La protezione di interfaccia di Lovato per gli impianti soggetti a CEI 0-16

LovatoSul sito dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas è stato pubblicato un comunicato stampa nel quale si sottolinea che gli impianti di produzione di potenza superiore ai 50kW connessi in MT devonoadeguarsi alla delibera 84/12 entro il 31 marzo 2013, pena la sospensione delle tariffe incentivanti.

Nello stesso comunicato si evidenzia che l’AEEG “ha previsto che valuterà eventuali ulteriori interventi da assumere nei confronti dei produttori che, pur avendone l’obbligo, non hanno completato gli adeguamenti sopra richiamati entro il 31 marzo 2013, fino a disporre l’impossibilità a rimanere connessi alla rete elettrica”.

Lovato ha a disposizione una protezione di interfaccia già conforme alla III edizione della CEI 0-16, pertanto validi da subito ed anche per impianti le cui richieste di connessioni siano successive al 31 marzo. Si tratta della PMVF30. Una sofisticata interfaccia che mette a disposizione già inclusa nel firmware di serie la gestione della richiusura degli interruttori automatici con l’installazione del modulo EXP1003. Il modulo di espansione per la comunicazione tramite protocollo CEI EN 61850 sarà fornito solo quando gli enti competenti definiranno esattamente la gestione dei comandi specifici (attualmente allo studio, vedasi allegato D norma CEI 0-16).

La messa in servizio è semplice e rapida, grazie al display LCD touch e all’intuitiva interfaccia utente. La maggior parte dei parametri sono già preconfigurati (soglie di intervento standard). Non è pertanto necessario l’utilizzo di un software specifico di configurazione. Il riduttore di foratura PMVFX00 consente di adeguare le eventuali precedenti forature di dimensioni 154X102,5mm (vedasi sostituzione di Thytronic mod. NV10P). Sono anche disponibili moduli opzionali di comunicazione (ethernet, RS485 e USB) per consentire ad un sistema di supervisione (Lovato Electric o di terze parti) il monitoraggio completo dei PMVF.

Clicca qua per scaricare la scheda tecnica della protezione PMVF30
Clicca qua per scaricare la scheda tecnica della protezione PMVF30D048

Principali caratteristiche tecniche

4 ingressi con le seguenti funzioni
– feedback stato del DDI
– esclusione protezione di interfaccia
– comando locale
– telescatto (apertura forzata del DDI indipendentemente dai valori di tensione e frequenza).
2 uscite a relè per:
– apertura DDI
– uscita programmabile, configurata di default per apertura dispositivo di rincalzo oppure configurabile  per la richiusura automatica se il DDI è un interruttore automatico
– contenitore: da incasso 96x96mm
– display LCD grafico touch-screen
– grado di protezione sul fronte: IP65, sui morsetti: IP20
– ingressi voltmetrici (inserzione tramite TV in MT o diretta in BT)
– primario: 400…150.000V
– secondario: 50…500V (misura tensioni/frequenza),
50…150V (misura tensione/omopolare

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

17 commenti a “La protezione di interfaccia di Lovato per gli impianti soggetti a CEI 0-16

  1. Buongiorno, secondo voi per impianti in MT oggetto di adeguamento alla Del 84/2012 secondo all. A 70 Terna, che siano entrati in esercizio prima del 2012 addirittura, se effettuo l’adeguamento entro marzo le protezioni di interfaccia devono essere tarate secondo la vecchia CEI 0-16? in particolare:
    1) devo rispettare le tarature comunicate dal gestore di rete a maggio 2012?
    2) posso non effettuare la prova con apposita cassetta prova relé?
    Grazie mille a chi vorrà fornirmi la propria interpretazione

    1. Ciao Serena, gli adeguamenti A70 non sono soggetti alla nuova CEI 0-16.
      La prova con cassetta relè non è prevista da nessuna norma relativamente agli adeguamenti A70 ma Enel chiede la verifica dei tempi PI+DDI con cassetta relè.

  2. Chiarissimo, grazie mille.
    Alcuni gestori di rete diversi da Enel non le chiedono, altri invece si.
    Comunque entro la fine del mese anche questo tormentone sarà finito…
    Complimenti per l’utilità del sito e per la competenza tecnica

  3. Mi scuso per l’intromissione…, forse nella tua risposta Stefano era sottinteso. Con riferimento al quesito 1 mi pare anche ovvio che e’ necessario rispettare le tarature comunicate dal gestore di rete/distributore: quelle relative allo Spi sono obbligatoriamente conformi all’alleg. A70 di Terna, mentre quelle della PG anch’esse devono rispettare quanto calcolato e chiesto dal gestore/distributore. Ciao

    1. Ciao Vic, era sottinteso, ma spero che almeno le lettere di Enel vengano lette, mi pare che sopra ci sia scritto tutto 😉

  4. Infatti i relè di interfaccia vanno impostati secondo quanto comunicato dal distributore anteriormente alla nuova CEI 0-16, questo significa cambiare le tarature dei relè nuovi in quanto da inizio marzo (almeno è cosi per Thytronic) riportano le tarature della nuova norma. Tali tarature sono diverse ad esempio dall’allegato D “piano di taratura del SPI” che Enel aveva inviato a maggio 2012 (tarature restrittive piu restrittive e altre differenze). Il PG è un discorso a parte e ovviamente non centra con l’adeguamento A70

    1. Confermo Massimo, l’unica cosa che non riesco a capire, o meglio che secondo me è sbagliata è il fatto di usare solo due soglie. Ovvero Enel mi dice di usare 4 soglie o “in caso non siano disponibili le doppie soglie” di impostare una soglia di massima a 1,2Vn e una di minima a 0,7Vn mi pare. Ora cosa significa “se non sono disponibili”.
      Mi sembra assurdo dichiarare di aver montato una Thytronic, e poi settare solo 2 soglie quando nella NV10P sono tutte disponibili, Io quando faccio le verifiche in campo le attivo tutte e 4. Anche se qualcuno mi dice di lasciarne 2.
      Cosa ne pensate ?

  5. Infatti il dubbio a me era venuto proprio per questo motivo, ovvero che le impostazioni di fabbrica sul Thytronic, ma anche su altri relè che svolgono analoga funzione, sono già settati su quelli che sono ORA i requisiti della norma, e non (giustamente secondo me) come è stato prescritto ormai una anno fa dal gestore di rete per l’adeguamento. A quanto so avendo adeguato impianti in tutta Italia (ma tutti prima di dicembre), in ogni regione il gestore di rete locale poi dice la sua sulle doppie soglie, c’è a chi va bene lo stesso e c’è chi assolutamente non le vuole…il solito caos…

    1. Giusto Serena. Il gestore ha anche un po stressato, visto che non c’è una norma che dice come settare le soglie per adeguamenti A70, almeno che il gestore definisca un modus operandi univoco.

  6. Fino a qualche tempo fà lasciavo la singola soglia, adesso anche io metto la doppia soglia di tensione e visto che i nuovi relè (NV10P)sono conformi alla nuova cei 0-16 lascio anche la media mobile. Comunque anche lasciando 1.2Vn e 0.7Vn i gestori non hanno mai fatto problemi. I nuovi relè hanno di default le tarature del punto 8.8.8.2 della nuova norma (a parte il refuso della tabella 8 per il tempo di apertura del 59.S2) e quindi bisogna cambiarle per adattarle al vecchio allegato enel

  7. Ho parlato con un tecnico ENEL molto preparato sulla MT, mi dice che la prova relè non va presentata ma va comunque fatta perchè nel regolamento di esercizio io dichiaro di averla eseguita

  8. i relè NV10P hanno due 27, due soglie 59 e una 59Avg (media mobile) per il resto di tutto quanto è previsto dalla Cei 0-16 e allegato A70 ne hanno in abbondanza (addirittura di soglie di minima frequenza ne sono presenti 4 per banco essendo il relè nato come relè generale voltmetrico soprattutto per generatori)

    1. Massimo se parli cosi’ non puoi essere che il mitico MASSIMO-G di altri forum, sei tu? volevo chiederti dove posso trovare un documento o una discussione dove si parli delle protezioni necessarie (per sicurezza elettrica oltre che per norma) per i generatori rotanti sotto i 10 MW, sai consigliarmi? Nell’NV10P va inserite qualche regolazione in piu’ nel caso dei generatori rotanti rispetto a quelle previste nel regolamento esercizio?

  9. Si sono io, ti ringrazio del mitico , adesso non saprei cosa dirti nel senso che da quando c’è la CEI 0-16 III edizione non ho ancora avuto occasione di approfondire la cosa. In genere si impostano sull’interfaccia le protezioni come da tabella del distributore però con i generatori sincroni può succedere che aprendo magari l’interruttore generale di media DG o mancando la rete del distributore l’interfaccia non apra perché c’è un equilibrio di potenze tra potenza assorbita/ceduta che non causa perturbazioni di frequenza oltre le soglie che causano lo scatto. Se non c’è un segnale di telescatto del distributore (che per ora è futuro) puo essere un problema. Io sono solo un quadrista e questa cosa va affrontata con il distributore e il servizio tecnico del costruttore del rele (il servizio tecnico della Thytronic ad esempio è il top del top): Per le protezioni del generatore l’argomento è vastissimo , io ti consiglio due libri che ogni tanto consulto –Le protezioni elettriche dei sistemi elettrici di potenza- di Pratesi edizioni CEI (non è una ciofeca come sono di solito i libri del CEI ma è fatto davvero bene)e i due volumi di Protezioni elettriche di Lanzi ed. patron. Probabilmente sul forum dove scrivo di solito c’è qualcosa al riguardo basta cercarlo. Se poi passa di li un progettista di Parma che conosco , che talvolta interviene ,espertissimo di macchine sincrone puo darti una mano. ciao

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