Verifiche periodiche di protezioni di interfaccia e protezioni generali, facciamo chiarezza

VerificaLa storia del fotovoltaico italiano, ma anche di tutti gli altri impianti di generazione a fonti rinnovabili, è sempre stata costellata da improvvisati del mestiere, con effetti devastanti. Lo testimonia lo stato degli impianti nel nostro paese (secondo alcune stime almeno 1/3 degli impianti installati, soprattutto quelli del periodo salva Alcoa nel 2010 hanno grossi problemi).

Ma anche in questo periodo in cui vi è un calo notevole di installazioni, c’è un’altra risorsa che attira le attenzioni dei addetti ai lavori e non, la manutenzione periodica degli impianti. In questo periodo di adeguamenti (Delibera 243 per i piccoli impianti da 6 a 20kW e allegato A72 per i grossi impianti di generazione) arrivano decine di mail dove si offrono servizi chiavi in mano, tra i quali l’assistenza alle verifiche periodiche. Tra le molte ricevute ve ne sono alcune che indicano scadenze non veritiere e periodicità più brevi di quelle prescritte dalle norme e dai regolamenti di esercizio Enel, offerte poco professionali e che implicano maggiori spese per i produttori. Cerchiamo quindi di fare un po di chiarezza.

IMPIANTI IN BASSA TENSIONE
Sino all’entrata in vigore della Norma CEI 0-21, era il regolamento di esercizio Enel ad indicare la periodicità delle verifiche sulla protezione di interfaccia. Le indicazioni dei regolamenti di esercizio erano dei verificare la protezione di interfaccia ogni 3 anni. Periodicità confermata dalla norma CEI 0-21 (allegato G – fac simile del regolamento di esercizio).

IMPIANTI IN MEDIA TENSIONE
Per gli impianti in MT la questione è più complessa ma abbastanza chiara. In regime di CEI 0-16 seconda edizione, non si parlava di verifiche in campo per le protezioni di interfaccia, la periodicità era però indicata nel regolamento di esercizio Enel. Nel periodo antecedente all’entrata in vigore della CEI 0-16 terza edizione (dicembre 2012), quando ancora non vi era il portale produttori attivo, circolavano decine di versioni dei regolamenti di esercizio, con indicazioni diverse o assenti. Nelle versioni più vecchie (2009/2010) Enel indicava l’obbligo di verificare periodicamente la protezione di interfaccia, e si riservava di poter verificare gli impianti ogni 3 anni. E’ quindi ipotizzabile considerare il periodo di 3 anni come corretto per la verifica della protezione di interfaccia.

Nei regolamenti più recenti (2010/fine 2011) la periodicità era indicata in 3 anni, sia per la verifica della protezione generale che della protezione di interfaccia. Come detto circolavano decine di versioni dei regolamenti, e ognuno diceva la sua, non si esclude quindi che in qualcuno di essi ci fosse scritto 2 anni, ma è l’eccezione e non la regola.

Dall’entrata in vigore della CEI 0-16 terza edizione, la cosa si è fatta un po’ più chiara, con l’obbligo del gestore di rete di indicare la periodicità delle verifiche in campo di SPI e SPG nel regolamento di esercizio. L’indicazione è contenuta nell’Allegato E (normativo) del quale trascriviamo uno stralcio.

“Prove di verifica in campo: sono da ricomprendersi in tale categoria sia le prove di prima installazione che quelle di verifiche successive, tali prove (con relativa periodicità) devono essere espressamente richieste nell’eventuale Regolamento di Esercizio del Distributore”

Da quel momento Enel ha indicato in due anni la periodicità delle verifiche su SPG e SPI per gli impianti allacciati alla rete MT.

Molti addetti del settore, stanno inviando comunicazioni ai produttori (MT) che si sono adeguati all’allegato A70 entro marzo 2013 specificando che è in scadenza la verifica periodica “biennale” della protezione generale e di interfaccia, anche se in realtà nella grande maggioranza dei regolamenti di esercizio, la periodicità non era indicata o era di 3 anni. Alleghiamo stralcio di un regolamento MT di esercizio della seconda metà del 2011.

RegolamentoAggiungiamo anche una considerazione sull’imminente adeguamento all’Allegato A72, relativamente al quale nessuno ha chiesto (per ora) la verifica del telescatto o del tempo del comando di telescatto, spesso le offerte sono condite con prestazioni che nessuna norma o delibera chiede, tanto per aggiungere un po di carne al fuoco.

Ricapitolando le verifiche sono richieste secondo la seguente periodicità:

Verifiche di SPI in BT allacciate secondo CEI 0-21 – OGNI 3 ANNI
Verifiche di SPI in BT allacciate in regime di DK5940 o guida per le connessioni – OGNI 3 ANNI
Verifiche di SPI e SPG in media tensione per impianti connessi prima del 2012 – OGNI 3 ANNI
Verifiche di SPI e SPG in media tensione per impianti connessi da inizio 2012 in poi – OGNI 2 ANNI

Come detto verificate comunque il regolamento di esercizio Enel, anche se gli impianti allaccaiti prima di marzo 2012, ovvero quelli adeguati all’allegato A70 entromarzo 2013, hanno quasi tutti indicazione nel regolamento di esercizio di periodicità TRIENNALE delle verifiche. Quindi diffidate di chi vi propone adeguamenti biennali, o almeno verificate le indicazioni del regolamento di esercizio. Consulatte sempre più fonti in modo da rimanere informati e non alimentare ancora i furbetto del fotovoltaico.

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

22 commenti a “Verifiche periodiche di protezioni di interfaccia e protezioni generali, facciamo chiarezza

  1. Caro collega ti ringrazio, anche io avevo notato questa cosa su alcuni Regolamenti di Esercizio del 2011 e lo avevo fatto presente ad alcuni miei clienti (che ovviamente hanno “glissato” sull’argomento), al momento non mi sono pervenute segnalazioni di richieste da parte del Distributore, staremo a vedere…..
    Ciao e a presto.

  2. Buongiorno,
    non capisco cosa si intenda con “verifiche”.
    La verifica può essere una normale verifica funzionale, una verifica della impostazione dei corretti parametri, o una verifica strumentale dei tempi di intervento, come quella che si effettua alla prima installazione per l’ottenimento del regolamento di esercizio (allegato K).
    Francamente, considerato che i dispositivi di interfaccia sono elettronici, mi sembra che sia inutile effettuare con una frequenza così elevata la verifica strumentale, mentre la verifica funzionale sarebbe da fare annualmente quando si effettua la manutenzione.

    Saluti

    1. Per capire cosa si intende con verifiche occorre leggere la norma CEI 0-21 (paragrafo G5 e allegato H) e norme CEI 0-16 (Allegato E) dove vengono specificate le procedure di verifica in campo dei sistemi di protezione di interfaccia (e protezione generale).
      Per quanto mi riguarda la verifica funzionale senza strumenti ha poco senso, vedere l’interfaccia accesa e che magari funziona sganciando le voltmetriche significa poco (soprattutto per quelle CEI 0-16 che hanno una serie di protezioni che non possono essere verificate a vista o con prove funzionali non meglio definite, quali la 81V, 27Vd, 59Vi etc)
      Le verifiche della precisione delle soglie di intervento e dei tempi di intervento ha più senso.
      Sulla periodicità non ho particolari opinioni, mi adeguo a quanto prevedono le norme, ovvero 3 anni per le SPI CEI 0-21 e 2 anni per le SPI CEI 0-16
      Mi sembrano tempi ragionevoli, ne ho trovate parecchie malfunzionanti o per rotture, o per maldestri interventi delle aziende che curano la manutenzione degli impianti.
      Ho sempre visto la verifica in campo come un modo per sistemare tante altre cose non funzionanti (cosa che mi capita spesso) come malfunzionamento dei software di richiusura, errata programmzione dei relè o valori diversi da quelli dichiarati, etc

  3. Interessante argomento in quanto motivo recente di discussione con un fondo proprietario di alcuni impianti FV in MT. Sono in sintonia con quanto dice Stefano però non trovo riferimenti specifici sulla periodicità delle verifiche. La CEI 0-16 allegato E non parla di 2 anni e rimanda a quanto richiesto nel Regolamento di Esercizio. Nei Regolamenti Enel chiede autocertificazione sul controllo delle tarature ogni qualvolta lo ritenga opportuno o in caso di malfunzionamenti della rete. Inoltre è scritto che Enel si riserva di controllare quanto dichiarato “di norma ogni 3 anni”. Di fronte a questo pressapochismo e non avendo mai avuto controlli in impianti che ormai funzionano da più di 5 anni, il produttore fa spallucce e lascia le protezioni da verificare.

    1. Ciao Renato.
      La norma CEI 0-16 come hai scritto rimanda la questione al gestore di rete.
      I vecchi regolamenti indicavano 3 anni (quelli più vecchi ancora non parlavano di tempi relativamente alla periodicità).
      Gli ultimi regolamenti di esercizio, dopo l’entrata in vigore della CEI 0-16 terza edizione (direi dal 2013) in poi indicano 2 anni.
      Personalmente non perdo tempo a discutere con un produttore di un imianto da 1MW che incassa 400€ di incentivi all’anno e non vuole fare una verifica di qualche centinaia di euro, tanto poi si accorgono da soli quando l’impianto sta fermo 5 giorni quanti soldi hanno perso.
      Non si può pensare di mantenere attivo e in forma un impianto da 1MW senza fare periodiche manutenzioni e verifiche.
      Mia opinione 😉

  4. Opinione sacrosanta e condivisibile Stefano. 😉
    Con riferimento a quanto scritto da Natale, enel si riserva di eseguire controlli in caso di malfunzionamenti.., ma penso si possa anche intendere in caso di danni o incidenti.

  5. Ciao a tutti!
    Ma in sostanza invece per gli impianti in BT se inferiori ai 6kW (o 11,08?!) e che quindi hanno l’interfaccia interna le prove non vanno fatte giusto? Oppure è prevista anche per questi la prova cassetta relè esterna?
    Inoltre quale limite considero attualmente i 6kW o gli 11,08 per la prova SPI esterno?
    Non mi è ben chiaro con questi “accavallementi” normativi..

    1. Le verifiche riguardano le sole protezioni di interfaccia esterne di impianti con potenza superiore a 11,08kW
      Sia per quelli di nuova installazione, si per quelli già installati in verifica periodica
      ———–
      a) nel caso di impianti di produzione connessi in media tensione di potenza superiore a 11,08 kW, per i sistemi di protezione di interfaccia;
      b) nel caso di impianti di produzione connessi in bassa tensione di potenza superiore a 11,08 kW, per i soli sistemi di protezione di interfaccia con dispositivo dedicato (relè di protezione esterno),

  6. Grazie mille Stefano!Hai confutato la mia opinione allora..
    Ma quindi mi pare di capire che invece non c’è invece una data ben precisa di scadenza delle verifiche…mentre però stando alla nuova CEI 0-21 V2 per impianti BT sopra gli 11,08kW la verifica con prova cassetta relè va effettuata invece ogni 5 anni… giusto?

    1. Le scadenze ci sono eccome.
      Nuovi impianti allacciati da agosto 2016 in fase di prima installazione e poi ogni 5 anni
      Tutti gli altri (quelli allacciati prima di agosto 2016) con le scadenze indicate in base alle varie date di allaccio (una sorta di “condono”), e poi ogni 5 anni

  7. Discussione interessante, una cosa non mi è chiara. Ad oggi per nuovi impianti in BT sotto 11,08kW, la cassetta relè esterna è ancora obbligatoria oppure sotto tale potenza può non essere prevista e installata?

    1. Se installi un inverter conforme alle nuove norme CEI 0-21 con interfaccia interna NO
      Se installi un inverter non ancora certificato con le nuove CEI 0-21 (si può sino a luglio) devi prevedere interfaccia esterna se la potenza è maggiore di 6kW e fare la relativa verifica (valgono in quel caso le vecchie regole).
      Che io sappia ancora non ci sono ancora inverter certificati con la nuova CEI 0-21

  8. Ciao a tutti,

    mi trovo ad eseguire le verifiche su alcuni impianti FV in BT connessi nel 2010 di potenze >11,08 kW, ma non ho disposizione nessun documento che dica le soglie impostate allora.

    E’ possibile che siano le seguenti?

    59.S1 -> 1,2 Vn
    27.S1 -> 0,8 Vn
    81>S1 -> 51 Hz
    81 49 Hz

    In caso siano corrette, ne manca qualcuna?
    Grazie a chi saprà rispondermi

    Gabriele

  9. ho fatto montare un impianto fotovoltaico da 3 kw nel giugno 2015.
    sono soggetto ai controlli previsti dalla nornativa cei 0-21?
    grazie

  10. Salve,
    avrei bisogno di un chiarimento.. Per un impianto installato prima del 31/03/2012 di potenza 19 KW in BT.
    Secondo l’articolo 5 bis della delibera 84/2012 doveva adeguarsi al paragrafo 5 dell’allegato A70 entro il 30/04/2015, senza però specificare l’obbligo dell’istallazione della protezione di interfaccia. Nella delibera 786/2016 invece si parla di verifica di SPI per impianti di potenza superiore a 11,08 KW. Quindi per questo impianto andava montata la protezione interfaccia?
    La risposta ad una Faq dell’ARERA, aggiornata al 2015 diceva di no…ma visto l’aggiornamento del 2016???
    Grazie

    1. Scusami ma cosa c’entra la Delibera 786 con quello che è successo prima ?
      La delibera non fa altro che imporre le verifiche periodiche sugli impianti dotati di SPI esterna di potenza maggiore di 11,00kW
      Le delibere precedenti hanno chiesto la modifica delle frequenze e basta, con buona pace di quelli che sono stati truffati dai furbetti che hanno installato protezioni di interfaccia CEI 0-21 al posto delle vecchie protezioni senza che nessuno lo avesse mai chiesto 🙁

  11. Buon pomeriggio,
    chi può fare le verifiche previste dalla norma CEI 0-16? basta un elettricista o deve essere un organismo notificato al pari delle verifiche di messa a terra?
    grazie

    1. Sono verifiche previste da una norma CEI (0-16 e 0-21) le deve fare o un professionista iscritto all’albo o un responsabile tecnico di azienda.
      Nel regolamento di esercizio del distributore infatti, nell’allegato A dove si dichiara la conformità del sistema di protezione di interfaccia, si deve barrare una delle due caselle (Responsabile Tecnico o Professionista), non ci sono altre possibilità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *