Impianti fotovoltaici: per la rimodulazione delle tariffe c’è tempo sino al 30 novembre

Main-4-CNonostante la battaglia delle associzioni del settore, l’articolo 26 della Legge 11 agosto 2014 ha introdotto la rimodulazione degli incentivi per gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200kW. Il provvedimentoè rivolto a tutti gli impianti solari fotovoltaici che beneficiano dei meccanismi di cui ai Decreti Ministeriali relativi al I, II, III, IV e V Conto Energia.

Il testo prevede la modifica delle modalità di erogazione delle tariffe incentivanti, per gli impianti di potenza sino a 200kW, i cui pagamenti avverrano con ratemensili costanti, in misura pari al 90% della producibilità media annua stimata di ciascun impianto, nell’anno solare di produzione, ed effettua il conguaglio, in relazione alla produzione effettiva, entro il 30 giugno dell’anno successivo. Per le modalità esatte di erogazione (entità dell’incentivo e tempistiche dei pagamenti in acconto e a conguaglio) che dipendono dalla taglia dell’impianto, si rimanda alla consultazione della guida GSE (clicca qua).

La seconda modifica riguarda la rimodulazione delle tariffe incentivanti per gli impianti di potenza superiore a 200kW secondo 3 opzioni, come si legge sulla guida del GSE.
Opzione a)
prevede che la tariffa sia erogata “per un periodo di 24 anni, decorrente dall’entrata in esercizio degli impianti, ed è conseguentemente ricalcolata secondo la percentuale di riduzione” indicata nella apposita tabella.
Opzione b)
stabilisce che, “fermo restando il periodo di erogazione ventennale, la tariffa è rimodulata prevedendo un primo periodo di fruizione di un incentivo ridotto rispetto all’attuale e un secondo periodo di fruizione di un incentivo incrementato in ugual misura” (si veda tabella dedicata). Le percentuali di rimodulazione sono state stabilite, in funzione del periodo residuo di diritto agli incentivi.
Opzione c)
prevede che, fermo restando il periodo di erogazione ventennale, la tariffa sia ridotta di una quota percentuale dell’incentivo spettante alla data del 1° gennaio 2015, per la durata residua del periodo di incentivazione, secondo le modalità indicate nella tabella (riduzione dal 6 all’ 8% in base alla taglia dell’impianto.

Si tratta in parole povere di tagli retroattivi alle tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici. La scelta tra le varie opzioni potrà essere effettuata dai Soggetti Responsabili, dalle ore 8,00 del 4 novembre alle ore 23,00 del 30 novembre prossimo, esclusivamente attraverso l’applicazione web FTV/SR presente nel portale infomatico del GSE.

In caso di mancata comunicazione il GSE applicherà come previsto la rimodulazione prevista alla lettera c) del comma 3 dell’articolo 26.

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

8 commenti a “Impianti fotovoltaici: per la rimodulazione delle tariffe c’è tempo sino al 30 novembre

  1. Ciao Stefano vorrei confrontarmi con te ed altri tecnici in merito alla simpatica questione….
    In particolare volevo sapere se avevate fatto alcune valutazioni con impianti che percepiscono il quinto conto energia….ho qualche dubbio su le “precisazioni” rilasciate dal GSE le riduzioni indicate al comma 3 dell’art. 26 della Legge si applicano alla sola componente incentivante, calcolata come la differenza, qualora positiva, tra la tariffa onnicomprensiva di cui all’Allegato 5 del DM 5 maggio 2011 e agli Allegati 5, 6 e 7 del DM 5 luglio 2012 e il prezzo zonale orario. Le riduzioni si applicano, altresì, all’eventuale tariffa premio per l’autoconsumo e agli ulteriori premi riconosciuti. Avrei piacere di un confronto sopratutto in merito al prezzo zonale…..
    attendo commenti buon lavoro a tutti

    1. Ciao Alberto, io non ci ho guardato in quanto ho progettato impianti da 1MW in Puglia e in Veneto, ma non so più nulla di questi impianti per vari motivi, e i miei clienti hanno impianti inferiori a 200kW.
      Qual era la domanda in particolare ?
      A me viene in mente che la tariffa incentivante è ovviamente una quota sulla omnicomprensiva, infatti sottraendo alla tariffa OC la tariffa autoconsumo si ottenevano se ricordi i famosi 0,08 che era la quota vendita.
      Infatti la tariffa AC era incentivo, la tariffa OC era incentivo + vendita.
      Quindi secondo me ci stanno dicendo che la quota incentivo è la parte rimanente della tariffa OC meno il costo dell’energia, valutato al prezzo zonale orario. Su quella quota applicheranno le riduzioni/rimodulazioni. Sto ragionando a voce alta……. 😉

  2. sembra facile ma non è così semplice.
    In primis il prezzo zonale è una variabile…così come lo è la quota parte per impianti che fanno anche autoconsumo, il che vuol dire ulteriori variabili….
    sto mettendo a punto un foglio di calcolo per questo caso ma non è così semplice.
    in ogni modo se qualcuno ha già fatto le valutazioni del caso confrontiamoci pure.
    grazie

    1. Non è assolutamente semplice. Si tratta di fare ipotesi con una variabile sconosciuta che può variare nel tempo, ci sarebbe da coinvolgere maghi e veggenti (scusa la battuta ma è quasi veritiera) oppure esperti del comparto energetico e di finanza legata all’energia. Credo sia impossibile vare una valutazione del genere senza rischiare, quindi ipotizzo un foglio excel con parecchie postille. Se arrivi a crera eun excel hai tutta la mia stima, fermo restando che il tempo è poco…. 🙁

  3. Buongiorno a tutti. Se può servire ad arricchire la discussione, ho fatto una simulazione per un impianto da 250 kW che sto seguendo. Senza considerare troppe variabili,ho verificato che l’opzione “c” è di gran lunga la più penalizzante, seguita dalla “a” e dalla “b” ,che sembra essere la migliore nell’arco dei 20 anni anche se penalizza la produzione dell’impianto negli impianto negli anni “migliori”….

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