tutti i giorni con gli impianti di produzione,  il CEI infatti ha pubblicato la variante V1 della Norma CEI 0-21 e la terza edizione della norma CEI 0-16.

Per quanto riguarda la CEI 0-21 si tratta di una revisione del testo in vigore da luglio 2012, che apporta più che altro alcuni chiarimenti sulle verifiche in campo delle SPI (specificando che le prove vanno fatte in sito, e che “in campo” si intende l’impianto nel quale i dispositivi sono definitivamente installati ai fini dell’esercizio) e sulla modalità di esecuzione delle verifiche, e corregge errori in alcune definizioni e caratteristiche degli strumenti di verifica delle SPI.

La nuova CEI 0-16 invece recepisce le prescrizioni dell’allegato A70 e definisce le modalità di prova delle protezioni di interfaccia e le caratteristiche. La revisione della CEI 0-16 era attesa da marzo 2012, quando la pubblicazione della delibera AEEG 84/2012, che attuava l’allegato A70 al codice di rete di Terna, aveva richiamato un futuro aggiornamento della CEI 0-21, e della CEI 0-16 (leggi l’approfondimento), ovvero delle due norme che regolano l’accesso alle reti BT e MT da parte degli utenti attivi e passivi. In particolare la revisione della norma porta in primo piano i problemi sollevati e regolati dall’allegato A70 di Terna, come la partecipazione delle unità GD al controllo della tensione, la limitazione della potenza attiva delle unità GD, l’aumento della potenza attiva per transitorio di sottofrequenza, il sostegno alla tensione durante un cortocircuito. Insomma sono stati approfonditi e normati gli aspetti relativi alla sicurezza della rete già anticipati dall’allegato A70.

Oltre questo è stato finalmente chiarito l’aspetto relativo alle prove sui Sistemi di Protezione di Interfaccia SPI. Avevamo infatti sollevato la questione, grazie anche al contributo di un nostro lettore, ovvero al fatto che Enel continuasse a chiedere nei regolamenti di esercizio MT la prova in campo del dispositivo di interfaccia, quando la CEI 0-16 non ne faceva cenno (leggi l’approfondimento e la nota AEEG che aveva ribadito che la prova in campo non era dovuta).

Ora è stato dedicato un intero capitolo alle caratteristiche del Sistema di Protezione di Interfaccia, e sono state definite le modaltà di prova in campo di prima installazione e di successiva verifica periodica. Come per gli impianti BT, la prova in campo di prima installazione è ora obbligatoria, così come le verifiche periodiche sia del Sistema di Protezione di Interfaccia, che del Sistema di Protezione Generale, da eseguirsi ogni 2 anni (contro i 3 anni previsti per SPI in impianti BT soggetti a CEI 0-21).

Oltre alle norme CEI suddette, l’Autorirà per l’Energia Elettrica e il Gas ha pubblicato due delibere di grande interesse per gli addetti ai lavori, Delibera 20 dicembre 2012 562/2012/R/eel che contiene ulteriori interventi relativi agli impianti di generazione distribuita per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale con modifiche alla deliberazione 84/2012/R/eel, e la Delibera 20 dicembre 2012 551/2012/R/eel contenente le modificazioni al testo integrato della qualità dei servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica

Nei prossimi giorni approfondiremo i vari argomenti.

Clicca qua per scaricare la terza edizione della CEI 0-16
Clicca qua per scaricare la Variante V1 delle CEI 0-21
Clicca qua per scaricare la delibera 562/2012/R/eel
Clicca qua per scaricare la delibera 551/2012/R/eel

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

11 commenti a “I regali natalizi di CEI e AEEG, terza edizione delle CEI 0-16 e variante V1 della CEI 0-21

  1. Ciao, complimenti per l’articolo. Dato che mi pare hai già letto tutta la CEI 0-16 ti chiedo se per caso per gli utenti minori (sotto i 400kW) c’è ancora la possibilità di averere solo IMS+fusibili pagando il CTS o adesso si impone l’adeguamento.
    ciao e grazie

    1. Ciao Marco, non l’ho ancora letta (è stata pubblicata il 21 dicembre), ho deciso che fino al 27 dicembre lascio perdere le norme CEI 🙂
      In ogni caso le prescrizioni relative all’adeguamento volontario dei clienti e relativo CTS in caso di non adeguamento, non era previsto dalla CEI 0-16 ma dall’AEEG. Visto che l’articolo relativo all’IMS sotto i 400kW sulle CEI 0-16 credo nulla sia cambiato. Anche se un uccellino mi ha detto che in un prossimo futuro probabilmente si obbligheranno tutti gli utenti allacciati in MT ad adeguare le cabine alle CEI 0-16, niente più deroghe e niente più CTS.

  2. Ciao,complimenti x la chiarezza….sapresti dirmi cosa cambia per gli impianti sotto i 20 kW realizzati, richiesta allacciò formalizzata ma che non saranno connessi entrò il 31/12/2012?
    Grazie e buon natale

    1. Ciao Fabrizio, per quanto riguarda gli impianti in BT cambia praticamente nulla. La Variante V1 della CEI 0-21 inserisce correzioni di alcune definizioni e indicazioni sulle modalita di verifica in campo delle SPI (modalità di esecuzione di alcune prove) e sulle certificazioni, ma cose che riguardano i costruttori. Per chi progetta e realizza non è cambiato praticamente nulla. Per le verifiche in particolare è stato precisato che per prova in campo si intende verifica presso il sito dove è installato fisicamente l’impianto fotovoltaico. La cosa che cambia (non c’entra con la Variante V1 ma te la ricordo) è che dal 1 gennaio 2013 ai fini dell’allcciamento serve certificato di laboratorio accreditato, e non più le dichiarazioni sostitutive di atto notorio dei costruttori.

  3. Ciao Stefano,

    scusami se scrivo nella sezione non corretta.

    Da poco Enel ha introdotto le marche da bollo su regolamento di esercizio.

    Si tratta di una normativa a livello nazionale (quale?) cui tutte le imprese distributrici devono adeguarsi, oppure ognuno è libero di fare come vuole?

    Ti ringrazio

    Un saluto

    Gabriele

    1. Guarda gabriele, non ne ho idea.
      Ma direi che vale per tutti, visto che il portale è unico. Se servono le marche servono in tutto il territorio nazionale.
      Il problema è capire (ma qualcuno ha già sollevato la question in sede AEEG) se sono dovute, il regolamento è un contratto tra privati. Però non so…….non materia di mia pertinenza 😉

  4. Buonasera Stefano,
    circa il campo di applicazione di questa III edizione, per impianti di produzione dove trovo conferma del fatto che le date a cui riferirsi sono quelle della richiesta di connessione e non della messa in esercizio dell’impianto? lo debbo esplicitare al fornitore dell’alternatore, lo vuole sapere per fare riferimento alla corretta edizione della CEI 0-16.

    Grazie

    1. Ciao Ivan, le date di applicazione della CEI 0-16 terza edizione sono indicate nella delibera 562. Gli impianti che entrano in esercizio (ormai che sono entrati) in esercizio dopo il 31 dicembre 2012, dovevano essere conformi alle CEI 0-16 terza edizione, ad eccezione dei paragrafi:
      paragrafi 8.8.5.3, lettere a), b), c), d), e), f),
      8.8.6.1, lettere c), d), e)
      8.8.6.3.1
      8.8.6.3.2, lettere a), b), c), d), e)
      8.8.6.5
      8.8.8.2 e 8.10, punti 2) e 3)
      nonché di tutti gli Allegati ad essi relativi.
      ———-
      L’applicabilità o meno dei paragrafi oggetto di esclusione, come indicato nell’articolo 1 della delibera suddetta (562), è definita dalla data di completamento della richista di connessione (vedi sempre articolo 1 della delibera).

      1. Grazie per la celerità.
        Dunque se la mia richiesta di connessione riporta la data del 27/12/2012 per quel che riguarda lo scambio della potenza reattiva (paragrafo 8.8.5.3, lettera a) generatori sincroni convenzionali) posso far riferimento a quanto previsto nella edizione 2 della CEI 0-16.
        Infatti in tale edizione nulla è previsto in merito allo scambio di potenza reattiva (curva di capability) e tutto viene rimandato agli accordi del Regolamento di Esercizio.
        Tutto ciò è dovuto al fatto che ENEL non fornisce informazioni in merito ai dati caratteristici di rete, oltre a quelle poche rilasciate in occasione dell’invio della bozza di regolamento di esercizio, subito dopo l’accettazione del preventivo.
        A tal proposito, sai qual’è il canale per ottenere tali dati (Pcc min, Pcc max, rapporto r/x, presenza o meno di richiusura in caso di guasto ecc.)?
        Grazie

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