Fotovoltaico Pugliese made in Cina, un’affare destinato a squagliarsi al sole

Vieni a ballare in Puglia, dove quei furbi che fanno le imprese non badano a spese. Così cantava Caparezza in tempi non sospetti, prima che la sua terra venisse colonizzata dalle multinazionali del fotovoltaico.

Ma qualcuno pare poterci lasciare le penne. Stiamo parlando del colosso Cinese Suntech (il cui fondatore a amministraotre Dottor Shi  si è da poco dimesso per lasciare il posto a un manager non cinese, David King), azienda leader mondiale nella vendita di moduli fotovoltaici, e tra gli attori principali della telenovela fotovoltaico in Puglia, telenovela ancora in corso che regalerà altre sorprese.

Una storia che lascia perplessi, fatta di investimenti spropositai da parte della China Development Bank grazie anche all’apoggio di politici Italiani, e sfociati nella realizzazione di centinaia di impianti attraverso il fondo Solar Puglia II controllato all’80% da Global Solar Fund (Gsf), società creata appositamente per investire nel Sud Italia, garantito però da bund tedeschi inesistenti. Una storia che racconta oltre alle frodi, anche un periodo davvero triste del fotovoltaico Italiano, a cavallo tra il decreto Salva Alcoa e la fine del Secondo Conto Energia, una storia di aziende sfruttate e di territori violentati, il tutto alla luce del sole, un sole che a volte può fare davvero male, e sotto il quale il colosso Cinese sta rischiando molto.

Un argomento che dovete approfondire per aggiungere un anello importante nella storia del fotovoltaico Italiano, un anello che Lucia Navone ha descritto in questo interessante approfondimento che vi consigliamo di leggere. I Cinesi in Puglia si sono scottati.

Clicca qua per leggere l’approfondimento di Lucia Navone sulla vicenda Suntech in Puglia

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

11 commenti a “Fotovoltaico Pugliese made in Cina, un’affare destinato a squagliarsi al sole

    1. Infatti, tutti i soldi delle nostre bollette che sono andati agli incentivi di tanti impianti Pugliesi (e di altre regioni) li abbiamo regalati a Cinesi e speculatori, e adesso ci lasciano qualche briciola per il Quinto Conto Energia 🙁

  1. Finalmente qualcuno se ne accorto!!! hanno cancellato oliveti e vigneti tipici del paesaggio di una regione splendida per lasciare il posto a distese infinite di pannelli fotovoltaici. A che fine ? Arricchire chi è già ricco e impoverire chi è già povero. I soldi degli italiani nelle casse delle banche straniere. Tutto per un’ insalata!!!

    1. “…………arricchire chi è già ricco e impoverire chi è già povero. I soldi degli italiani nelle casse delle banche straniere………”
      Michele non posso aggiungere nulla, hai già detto tutto con questa frase 😉

  2. Il problema è proprio questo…. il boom del fv in Italia, tra il 2009 e il 2011 è servito quasi esclusivamente agli speculatori, che hanno fiutato l’affare con gli incentivi più alti d’Europa, se non del mondo, ed ora che la gente ha capito la vera funzione del fv e che vorrebbe installare un impianto trova mille ostacoli.
    Chissà come mai….

  3. E noi addetti ai lavori continuiamo a trovarci di fronte a clienti che chiedono: “ma io quanto incasso all’anno?” e non “quanto risparmio all’anno”?
    Sarà dura cambiare la testa delle persone, soprattutto considerando il fatto che molti non hanno più possibilità di investire in un impianto fv

    1. Piano piano ci arrivimao Alessio, le bollette aumentano sempre di più (5-6% all’anno) e vedrai che la gente capirà 🙂

  4. Se avessero cadenzato gli incentivi in maniera più graduale premiando gli impianti di taglia piccola-media e bocciando le grosse speculazioni avrebbero reso il settore molto più stabile… tanto denaro sarebbe rimasto nelle casse degli Italiani, avrebbero evitato le tantissime speculazioni (il lato nero delle rinnovabili), avrebbero creato maggiore consapevolezza dell’ uso del fotovoltaico nella testa della gente comune e… forse … forse oggi non saremmo qui a chiederci da Settembre che cosa mi devo inventare per non mandare tanti lavoratori a casa. Non ci voleva l’ arte di Michelangelo per capire che tutto il grasso di questi ultimi anni prima o poi avrebbe portato alla fine.

    1. Ciao Michele, il problema è che penso sia stato fatto tutto deliberatamente, hanno mangiato tutti gli incentivi (soldi delle nostre bollette) e ora ci lasciano le briciole. Non hanno fermato speculazioni e investimenti stranieri. Non credo sia tutto frutto del caso 🙁

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