Nuova protezione di interfaccia CEI 0-21 dell’ Austriaca Tele distribuita da AEG Elettra in Italia

In questo periodo difficile per gli addetti del settore relativamente alle protezioni di interfaccia, ogni nuova segnalazione sembra una boccata di ossigeno.

AEG Elettra distribuirà per l’Italia una nuova protezione di interfaccia prodotta dalla ditta austriaca Tele (http://www.tele-online.com) conforme alla norma CEI 0-21. Il dispositivo è provvisto di dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Di seguito le protezioni implementate dal dispositivo denominato G4PF21-1

Massima tensione (59.S1 – 10 MIN / CEI EN61000-4-30) 1,10 Vn – 3 sec
Massima tensione (59.S2) 1,15 Vn – 0,2 sec
Minima tensione (27.S1) 0,85 Vn – 0,4 sec
Minima tensione (27.S2) 0,4 Vn – 0,2 sec
Massima frequenza (81>S1)  50,5 Hz – 0,1 sec
Minima frequenza (81<S1)  49,5 Hz – 0,1 sec
Massima frequenza (81>S2)  51,5 Hz – 0,1 – 5 sec
Minima frequenza (81<S2)  47,5 Hz – 0,1 – 5 sec

Altre specifiche in conformità alla CEI 0-21 sono la tensione media su 10 minuti, funzione elaborazione contatti “teledistacco”, “comunicazione” e “comando locale”, circuito rincalzo (contatto in scambio) per controllo stato DDI, tensione ausiliaria per alimentazione tramite UPS.

Le aziende che ci hanno informato di questo nuovo prodortto sono Fabbi (http://www.fabbiimola.com) e l’agenzia di rappresentanza Emmelle (http://ml-care.com/). Il dispositivo dovrebbe essere disponibile dal 23/07 e dalle informazioni ricevute dovrebbe costare circa 680 euro (per i prezzi contattate i vostri fornitori). Al momento il dispositivo non è indicato nell’elenco Enel che però è ancora fermo al 15 giugno.

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Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

106 commenti a “Nuova protezione di interfaccia CEI 0-21 dell’ Austriaca Tele distribuita da AEG Elettra in Italia

  1. Buongiorno

    chiedi per un piccolo chiarimento in riferimento alla nuova norma CEI 0-21.
    Leggendo la norma risulta necessaria (per impianti sopra i 6 kW) la presenza di un DG (come un interruttore magneto-termico) un DDI (contattore / teleruttore) ed un SPI (interfaccia) che come sappiamo scarseggiano e sono fatti solo da una manciata di produttori.
    Ho contattato qualche distributore per sapere il prezzo del relè di interfaccia e mi hanno risposto un paio di aziende dandomi dei prezzi estremamente differenti:

    Relè interfaccia tipo G4PF21-1 Tele Haase: 340 euro

    Relè interfaccia tipo PMVF20 Lovato: 850 euro

    La differenza mi sembra spropositata; è possibile avere qualche delucidazione in merito? è possibile avere qualche numero per fare dei confronti?’

    Grazie

    Nicola

    1. Ciao Nicola, vedo che diamo i numeri (non tu per carità, ma i produttori) a me avevano detto 650 euro per la Tele G4PF21-1 (ma forse era di listino. Io non ho ancora valutato i vari prodotti, ma se sono conformi alle CEI 0-21 e certificati io prenderei quella che costa meno. Può sembrare un discorso stupido, ma cerco di evitare il più possibile di addentrarmi nelle specifiche dei prodotti a meno che il cliente non mi chieda un prodotto più sofisticato o mi chieda di fare paragoni tra varie soluzioni. In ogni caso non credo ci siano grosse differenze. Però potreianche sbagliare.magari verifica che il prezzo della Tele non sia netto e quello della Lovato non sia di listino, perchè dubito che i produttori escano con costi così diversi, sarebbe un suicidio.

  2. Costa scontata 340Euro.
    Sto aspettando risposta di ENEL per possibilità di utilizzo.
    La Norma cEI 0-21 comunque dice che se ce’ la dichiarazione secondo 445/2000 e l’allegato dei risultati delle prove eseguite l’apparecchiatura e’ conforme e puo essere usata.
    Qualcuno ha questa documentazione? Sul sito di TELE Haase non ce nulla.
    Con questo documento ENEL non puo fiatare! La CEI è e deve essere Superiore a quello che loro chiedono.

    1. 340 euro netti non è poi male, che ne dici Matteo ? Per il resto concordo. Ci manca solo che Enel chieda più di quello che dice la CEI 0-21. Per la dichiarazione io non ce l’ho, magari inviamo una mail al costruttore o ai distributori.

    1. Ciao Matteo,
      hanno proposto anche me la G4PF21-1 Tele Haase. Per caso hai avuto risposta da ENEL per la possibilità di impiego?
      Grazie.

      1. Ciao Michele, Enel non c’entra più nulla (dal 1 luglio).
        Dall’entrata in vigore della CEI 0-21 non è più Enel che decide, se il produttore dichiara la conformità alle CEI 0-21, e allegato A70 (con relative dichiarazioni sostitutive) Enel deve allacciarti.

        1. Grazie per la celere risposta Stefano.
          So che l’ENEL è obbligata ad allacciarmi se ho le dichiarazioni dei componenti però penso che sia sempre meglio sapere come la pensano anche loro (ENEL) in modo da evitare inutili trafile che ti costringono a fare quando qualcosa non gli quadra e che si traducono alla fine solo in ritardi nell’allaccio. Purtroppo, mi è capitato diverse volte di avere risposte e pareri diversi dall’ENEL e alla fine, per evitare di perdere tempo, ho sempre preferito di “accontentare” l’incaricato di turno.

          1. Ciao Michele, non credo che Enel ti dia un’opinione, nel senso che non sono loro che decidono, ma è la CEI 0-21 che dice cosa puoi allacciare, e di conseguenza i costruttori con le loro dichiarazioni.
            Se tu compili il regolamento di esercizio per bene, fai la tua prova in campo, e hai le dichiarazioni, non ci sono altre trafile di Enel che ti possono creare problemi 😉 Sui pareri diversi dei tecnici Enel sono d’accordo, ma non è il caso delle interfacce, se sono conformi, il parere dei tecnici Enel non ha alcun valore.

  3. In calce ad una brochure ho trovato la seguente dicitura:
    <>

    Domandona: quanti degli installatori abituati alle vecchie normative sono attrezzati a questa nuova prescrizione ?
    Serve uno strumento “ad hoc” ?

    Che ne dite ?

    1. Per quanto riguarda le protezioni di interfaccia dobbiamo solo aspettare che le mettano in vendita, per quanto riguarda la prova delle stesse credo nessuno. Anche in questo caso si deve acquistare lo srtumento per fare la prova in campo dell’interfaccia, ma di fatto non è che cambi moltissimo.

  4. Riposto:

    avevo scritto che la normativa prevede quanto segue:
    secondo quanto prescritto, una volta terminata l’installazione, la protezione di interfaccia deve essere provata da parte dell’installatore tramite una cassetta di prova relè che verifichi le soglie e i tempi di intervento.

    Mi domando: ma anche gli impianti domestici da 7 kw in BT ? dopo che non si trovano da nessuna parte queste maledette interfaccie (una nota di biasimo alle industrie che si sono fatte trovare impreparate benchè la norma è nota da tempo….), occorre anche trovare l’installatore che abbia l’apparecchio per fare il maledetto test.
    TEST: che diavolo dovremmo testare se sono impianti con apparati nuovi di fabbrica dotati di certificazioni di conformità del costruttore.

    Stanno facendo di tutto per rendere impossibile installare un impianto fotovoltaico.

    Evviva le centrali al carbone!!!!

    Scusate lo sfogo, ma sono inca..ato nero

    1. Guarda Alberto io non so cosa dirti e sono d’accordo con te, testare l’interfaccia è demenziale, basterebbe che il costruttore la tarasse gia (con eventuale certificato) secondo le CEI 0-21, e noi la si installa e basta, tutte ste storie stanno massacrando gli addetti ai lavori. Io magari la cassetta la comprerò, ma si tratta di 8-10.000 euro, e di questi tempi sono spese davvero importanti.

  5. devo allacciare 4 impianti superiori a 6 kw e mi servono le interfacce chi mi puo indirizzare verso un distributore fornito ?

    1. Molto difficile, le aziende che ho contattato sono a secco. Speriamo in qualche proroga. Qualcosa nell’aria c’è. Attendo conferme e vi dico 😉

  6. Quello che mi chiedo è: ma tutte le case produttrici di questo sistema di protezione perche non si sono cautelate prima con la produzione prevedendo tutta questa richiesta? mi sembra un’assurdita!! e cmq non possiamo denunciare Aeeg anche solo perche non è una mancanza nostra la non reperibilità di quest’apparecchiatura! si DEVE REAGIRE!!!! RAGAZZI CI DOBBIAMO DARE UNA MOSSA! ORA!!!!!!

    1. Non voglio difenderle, anche perchè non mi torna indietro nulla, ma se io fossi stato un produttore, avrei anche io aspettato l’uscita della revisione ella CEI 0-21. In ogni caso hai ragione, a noi non ce ne frega nulla dei motivi, di fatto non possiamo allacciare gli impianti. SCRIVIAMO TUTTI MAIL all’Aeeg !!!!! Serve una proroga, anzi adesso ci scrivo un articolo !!!!!!!!!

  7. Ciao Stefano,
    vedo che sei preparatissimo e quindi ti chiedo un’informazione. L’installazione dell’UPS per la protezione di interfaccia è sempre necessaria? In tal caso, l’UPS deve avere delle caratteristiche particolari o va bene uno qualsiasi ?

    Grazie.

    Walter

    1. Ti ringrazio Walter, diciamo che ci sbatto il naso tutto il giorno, e seguire il portale e leggere i vostri commenti mi aiuta a rimanare informato 😉
      Io ho letto tutta la CEI 0-21 ma non ho trovato riscontro al fatto che sia necessario un UPS, mi dici gentilmente se l’hai letto da qualche parte ? Grazie

    2. Cei 0-21 pag. 77, solo per SPI esterno è necessario alimentazione ausiliario per almeno 5 secondi, tenuta alla chiusura del DDI, compreso anche l’eventuale rincalzo

      1. Grazie Alberto, non me ne ero accorto. 5 secondi, la solita buffonata, adesso dobbiamo comprare un UPS per far stare accesa un’interfaccia 5 secondi. Tra un po spendiamo per un impianto da 7kW 10.000 euro di pannelli e inverter e 5.000 euro di accessori a corredo dell’interfaccia 🙁

  8. Grazie Stefano per la risposta rapida. In effetti ho fatto la domanda perchè “l’esigenza” dell’UPS è stata fatta presente dal tecnico dell’azienda da cui compro il materiale. Ti ho subito posto la domanda perchè anche io non ho trovato nulla in merito e la cosa era strana anche per me. Hai confermato il mio “sospetto”.

    1. E’ molto difficile Andrea purtroppo. Poi a settembre quando ci sarà più tempo vedrai che ne arriveranno a tonnellare 🙁

  9. Ho trovato disponibili le protezioni di interfaccia per la media se le adatto con tre trasformatori di tensione me le passa l’enel per un impianto bt? Almeno,fino a quando non trovo quelle bt?

    Complimenti sei molto aggiornato
    Giovani Natalia

  10. Ma c’è il rischio che ….Quando a settembre arriveranno le protezioni di interfaccia, non serviranno più anulla, perchè non ci saranno più soldi nel conto energia ! Fine del fotovoltaico

  11. Buon giorno a tutti.
    secondo me dobbiamo fare una class action alle autorità .
    non è possibile creare cosi tanti problemi a noi installatori , specialmente quando nostro malgrado dovremmo comunicare al cliente, che prenderanno l’ incentivo del 5° conto energia , dopo tutto il nosto impegno , in un momento a cavallo tra i due conti ci mancava solo questo .

    1. Sono quasi convinto che lo stiano facendo apposta, per non fare la figuraccia di far durare il Quinto Conto 3 mesi (vi ricordate il Terzo Conto ?) cercano di risparmiare incentivi in modo che almeno duri un paio di semestri 🙁

  12. ma legalmente non abbiamo nessuna arma di difesa a questo disastro? non possiamo associarci e vedere cosa possiamo fare?

    1. Non credo Sergio. Ma se scriviamo all’AEEG in massa magari ci ascoltano e deliberano qualche soluzione o proroga

  13. Salve a tutti, mi trovo ad affrontare per la prima volta le verifiche con cassetta prova rele ho difficoltà nel verificare l intervento del DDI per Massima tensione sequenza inversa (59 Vi) e
    Minima tensione sequenza diretta (27 Vd) ci faranno uscire impazzire.. 🙂 spero che qualche buon uomo possa darmi quache dritta ..salute a tutti…

  14. Non è colpa dei produttori se nn ci sono interfacce, ma di aeeg e del governo che hanno apposta anticipato al primo luglio funzioni che il 4 CE prevedeva dovessero essere richieste dal 1 gennaio 2013.
    Tutto studiato a tavolino in abbinata al 5 CE per bloccare il mercato.

    Non aspettatevi un proroga aeeg nazionale vinto il ricorso al TAR fatto da alcuni produttori come schneider e fronius a metà giugno.

  15. Non è colpa dei produttori se non ci sono interfacce disponibili (della speculazione sul prezzo invece si, ma è la regola della domanda e dell’offerta).

    La colpa è dell’AEEG e dello Stato, infatti la CEI 0.21 ha anticipato di ben 6 mesi quanto già stabilito dal 4 CE lo scorso anno ma con applicazione dal 1 gennaio 2013.

    Ho lavorato in ABB 13 anni e vi assicuro che non è possibile immettere sul mercato un prodotto il 1 luglio quando l’ultima versione della CEI 0-21 viene pubblicata il 7 giugno.

    AEEG purtroppo sapeva benissimo cosa sarebbe successo, anzi sono convinto che ci sia una regia che ha combinato questo e il 5 CE per frenare il mercato per qualche mese

  16. Dovrei ricevere delle Interfacce ai primi di Agosto (tra le 15 e le 20) ma sono già tutte impegnate per chi mi ha acquistato i microinverter Enecsys.

    Sono in attesa anche di 130 pezzi a metà Agosto e fornibili dal 22 Agosto quando riapriamo.

    Prometto prezzi umani e nessuna speculazione, ma la priorità di consegna andrà sempre ai clienti dei microinverter.

    Per informazioni:
    http://www.energylink.net
    02 40709017
    ti.knile@etidnev

  17. io volevo solo ringraziare il governo per tutto quello che sta facendo per chi lavora nel settore delle fonti rinnovabili, forse siamo delle poche aziende in italia che ancora riusciamo a galleggiare, ma grazie al nostro governo tecnico coleremmo a picco anche noi…. loro ormai i soldi li stanno prendendo dai grossi impianti che hanno finanziato e che hanno autorizzato, togliendo la possibilità di farsi un impianto a chi realmente ne ha bisogno. io non ho parole per esprimere tutto il rammarico che ho nei loro confronti, spero solo che pensino alle cazzate che stanno facendo per far affondare l’italia vergogna, in mille l’anno unita e uno da solo la sta distruggendo. bellu callone

  18. La nota azienda produttrice di Microinverter ENPHASE ENERGY REGALA la SPI Tele G4PF21-1 a chi acquista un impianto composto da 12 Microinverter e il dispositivo Envoy !!! A sto punto tutti coi Microinverter !!

    1. Mi fa piacere Marco, basta che non facciano pagare gli impianti 3.000 euro/kW altrimenti torniamo al punto di partenza, in questo periodo c’è bisogno di aziende serie, non c’è bisogno di speculatori, il fotovoltaico è già in agonia, cerchiamo di farlo sopravvivere 😉

  19. A scopo di informare gli interessati e ringraziando dell’ospitalità l’autore dell’interessante forum, segnalo che la disponibilità di interfacce attualmente è nulla e che ripartirà da settembre in quantità in via di esaurimento; si prevede che la situazione normalizzerà da ottobre, probabilmente anche nei prezzi. Per chi ne ha necessità a settembre si consiglia di prenotare.
    Per informazioni:
    0699304313
    Pagina delle interfacce :
    http://shop.energyexpert.it/prodotti-in-vendita/products

    1. Ciao Sara, non ce l’ho con te (e come vedi ho pubblicato il tuo commento) ma ci mancava solo la vendita on-line delle interfacce. Ormai il fotovoltaico tra kit al supermercato e vendita on-line è diventato una porcata, siamo tutti elettricisti.

  20. Ciao Stefano, inutile dire che ho letto parecchio su i tuoi post e lavori,.. quindi inizio col dirti grazie. Non tutti i professionisti hanno voglia di condividere il proprio operato, anzi…!
    Bene il mio quesito è sul GSE e amianto: tetto a doppia falda in amianto (SUD/NORD)–>smaltisco tutto l’amianto ma installo i pannelli FV solo sulla falda Sud. La falda nord la ripristino con una copertura qualunque(ad es. lamiera grecata coibentata). Il GSE mi riconosce la tariffa premio???? Ho una forte preoccupazione data una mia simile esperienza su di un tetto monofalda di 300mq dove la rimozione totale di amianto è stata eseguita ma l’impianto occupava una superficie di circa 200mq.
    Aspetto tua consolante risposta, grazie
    Gianluca Proto

    1. Ciao Gianluca, grazie per i commenti al mio lavoro e il mio sito web. Per quanto riguarda il tuo quesito direi che non ci sono dubbi, il quinto conto ha inserito l’obbligo di smaltire tutto l’amianto della copertura anche se l’impianto occupa una porzione più piccola. Quindi non vedo problemi. Io non sono in ufficio per qualche giorno, quindi non riesco a guardare il testo delle regole applicative. Ma se leggi dovrebbe esserci scritto chiaramente. Ovvio che deve trattarsi di un edificio. Altrimenti niente tariffe premio per amianto.

  21. Ciao Stefano, volevo solo una conferma, se tutte le prove sui dispositivi interfaccia per impianti > 50 KW installati prima del 30/06/2012 sono solo quelli in MT; nel caso fossero solo quelli ENEL si prenderebbe una responsabilità non da poco mantenere in servizio impianti in BT di quelle potenze, perchè il danno sulla rete elettrica sarebbe più grave di quello che può creare un impianto di quelle esigue potenze in MT. Grazie

    1. Ciao Sandro, gli impianti già in esercizio da adeguare sono solo quelli in MT. Da quanto ho letto Enel (o meglio Terna ha più problemi con gli impiantio in MT). avevo letto un interessante approfondimento, ma non mi ricordo più cosa ho letto 😉
      Troppe cose da leggere in poco tempo 😉

  22. Ciao Stefano,
    salve, vivo in una casa nuova di Maggio 2012 e ho installato un impianto fotovoltaico con inverter monofase aeg protect pv1500, mai collegato alla rete elettrica. Ora sto per farlo e il mio elettricista mi dice che devo cambiare inverter e buttare quello che ho (nuovo) per adeguarmi alla cei 0-21. E’ proprio così o c’è qualcosa che posso fare per non buttare tutti quei soldi? Pensi che il costruttore della casa potesse sapere della cosa e debba partecipare alla spesa? Se no quale dispositivo mi consigli di installare per non rischiare che diventi obsoleto pure quello?
    Grazie

    1. Ciao Gianca, mi pare sia così, sul sito AEG non trovo conformità alla delibera 84/2012 e CEI 0-21 di quell’inverter.
      Io ti consiglio Power-One, anche se mi pare che l’inverter più piccolo che fanno sia un 2000, te lo consiglio perchè l’azienda di solito è molto reattiva nei confronti della normativa. Da gennaio 2013 saranno introdotte nuove specifiche, quindi se non sei sicuro di allacciare entro il 31 dicembre, verifica in ogni caso, con qualsiasi ditta, che l’inverter che compri sia conforme anche al “dopo 31 dicembre”

  23. Buongiorno a tutti,
    sono nuovo nel forum, ma vedo che c’è un elevato livello di competenza, quindi ne approfitto per chiedere gentilmente una informazione.
    Un cliente per il quale abbiamo (faccio parte di uno studio con collega ingegnere elettrico) seguito le pratiche di impianto fv di potenza pari a 32 kW, allacciato a ottobre 2011, ci richiede la possibilità di rimuovere il trasfo di separazione, ai tempi richiesto dalla normatva.
    Ora, questo dovrebbe essere possibile ai sensi della CEI 0-21, però ovviamente tutto l’impianto dovrà essere conformato alla CEI 0-21, giusto? Quindi anche gli inverter (3 Power One 10.0 OUTD, la Power One mi dice che possono essere adeguati installando un convertitore ed aggiornando il software), e la P.I. (attualmente è installata una ABB CM-UFS.2, che mi risulta non sia conforme, nè adeguabile, per cui si dovrà sostituire con una conforme).
    Infine, immagino bisognerà anche interfacciarsi con ENEL, per comunicare la variazione, e magari sarà necessario l’aggiornamento del regolamento di esercizio (quindi sarà necessario anche il test della P.I. con cassetta di prova).
    Per il GSE, mi dicono che è necessario effettuare comunicazione preventiva, ed attendere riscontro prima di apportare qualsiasi modifica all’impianto.
    Per le Dogane, ancora non mi sono informato ma desumo anche qui sarà necessario qualche documento….in sostanza, la questione mi sembra abbastanza “corposa” e soprattutto costosa…a nessuno è ancora capitato un caso del genere?
    Grazie, saluti

    1. Ciao Andrea, ti dico come la penso fuori dai denti. Un impianto da 32kW considerando un trasformatore con rendimento del 97%, causa una perdita in 20 anni di circa 18.000 kWh, considerando anche il decadimento dei moduli (18.000 kWh che recupereresti eliminando il trafo), e considerando una tariffa su edificio e supponendo che vada tutto in rete siamo a circa (ho fatto i conti della serva) 7.500 euro in 20 anni.

      Ora non so quanto costa aggiornare gli inverter (ma non credo meno di 500 euro ognuno) ma se pensi che un interfaccia costa 500 euro, serve un UPS 100 euro, la prova dell’interfaccia altri 500, aggiornamento inverter almeno 1.500-2.000 euro, manodopera dell’installatore diciamo 500 euro, siamo già a 3-4.000 euro. Oltre a tutte le comunicazioni GSE, la compilazione dei documenti Enel per il nuovo regolaemnto di esercizio, agenzia dogane, etc, etc

      Come si dice qua è più la fatica che il gusto. Spendi subito 4.000 euro per risparmiarne 7.500 in 20 anni. Non mi pare che sia un investimento logico.
      Ed in ogni caso io credo che al GSE non piacciano tali modifiche, è quasi come fare un impianto nuovo.
      Poi ognuno prende la strada che vuole, ma questa mi sembra una strada piena di insidie e molto faticosa 😉

  24. Grazie Stefano,
    condivido in pieno la tua opinione (non sono informato sugli aggiornamenti software degli inverter, ma non avrei detto così tanto…in ogni caso la mia stima era comunque intorno ai 3000 euro, quindi la conclusione è analoga…). Spesso i produttori non immaginano neanche le complicazioni che possono nascere da un intervento che vedono come banale (“la normativa consente di rimuovere ul trasfo di separazione? facendo così l’impianto ha una resa maggiore? e allora togliamolo, cosa stiamo aspettando?….”)…:-)
    Forse spiegandolo in termini economici, come giustamente sottolineavi tu, l’idea può cambiare…:-)

    1. Infatti confermo quanto dici. Io sto aggiornando un inverter che deve solo modificare il sofware (inverter da 6kw) e i costi sono sui 250 euro più le spese di spedizione. Tieni presente che ci saranno anche delle spese tecniche (aggiornamento progetto, aggiornamento documenti Enel etc).
      Oltre questo occorre sapere cosa ne pensa il GSE.
      In ogni caso l’informazione è fondamentale, parlane con il tuo cliente. Una volta che lì’hai informato dei costi, e dei rischi (Gse, etc) se lui decide allora lega il somaro dove vuole il padrone 😉
      Ma scrivi tutto, i clienti sono tanto buoni finchè va tutto bene, poi se ci sono problemi non guardano in faccia a nessuno 😉

  25. Verissimo.
    da quello che mi dicei mi pare d capire che per l’aggiornamento dell’inverter in questione dovrai rimandarlo alla “casa madre”. in realtà gli inverter del mio caso sono 3 Power One PVI 10.0 OUTD, per il cui aggiornamento mi è stato detto sia sufficiente procurarsi un software di aggiornamento, che può essere installato dall’installatore. Probabilmente è una possibilità riservata a poche case costruttrici? (di norma è necessario inviarlo al costruttore, farlo aggiornare e farselo rispedire?…certo così i costi lievitano notevolmente….)

    1. Per gli inverter un po più recenti basta un aggiornamento software che può fare chiunque, ma occorrono delle “scatolette” che convertono i segnali da PC a inverter.
      Per quelli più vecchiotti, credo occorra anche qualcosa a livello hardware, quindi forse è per quello che richiedono la spedizione alla casa madre. Dovresti chiedere a Power-One se per i tuoi l’aggiornamento è solo software o anche hardware.

  26. Buongiono Stefano,
    ti faccio una domanda operativa.
    Per un supporto tecnico per SPI Tele Haase devo perforza chiamare la sede a vienna?

    Grazie

  27. Ciao Stefano,
    mi serve un aiuto!!! ho acquistato una SPI Tele Haase e devo accoppiargli sto benedetto UPS ma sembra che in Sicilia non ce ne sia traccia!!! mi daresti un modello, un sito, qualcosa, pls!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    1. Ciao Carmen, mi sembra che la Tele Haase abbia alimentazione 230V ac, basta un comune inverter 230/230 (ovviamente di quelli che non hanno ritardi nella commutzione, o on-line o come dir si voglia).
      Perchè hai dei problemi a trovarlo ?

  28. Sì, l’alimentazione è a 230V ac. Io ho chiamato i miei rifornitori, ho dato loro le caratteristiche del relè e mi rispondono: “non ne abbiamo!”
    Perdona la mia ignoranza!

  29. Scusa Carmen, ma se ho capito bene a te serve un UPS 230/230 ? Perchè si tratta di un’apparecchiatura che si trova anche al supermercato 😉
    I tuoi fornitori dovrebbero averla.
    Se hai dubbi chiedi pure di nuovo, nessun problema 😉

  30. Buongiorno u cliente mi chiedeva se il dispositivo d’interfaccia TELE HAASE G4PF21-1 se ha la funzione di squilibrio fasi?
    Chi mi aiuta?

    1. Ciao Matteo, scusa se rispondo tardi ma ero in giro.
      L’interfaccia Tele Haase controlla solo le tensioni e frequenza, se per squilibrio fasi intendi la tensione si, ovvero svolge le funzioni primarie di una SPI, controllo sulle tensioni per sgancio Dispositivo Di Interfaccia, se intendi il controllo dello squilibrio di potenza (CEI 0-21) allora NO 😉

  31. ciao,
    in merito alla domanda precedente sul tele haase G4PF21-1 , deduco che non è conforme integralmente alla CEI 0-21 ?

    1. Ciao Riccardo, lo squilibrio di potenza non c’entra nulla con le interfacce (che controllano tensione e frequenza, e non anche correnti/potenza).
      Infatti a pagina 76-77 della CEI 0-21 non è previsto tra le funzioni che deve assolvere la SPI il controllo dello squilibrio di potenza.
      Che l’interfaccia sia a norma lo prova la dichiarazione sostitutiva fino al 31/12/2012, e dal primo di gennaio dovrà verificarlo un ente terzo.

      1. La Lovato PMVF50 ha l’uscita OUT3 che è stata pensata per il dispositivo LSP.
        Ancora non mi è capitato di progettare impianti in cui fosse possibile uno squilibrio superiore a 6kW, ma presumo che la PMVF50 sia in grado di misurare le potenze (utilizzando i TA opzionali) e quindi facendo intervenire il dispositivo LSP.
        Che voi sappiate, il dispositivo per implementare questa funzione di controllo dello squilibrio è sempre un contattore?
        Grazie

        1. Ciao Raffa, in caso di dispositivo di limitazione della LSP, ad esempio funzione implementata dalla Lovato PMVF50, si deve disconnettere l’impianto tramite apertura del DDI, quindi ritengo che tale funzione implementata nella Lovato, debba solo abilitare l’apertura del DDI, quindi nessun dispositivo aggiuntivo (vedi art. 8.3.1.2 e art. A.4.10 CEI 0-21).

  32. ok. grazie per l’info. Ma per chiedere se la TeleHaase ha la certificazione per l’anno prossimo, esiste un distributore italiano di riferimento ? Oppure puoi consigliarmi altri SPI che per l’anno prossimo siano già certificati ?

    1. Ciao Riccardo, so per certo che Tele Haase sta facendo certificare la sua SPI, e anche tutti gli altri, occorre vedere chi farà in tempo e chi no, se che qualcuno potrebbe non farcela per i primi di gennaio. Vediamo se ci scappa una proroga. In ogni caso appena ho i certificati delle varie ditte li pubblico anche qua 😉

  33. Il mio principale mi chiede delle interfacce che possano essere sistemate in normali quadri su barra DIN. Navigando per la rete mi sono imbattuta in questo modelloPI-DIN prodotto dalla Gavazzi.
    Visto che non le ho trovate recensite, qualcuno sa dirmi come vanno?

  34. Qualcuno può aiutarmi? Ho installato una PI Tele Haase su un impianto da 12 kW. A causa dell’alta impedenza della linea ENEL, la protezione stacca nelle ore di maggiore insolazione, evidenziando l’errore u (massima tensioen su media variabile in 10 minuti). Purtroppo la PI rimane in questo stato e non si decide a riconnettere l’impianto. Togliendoli l’alimentazione, dopo i classici 300s, la PI dà il consenso alla richiusura. Ho anche cambiato la Pi pensando che il relè fosse difettoso, ma il comportamento resta lo stesso. Qualcuno sa come risolvere il problema?

    1. Ciao Giovanni, la PI dovrebbe attendere che le condizioni ritornino normali, ovvero 10 minuti in media mobile con valori di tensioneninferiori al 110%. In ogni caso spegnendo e riaccendendo dovrebbe ripristinarsi. Ho fatto diverse prove con cassetta relè sulle Tele Haase, e dopo la verifica della media mobile spegnevo e riaccendevo e il relè chiudeva, non saprei che dirti. Il DDI è un contattore o un motorizzato ? Hai controllato che magari sia il DDI che non chiuda a causa di problemi nei circuiti e che invece la PI commuti regolarmente il relè ?

  35. Scusate, ma se non ho capito male e’ il “solito” problema di V alta, sui morsetti della PI, a causa della/delle produzione/i esistenti. Pertanto o c’e:
    A) linea bt privata sottodimensionata,
    B) rete bt pubblica debole.
    Pertanto va verificata se sussiste la ipotesi A o B; una volta accertato questo le possibilità sono:
    A) sostituire la linea interna verso l’inverter con una di sezione maggiore,
    B) contattare il gestore di rete per interventi ad hoc per: regolare la V in partenza dalla cabina oppure rinforzare la linea bt pubblica.
    Ciao

  36. Ho fatto qualche passo in avanti sul problema segnalato sulla PI Tele Hasse: praticamente ho scoperto che esiste un’isteresi del 4% sul ritorno del relè. In pratica, a causa di tensione alta (rete pubblica debole) la Vmedia supera il 110% e la protezione va in trip. Dopodichè, poichè la rete a cui è collegato l’impianto ha già di per sè tensioni alte, la Vmedia non scende al di sotto del 105% e di conseguenza il sistema non riparte. La mia idea, a questo punto (oltre a sensibilizzare il gestore locale di rete per interventi di potenziamento), è di inserire un relè temporizzato che, appena scatta la PI per Vmedia superata, mi taglia le tensioni per 10s, abbassando in questo modo drasticamente la Vmedia e permettendo al sistema di ripartire. Attendo commenti
    Grazie

    1. Potrebbe essere una soluzione, anche se la media mobile sarebbe lenta a diminuire.
      Potresti invece inserire un relè che tolga alimentazione alla Tele Haase, in quel modo azzeri la media mobile e dopo i 300 secondi (previsti dalle CEI 0-21 e da impostare sulla PI) riparte.

  37. Il ragionamento non fa una piega.. e l’escamotage, meglio se temporaneo, dovrebbe funzionare. Non conoscendo l’impianto (tilt) temo che il problema possa comunque peggiorare con l’avanzare della bella stagione (> soleggiamento). Le tensioni comunque alte ad impianto disconnesso fanno pensare a presenza di altri impianti vicini o a V davvero alte in partenza dalla cabina. L’ideale e’ quindi intervenire sulla rete.
    Ciao

  38. Scusate, ma mi pare anche evidente che gli escamotage di cui sopra cozzano con il seguente ragionamento: una volta resettata la PI il DDI viene chiuso e l’impianto ri-connesso, ma dopo 10′ si e’ daccapo.
    😉

    1. Ciao Vic, da quanto ho capito la situazione di scatto della PI per massima tensione (59.S1) è saltuario, solo che ogni volta che accade se poi la tensione non ritorna ai valori normali la PI ci mette una vita a ripristinare (anche se ad esempio la tensione di rete è al 105% ovvero condizione sufficiente per lasciare l’impianto connesso). Diciamo che si tratta di un bypass ch epermette di evitare il tempo di ripristino della PI (i 300 secondi vanno lasciati come da CEI 0-21), ovvio che se la tensione ritorna al 100% per 10 minuti siamo al punto di partenza. Ma da quanto avevo letto la situazione era saltuaria e non persistente.

  39. Cari amici, sto realizzando un impianto fotovoltaico da 60KW per un utente con Cabina, quindi ho predisposto l’installazione del dispositivo di interfaccia in bt, leggendo la 59N in media con tre TV fase-terra a triangolo aperto e leggendo la tensione e frequenza in bt. Ora vi chiedo: se viene meno la MT, la lettura della 59N mi fa aprire il DDI? Il dubbio nasce dal fatto che, mancando la rete e commutando sul gruppo elettrogeno, penso che il relè, con la lettura in bt, continui a “credere” che la rete sia presente. Mi chiarite le idee!! Grazie

    1. Ciao Vincenzo.
      Se manca la MT e parte il gruppo è come dici tu, il segnale che arriva dai TV a triangolo aperto è zero senza guasti, quindi la mancanza della MT di per se non fa aprire il DDI se l’interfaccia “sente” la tensione di rete. Quindi il tuo DDI chiude (l’impianto è in isola e quindi la protezione 59N non ha senso di esistere). Dal punto di vista tecnico a mio avviso va bene così.
      Il problema è un altro. Il conto energia incentiva solo impianti connessi alla rete di distribuzione, nel momento in cui parte il gruppo l’impianto è in isola e quindi NON INCENTIVABILE, quindi a mio avviso non puoi fare il parallelo se il contatore dell’energia prodotta è collegato, altrimenti misuri energia che viene incentivata su un impianto in isola.
      Io eviterei il parallelo del fotovoltaico con GE in funzione.

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