Mancata tariffa incentivante a causa dei ritardi del distributore: gli indennizzi previsti

La fine di semestri rappresenta per i produttori e per i gestori di rete, un periodo fondamentale e di grande fermento. Scadono gli incentivi del primo semestre, c’è la corsa ad allacciarsi entro il 30 giugno gli impianti che richiedono la connessione alla rete sono migliaia. E se il gestore di rete non allaccia nei tempi previsti dalle delibere AEEG e il produttore perde la tariffa ? Ci si può tutelare ? Certamente, ce lo dice il Quarto Conto Energia nell’articolo 7:

Nei casi in cui il mancato rispetto, da parte del gestore di rete, dei tempi per il completamento della realizzazione della connessione e per l’attivazione della connessione, previsti dalla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas del 23 luglio 2008, ARG/elt 99/08 e il relativo Allegato A, e successive modiche ed integrazioni, comporti la perdita del diritto a una determinata tariffa incentivante, si applicano le misure di indennizzo previste e disciplinate dalla delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas ARG/elt 181/10 e relativo Allegato A, e successive modifiche e integrazioni.

Le indicazioni su come agire sono contenute quindi nella delibera AEEG 181/10 ed in particolare nell’allegato A articolo 18. L’articolo in questione determina l’indennizzo nel caso di perdita del diritto a una determinata tariffa incentivante. Nei casi in cui il mancato rispetto, da parte del gestore di rete, dei tempi per la connessione previsti dal TICA comporti la perdita del diritto a una determinata tariffa incentivante il produttore ha diritto ad un indennizzo calcolato come indicato nei commi 18.6 e 18.7 che si somma agli indennizzi previsti dal TICA (articoo 14).

INDENNIZZI PREVISTI DAL TICA art. 14
Qualora la realizzazione della connessione non avvenga entro i tempi previsti dal comma 10.1, tenuto conto di quanto previsto dai commi 10.2, 10.3 e 10.4, il gestore di rete, salvo cause di forza maggiore o cause imputabili al richiedente o a terzi, è tenuto a corrispondere al richiedente, a titolo di indennizzo automatico, un ammontare pari al valor massimo tra 20 euro al giorno e il 5% del totale del corrispettivo per la connessione.

INDENNIZZI AGGIUNTIVI PREVISTI DALLA DELIBERA 181/10
Nel caso il ritardo del gestore di rete comporti come detto la perdita di una determinata tariffa incentivante, oltre agli indenizzi previsti dall’articolo 14 del TICA, si aggiungono i seguenti:
Comma 18.6) Nel caso in cui i giorni lavorativi di ritardo imputabili al gestore di rete siano al più pari a 25 (venticinque) giorni lavorativi, l’indennizzo, aggiuntivo a quelli previsti dal TICA, è pari al valore degli indennizzi che sono stati o devono essere complessivamente erogati ai sensi del TICA, moltiplicato per la differenza tra 1,3 e il rapporto tra la potenza ai fini della connessione e la potenza aggiuntiva richiesta in immissione. Qualora la potenza aggiuntiva richiesta in immissione dovesse essere pari a zero, si suppone che il predetto rapporto sia pari a zero.
Comma 18.7) Nel caso in cui i giorni lavorativi di ritardo imputabili al gestore di rete siano superiori a 25 (venticinque) giorni lavorativi, l’indennizzo, aggiuntivo a quelli previsti dal TICA, è pari al massimo tra l’indennizzo di cui al comma 18.6 e il seguente:

dove:
– Pimm è la potenza aggiuntiva richiesta in immissione, espressa in kW;
– P è la potenza ai fini della connessione, espressa in kW;
– inc_ottenibile è il valore unitario, espresso in €/kWh, della tariffa incentivante che sarebbe stata ottenuta, al netto dei premi e delle maggiorazioni eventualmente applicabili, in assenza dei ritardi imputabili al gestore di rete, per i quali sono stati o devono essere riconosciuti gli indennizzi automatici del TICA;
– inc_ottenuto è il valore unitario, espresso in €/kWh, della tariffa incentivante effettivamente riconosciuta dal GSE, al netto dei premi e delle maggiorazioni eventualmente applicate.

Nel caso in cui vi siano i presupposti per il riconoscimento dell’indennizzo le modalità di erogazione sono le seguenti:
a) qualora l’indennizzo sia al più pari a 2.000 euro, il gestore di rete eroga al Soggetto Responsabile il medesimo indennizzo entro 60 (sessanta) giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta completa di tutti gli elementi necessari;
b) negli altri casi, il gestore di rete eroga al Soggetto Responsabile
2.000 euro entro 60 (sessanta) giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta completa di tutti gli elementi necessari;
– la differenza, se positiva, tra il 40% dell’indennizzo e 2.000 euro entro 90 (novanta) giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta completa di tutti gli elementi necessari;
– la parte rimanente in rate annuali definite dal gestore di rete e comunque entro tre anni dalla data di ricevimento della richiesta completa di tutti gli elementi necessari.

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Scarica qua l’allegato A del TICA (gli indennizzi sono all’art. 14)
Scarica qua l’allegato A della delibera 181/10 (gli indennizzi sono all’art. 18)

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

20 commenti a “Mancata tariffa incentivante a causa dei ritardi del distributore: gli indennizzi previsti

    1. Non so cosa ci sia scritto nel contratto, ma l’unica cosa che puoi fare è provare a farti rimborsare la differenza di tarriffa, in 20 anni magari attualizzata ad oggi. Ma non credo che otterai qualcosa. A meno che la ditta non ti abbia scritto che garantiva il quarto conto e non ha documenti per dimostrare che non è riuscita a farlo per altri motivi.

  1. Buongiorno,
    l’estate scorsa ho installato un impianto fotovoltaico ma, a causa dei ritardi nella consegna e soprattutto del gestore dell’energia, non ho potuto usufruire delle condizioni del più favorevole IV conto energia. Il gestore infatti, nel richiedere l’integrazione della dichiarazione di atto di notorietà del produttore il 09.07.12, si era impegnato a sottoscrivere in sede di attivazione dell’impianto la modifica al regolamento di esercizio già inviato il 05.07.12 con il fine lavori. Nella stessa missiva il gestore si era impegnato ad attivare la connessione entro 10 giorni dall’invio delle citate dichiarazioni previo invio di una lettera di disponibilità all’attivazione. Dopo ripetuti solleciti, il gestore il 31.08.12 eccepiva la mancanza delle foto dell’inverter che dovevano essere allegate alla modifica al regolamento di esercizio che lui stesso aveva specificato che sarebbe stato sottoscritto al momento dell’attivazione dell’impianto. Infine solo in data 11.09.12 l’impianto è stato connesso!
    Ritenendo che ci siano le condizioni per richiedere l’indennizzo per la mancata corresponsione della tariffa del IV conto energia, vorrei avere da Lei un parere circa la concreta possibilità di ottenerlo e un’indicazione sulle modalità di compilazione dell’istanza.
    Grazie e complimenti

    1. Ciao Fabrizio, da quanto dici gli estremi ci sono. Mancavano le foto dell’autotest, ma mi pare che Enel abbia tardato. In ogni caso anche in caso di vittoria nel ricorso l’indennizzo (che prevede anche di compensare la perdita di una tariffa incentivante) non compensa realmente tale perdita, da quanto ho potuto verificare dalle formule. Non ho idea di come si faccia il ricorso. Pero mi pare sia scritto nella delibera 181/10. Occore solo verificare che il Quinto Conto Energia lo preveda come lo prevedeva il Quarto, perché onestamente non ho trovato riscontro nel testo d3l Quinto Conto.

  2. Salve mi chiamo maurizio,scrivo dalla provincia di Rimini,in data 14/01/2013 mi e stato installato un impianto fotovoltaico di 2.99kw ora,la ditta che ha installato l’impianto mi ha senpre assicurato che sarei rientrato nel primo semestre del quinto conto energia,ma ad oggi che e il 22/032013,l’impianto non è stato ancorra connesso alla rete.Contatto enel distribuzione e mi dice che non puo alliacire l’impianto perche mancano dei documenti,ma la ditta che ha eseguito i lavori mi ha assicurato che ha spedito tutto,non so piu cosa fare.

    1. Ciao maurizio, hai diritto a chiedere una copia di quanto è stato inviato in modo da verificare. C’era tutto il tempo per rientrare nel primo semestre.
      In questi casi di solito ha ragione Enel, se ti dicono che manca qualcosa vuol dire che manca.
      —————————————
      Se vuoi controllare i documenti che hanno inviato dovrebbero essere:
      – dichiarazione di fine lavori
      – regolamento di esercizio completo di allegato D, allegato C, certificazione Terna/Gaudi, dichiarazione di conformità impianto
      – schema impianto
      – eventuale allegato sui rischi (allegato H)
      – dichiarazione di conformità sistema di protezione di interfaccia (allegato A), completa di allegati quali certificazione di conformità dell’inverter, foto dell’autotest dell’inverter
      —————————————
      Oltre a questo devono avere fatto tutte le altre comunicazioni relative agli iter autorizzativi, e aver creato l’unità produttiva sul portale Terna-Gaudi
      Se non hanno fatto anche solo una di queste cose non ti allacceranno mai 🙁

  3. Salve
    Il 02 febbraio 2013 i tecnici di enelgreenpower mi hanno installato l’impianto fotovoltaico da 7,2 Kw sul tetto, dopo circa un mese enel è venuta e ha sostituito il vecchio contatore con uno nuovo trifase. Ma tuttora, ancora l’allaccio in rete, non è stato fatto e quindi neanche il relativo collaudo che darà diritto all’accesso dei contributi che il IV conto energia prevedeva.
    Per favore può darmi Lei qualche consiglio su cosa fare, a chi telefonare per eventuali solleciti, (ad enelgreenpower ho già telefonato innumerevoli volte) e secondo Lei perderò i contributi? Visto che mi dicono che i soldi stanziati non basteranno per soddisfare le tutte le richieste.
    Faenza (RA)
    Daniele

    1. Ciao Daniele, chi ti dice che i soldi stanziati non basteranno per tutti vaneggia. I soldi sono già stanziati (6 miliardi e 700 milioni di euro) e basteranno a tuti quelli che si allacceranno entro la fine del conto energia. Quindi se ti allacci entro la fine del conto energia i soldi li hai.
      Per il resto perdonami ma non ti posso aiutare, come faccio a sapere perchè non ti allacciano ? Per allaccire Enel deve ricevere tutta una serie di documenti. Sono stati inviati ? Sono stati inviati tutti ? Sono corretti ?
      Io come faccio a saperlo ?
      L’unica cosa che puoi fare è telefonare al referente indicato nel preventivo Enel, che spero tu abbia ricevuto, e chiedere perchè non allacciano. In base alla risposta saprai perchè.

  4. dovevo rientrare nel quarto conto energia. ho firmato il contratto il 27/03/2012 e con tutta la burocrazia che c’è compresa la sovrintendenza, mi hanno montato il fotovoltaico i primi di agosto(non x colpa della ditta ma delle pratiche da sbrigare),ma l’enel me lo ha allacciato a fine ottobre causa inverter.e fogli sempre nuovi.Ho saputo poi che a luglio è partito un nuovo decreto ed adesso mi ritrovo nel v conto energia. Il mio incentivo è minore da quello che doveva essere, adesso a che santo mi raccomando? Grazie Veronica

    1. Ciao, Veronica.
      Purtroppo nessun Santo ti può aiutare.
      Se l’impianto è stato allacciato ad inizio agosto, le norme nuove erano già in vigore, e il tempo per allacciare entro il 27 agosto c’era. È sempre difficile giudicare senza sapere nulla, però di sicuro c’è stata trascuratezza nei tuoi confronti, mi sembra assurdo che tu abbia scoperto da sola che adesso c’è un altro conto energia senza che nessuno ti abbia avvertito tra luglio e agosto, che sarebbe arrivato il quinto conto energia si sapeva dai primi giorni di luglio. Bastava essere sicuri che le apparecchiature fossero conformi, eventualmente provvedere aggiornandole o sostituendole, e preparare tutti i documenti in mdodo da spedirli il giorno stesso dell’allaccio, Enel avrebbe avuto 10 giorni per allacciare.
      Non so che dire, o ci sono stati davvero problemi non risolvibili, oppure sei una delle tante vittime di improvvisati del fotovoltaico 🙁

  5. nessuno mi ha avvisata che sarebbe arrivato il quinto conto energia. ti sembra giusto? forse qualcosa di più sbrigativo si poteva fare! si potrà avere un’indennizzo da parte di chi ha gestito la parte burocratica? grazie mille ancora Veronica

    1. Non mi sembra giusto, infatti nel mio messaggio precedente ho scritto che hai ragione.
      Non credo che farai molta strada cercando un indennizzo da parte di chi ha gestito la burocrazia. A meno che tu non abbia tenuto traccia di tutto, pratiche comprese, e che tu riesca a ricostruire tutto mettendo in evidenza una mancanza da parte di chi ha gestito le pratiche, rispetto ad eventuali contratti scritti che hai. Difficilmente avrai una carta con scritto 5° Conto Energia garantito.

  6. Anche io corro il rischio a non usufruire gli incentivi a causa dell’enel per il quale mi ha’ indicato lavoro complesso e i tempi di allaccio sono 90 giorni lavorativi A PARTIRE DAL 9 APRILE premesso che’ abito in un paese di 40.000 abitanti e in una zona abitata e ben servita da’Enel ora io non sapevo della linea non adeguata per un impianto di 6kw e mi devono montare una nuova linea aerea di 150 mt. per potermi allacciare e Se’ io sapevo tanto non facevo il contratto ma’ ora mi ritrovo con 11000 euro da’ pagare con il rischio di avere buttato i miei soldi. Cosa posso fare per evitare di perdere i miei soldi?

    1. Ciao Giuseppe. La mia opinione è che non ti devi preoccupare di nulla. Abbiamo tutti in testa la parola “incentivi” come se non ci fosse altro. Ma non è così. Soprattutto per impianti di privati oltre i 3kW (quindi con tariffa più bassa) in secondo semestre, la soluzione delle detrazioni fiscali e scambio sul posto è ottima se non meglio del conto energia. Fai il tuo impianto tranquillo, detrazioni del 50% e scambio sul posto 🙂

  7. salve,
    purtroppo ho installato un impianto da 6kw ma non sono rientrato nel v conto energia perche la ditta installatrice ha tardato due giorni nell invio delle pratiche, adesso produce da giugno ma senza incentivi. che fare?? chiedere i danni?? grazie

    1. Ciao Francesco,
      se hai un contratto e l’impianto è stato allacciato nei tempi previsti per avere gli incentivi, ed è evidente che la colpa è della ditta, puoi chiedere i danni.
      Ma credo sia tempo perso, oppure per dirla meglio pensio sia più la fatica che il gusto.
      Almeno cerca di farti stornare i costi e pagare con l’apposito bonifico (anche se andrebbe fatto entro il 31 dicembre), così fai le detrazioni fiscali.

    1. Ciao Francesco,
      però cerca di capire quello che scrivo, non ho detto che è colpa tua o colpa di qualcun’altro.
      Ho solo scritto che ormai gli incentivi li hai persi e non ci si può fare nulla. Ti ho “solo” consigliato un modo per ridurre il danno, ovvero quello di detrarre i costi dell’impianto grazie alle detrazioni del 50%, che sono possibili se non hai usufruito di incentivi, le detrazioni scadono (a meno di proroghe) alla fine dell’anno, e per poterne usufruire i pagemnti vanno fatti tramite un apposito bonifico. L’unico modo per usufruirne è pagare con bonifico, ma hai già pagato, quindi puoi solo farrti rimborsare e ripagare con bonifico.
      Per il resto hai tutto il diritto di chiedere i danni, ho scritto che è tempo perso perchè sono cose lunghe, difficilmente dimostrabili, spesso ci sono cavilli e cavillini nei contratti, etc etc etc.
      Mi hai chiesto un’opinione e te l’ho scritta 😉

  8. Ciao Stefano volevo chiederti, ho un impianto in 4° ce dl 2,88 kw maggio 2012 e adesso ho potenziato con altri 2,6 kw aprile 2015
    Ho ricevuto un assegno : indennizzo automatico a produttore ai sensi TICA da 180€ non c’è specificato niente sarà per questo ultimo impianto ? eppure mi è sembrato attivato nei tempi giusti ,mah meglio cosi , potevano ritardare qualche altro mese 😉

  9. Buongiorno Stefano , Avevo una tica da 400 kw, di Novembre 2011,
    ho allacciato l’inpianto fotovoltaico il 24 Agosto 2012.
    Perchè non ho potuto godere del IV conto energia,col il V conto non riesco neppure pagare il finanziamento….

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