Impianti integrati innovativi: registro si o no ? La telenovela dei 50 milioni di euro

Il quinto conto energia ha introdotto alcune importanti novità al fine di regolamentare l’accesso alle tariff e incentivanti di specifiche tipologie di impianti. Alcuni di questi sono esenti dai registri, e secondo il decreto hanno libero accesso agli incentivi. Tra le categorie esonerate ci sono gli impianti integrati innovativi, che possono accedere agli incentivi direttamente sino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML€. Ora la definizione di costo indicativo cumulativo degli incentivi a noi è molto chiara. Si tratta del costo totale di tutti i conti energia. E ce lo dicono anche le regole applicative nella definizione di costo cumulativo annuo ben descritte nell’appendice B:

Il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” o “costo indicativo cumulato degli incentivi”: è la sommatoria degli incentivi, gravanti sulle tariffe dell’energia elettrica, riconosciuti a tutti gli impianti alimentati da fonte fotovoltaica in attuazione del presente decreto e dei precedenti provvedimenti di incentivazione.

Risulta quindi evidente che la soglia è già stata raggiunta come indica chiaramente il contatore sulla home page del portale del GSE, a nostro avviso quindi tutti gli impianti integrati innovativi devono sottostare alle regole del registro. Ma secondo alcune risposte del GSE a colleghi del settore, e secondo quanto è stato detto nel recente “question time” sul tema del Quinto Conto Energia tenuto nell’ambito della manifestazione Zero Emission Rome, che invece i 50 milioni di euro disponibili per gli impianti integrati innovativi sono realtivi al solo quinto conto energia.

Oltre a questo, su riviste del settore e nello stesso “question time” è stato detto che esauriti i 50 milioni di euro, gli impianti integrati innovativi accedono alle tariffe declassati, ovvero secondo le regole degli impianti ordinari (tariffe comprese?).  Ora questa confusione (da quanto leggiamo in rete non siamo i soli a non avere le idee chiare) come sempre mette un ulteriore freno ad un settore gia compromesso da regole strampalate e difficili da interpretare. Investimenti fermi in attesa dei soliti “chiarimenti”. Ma non basterebbe scrivere i decreti e le regole in modo più “normale” ?

Aggiornamento del 21 settembre. Una più attenta lettura delle regole applicative ci conferma che esauriti i 50 milioni di euro destinati agli impianti integrati innovativi, gli stesso accedono alle tariffe per “impianti fotovoltaici”:
“Nel caso in cui all’impianto non vengano riconosciuti i requisiti per l’accesso alle tariffe incentivanti per “Impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative” oppure siano stati raggiunti i limiti previsti per il costo indicativo annuo di 50 ML€, tale impianto potrà accedere, ove rispetti i requisiti previsti dal Decreto, alle tariffe incentivanti per “impianti fotovoltaici” di cui all’articolo 5 del Decreto stesso”.

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

13 commenti a “Impianti integrati innovativi: registro si o no ? La telenovela dei 50 milioni di euro

  1. comunque, come ho scritto su di un approfondimento precedente (Fotovoltaico: il Quinto Conto Energia è degno di una rubrica sulla settimana enigmistica)
    ieri, durante una formazione sui sistemi di accumulo, ci è stato detto, per l’ennesima volta, ma sembra che questa sia una notizia ufficiosa data da una responsabile del GSE, che i 50 MLN riguardano SOLO il Quinto Conto, si dovrà quindi ripartire da zero con il conteggio. Da prendere sempre con le molle finchè non arriva una conferma ufficiale.

  2. Ho parlato personalmente con un dipendente del GSE, il quale mi ha detto che hanno avuto dei chiarimenti in tal senso: i 50 MLN sono relativi ed inclusi nel budget del solo Quinto Conto Energia…. resto comunque in attesa di conferme ufficiali.

  3. Vi posso dire, a sostegno di quanto detto fin qui, che ho provato ad iscrivere un impianto da 54 kWp con caratteristiche innovative al registro..Tuttavia il messaggio che compare è che l’impianto può accedere direttamente alle tariffe incentivanti..Ne deduco che il costo cumulativo annuo indicato nel contatore del GSE non comprenda i 50MLN di cui stiamo parlando…In caso contrario il GSE mi avrebbe impedito, contro la legge, di iscrivere il mio impianto per l’accesso agli incentivi….

    1. Grazie per la testimonianza Fabio, tutti gli indizzi portano alla conclusione che si può. Cosa gli costa scriverlo ? Non capisco……..

  4. ho chiamato per informazioni il call center del GSE e l’operatore mi ha ribadito che i 50 ML sono relativi al 5 conto energia. io mi sono avvicinato da poco al settore con un impianto che dovrei connettere alla rete ENEL l’unedì, l’impianto riguarda la mia casa ed è di circa 23,85 kw, speriamo che vada bene -comunque si vive nell’incertezza totale e solo dopo aver avuto riconosciuto l’incentivo inizierò a dormire un pò-

  5. Buongiorno a tutti,
    scusate ma non ho capito bene i 50MIL destinati ad impianti integrati e i 140MIL del primo registro sono importi da sommare all’attuale valore del contatore GSE oltre ai 21MIL dei grandi impianti del IV° conto ?
    Grazie di cuore
    Saluti

    1. Ciao Massimiliano, per quanto riguarda l’innovativo no, il tetto die 50 milioni è un tetto a disposizione per gli impianti innovativi, che sono già inseriti nel contatore.
      Per quanto riguarda i registri in linea di massima si, anche se andrebbero aggiunti solo a graduatoria ultimata, perchè in teoria potrebbe avere fatto richiesta impianti per un importo minore di incentivo annuo. Ma a dire il vero siamo tutti sicuri che le richieste saranno state notevolmente superiori ai 140 milioni.
      Scusa per le chiacchiere, volendo sintetizzare devi solo aggiungere i 140 milioni del registro, più i 21 circa del registro quarto conto 😉

  6. Salve a tutti,

    scusate, ma ho un dubbio sugli impianti integrati con componenti innovativi. Spero qualcuno abbia la possibilità di chiarirlo: il GSE mi ha fornito all’inizio due risposte diverse con due operatori diversi, poi una volta spiegato loro che mi avevano dato due risposte diverse alla stessa domanda hanno detto di attenersi alle regole applicative, ai “chiarimenti” ed alle precisazioni sui chiarimenti, perchè secondo loro hanno pari valore del decreto legge.

    Domanda: nel caso di una installazione di un impianto integrato con componenti innovativi su edificio esistente, dotato di impianto di riscaldamento, che ora non ha ACE, oltre alla redazione dell’ACE, quali sono esattamente i requisiti tecnici da rispettare per l’accesso agli incentivi?
    Cioè: la precisazione del 6 settembre a proposito della definizione di “edificio energeticamente certificabile” parla di rispetto dei requisiti energetici previsti dalla normativa in materia. Nelle note della precisazione si fa riferimento all’allegato C del dlgs 192/05 e smi.
    Tutto questo, mi sembra di capire, limitatamente al caso in cui ci si trovi nella situazione di “sostituzione di elementi edilizi preesistenti”.

    In altre parole la domanda è: installare un impianto su tetto a falda significa sostituire un elemento edilizio preesistente? Se si sembrerebbe che si ricade nella definizione di ristrutturazione come definito al comma 4, art. 4 del dpr 59/09. E quindi questo significa dover rispettare le trasmittanze minime del nuovo tetto comprendente anche l’impianto. O addirittura di tutto l’involucro edilizio?

    Secondo il GSE si. Io non ne sono convinto.

    In altri termini, ho un paio di clienti che sono intenzionati a fare l’impianto, in occasione di un previsto rifacimento del tetto, ma occorre chiarire se oltre a fare l’impianto integrato devono anche rifare tutto il pacchetto di copertura, rispettando i limiti di legge sulla trasmittanza oppure se questo non è strettamente richiesto per l’accesso all’incentivo del GSE.
    E soprattutto se è necessario che i limiti siano rispettati anche per tutto l’involucro edilizio, come sembrerebbe a leggere quanto è scritto nel chiarimento delle regole applicative (del 6 settembre), il che mi sembra onestamente eccessivo.

    Sarei grato se qualcuno ha delle informazioni in più su questo argomento.
    Grazie
    Claudio

    PS: in questo caso, se devono essere rispettati i requisiti minimi di trasmittanza, sembrerebbe “ovvio” che si può accedere anche alla detrazione del 55% per quanto riguarda tutto quello che non è il fotovoltaico. Su questo il GSE non si esprime, l’Ade, linea amica, dice di si.

    1. Io non ti posso aiutare, la questione esula dalle mie conoscenze.
      In ogni caso secondo me, se sostituisci un elemento di copertura, quello che inserisci, deve avere le stesse caratteristiche di trasmittanza. Se invece non sostituisci il coperto (caso di tetto dove impermeabilizzi con pannelli in amorfo in pacchetto impermeabilizzante) secondo me non devi preoccuparti della trasmittanza. I limiti ditrasmittanza secondo me vanno rispettati solo per la parte che sostituisci, non credo per tutto l’edificio, non avrebeb senso. E’ solo un mio parere, non sono esperto in materia, spero qualcuno più competente ti possa aiutare.

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