Fioccano delibere da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, delibere che coinvolgono in particolare gli impianti di produzione di energia elettrica (ad esempio riguardanti i sistemi di accumulo, leggi qua). In questo caso la delibera 578/13 porta con se una novità che non implicherà particolari incombenze ai produttori e ai tecnici e progettisti.
Si tratta come detto della delibera 578/13 ovvero “regolazione dei servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita nel caso di sistemi semplici di produzione e consumo”. La necessità di poter misurare l’energia effettivamente consumata all’interno dei sistemi semplici di produzione e consumo, ha reso necessario disporre non solo della lettura dell’energia immessa e prelevata dalla rete, ma anche quella prodotta.
Quindi a partire dalla data di entrata in vigore del TSSPC (Testo Integrato dei Sistemi Semplici di Produzione e Consumo delibera 578/13) si dovranno installare i contatori dell’energia prodotta anche in impianti in Scambio Sul Posto. Rimangono ovviamente “immuni” da questa incombenza (che in ogni caso è onere del distributore) gli impianti in cessione totale. Insomma si ritorna alle origini, con due contatori (M1 e M2) anche per gli impianti in scambio non incentivati.
Occorre quindi predisporre negli schemi tale contatore nelle nuove connessioni. I distributori stanno comunque richiedendo la modifica degli schemi anche per impianti con domanda di connessione già inoltrata ma che ancora non hanno perfezionato il regolemento di esercizio. per chi fosse interessato, la lettura della delibera 578/13 contiene tra le righe anche altri aspetti legati alla necessità di misurare l’energia prodotta e consumata, speriamo non per futuri oneri da aggiungere ai consumatori e produttori di energia (sistemi di accumulo ?).
Ciao, proprio oggi ho sentito un tecnico Enel il quale mi ha confermato(da disposizione giunta proprio oggi) che per tutti gli impianti allacciati dopo 1/01/2014 deve essere prevista una predisposizione per l’installazione del contatore di produzione. Tempi e modalità ancora da definire.
Buona fortuna a tutti
A me hanno chiesto di aggiornare lo schema in impianti con regolamento ancora da emettere e impianto ancora da allacciare, per quelli con regolamento giàù emesso hanno sorvolato (per ora) 😉
Si Stefano, effettivamente il tecnico con cui mi confronto normalmente mi aveva anticipato questa cosa, e puntualmente si è avverata. Ogni schema elettrico dovrà prevedere il contatore di produzione.
In effetti per noi si tratta di poco disturbo, più che altro quando ho fatto aggiungere un sezionamento per sezionare il conttaore di produzione, l’installatore ha detto “…….ancoraaaaaa…..che stress…..” 😉
Gia’, me l’hanno confermato anche a me oggi.. e probabilmente anche per quelli gia’ attivi dal 1 gen 14.
Se si legge la 578/13 c’e’ una miriade di sigle Sspc, Asspc, Seu, Seseu, Seeseu, Riu, ecc ecc, davvero poco comprensibili se non si e’ addentro alla problematica. 🙁
Cosi’ faranno pagare oneri di sistema/servizi di rete anche sugli autoconsumi..
In effetti non si capisce niente 🙁
Anche a me enel ha chiesto adeguamento dello schema elettrico. Ho dedicato un paio d’ore alla delibera ma non trovo proprio il punto in cui si rendono obbligatori i contatori di produzione. La delibera nasce per aprire la possibilità di servire un cliente finale con impianto fotovoltaico installato da un terzo, ma se cliente e produttore sono la stessa persona perchè devo inserire il contatore di produzione ma soprattutto dove sta scritto? Non vorrei che fosse una cattiva interpretazione di enel come per le marche da bollo sul regolamento di esercizo.
Ciao Massimo, se devo essere sincero in quella delibera ci sono talmente tante sigle e riferimenti, oltre a rimandi ad articoli etc che io mi sono stancato di leggerla e non la leggo, tanto se basta inviare uno schema modificato è questione di 10 minuti, torniamo a quello che abbiamo fatto sino alla fine del quinto conto, Credo che su questa decisione dei distributori ci sia di mezzo anche la delibera 613 e ai sistemi di accumulo, anche se a dire il vero mi pareva che non fosse necessaria la misura della prodotta in impianti in SSP.
Per l’obbligo del M2, il dubbio che possa essere una cattiva interpretazione permane.., visto che un riferimento certo non l’ho trovato neanch’io; pero’ lo ritengo improbabile.
La 578 coinvolgerebbe anche i sistemi di accumulo, nel senso che sembrano interessati a misurare gli autoconsumi, quindi anche a prescindere dalle batterie, per addebitare oneri di rete/sistema che, a dirla tutta, attualmente vengono addebitati maggiormente a chi preleva solemente e non immette, mentre chi fa per esempio SSP sfrutta maggiormente i servizi di rete (avviamento, accelerazione, rallentamento, fermata ecc dei generatori delle grosse centrali, la trasmissione/distribuzione con flussi di energia invertiti sulle reti, ecc).
Paradossalmente anche un eventuale accumulatore che immette energia (dopo aver limato/assorbito un picco di produzione) svolge un servizio di rete ed e’ previsto, in futuro, che venga remunerato. Terna ne sta realizzando alcuni.
😉
L’articolo è il 10.1e in caso di SEU attivati a partire dal 01/01/2014 si applica il paragrafo b)
“Ai fini della corretta erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione, vendita e dispacciamento,… è necessario disporre, per l’attuazione del presente provvedimento:
a)…
b) dei dati relativi all’energia elettrica immessa nella rete pubblica e prelevata dalla rete pubblica, nonché dei dati dell’energia elettrica prodotta dalle singole unità di produzione, in tutti gli altri casi.”
Non si capisce l’utilità del dato sull’energia prodotta/autoconsumata se per le SEU come il fotovoltaico attuale non ci sono incentivi e oneri da pagare sull’energia autoconsumata. Vediamo se ci sarà un chiarimento.
Grazie mille Eddy, io non avevo voglia di leggerla 😉
vi chiedo un aiutino…. dove si capisce che sono immuni dall’incombeza del M2 gli impianti a cessione totale.
Enel mi sta chiedendo un secondo contatore anche per un impianto eolico a cessione totale…
Esattamente non lo so, dovrei guardarci, ma se l’immessa coincide con la prodotta, non ne vedo il motivo.
Questa è la premessa ad inserire un accisa sull’energia prodotta, così anche chi con l’accumulo riuscisse a non prelevare più niente dalla rete, pagherà una quota di tasse sulla sua energia. Bell’Italia
Massimo, quella che chiami accisa potrebbe essere invece un servizio di rete, cioe’ la comodita’ di autoconsumarti l’energia quando riesci a produrne e la comodita’ di prelevarne quando non ne produci ha un costo che tende a gravare sempre piu’ su chi preleva solo. Per estrema ipotesi se su una rete non ci sono prelievi ma solo immissioni, chi paga il distributore che diventa di fatto un …”raccoglitore” di energia, e le centrali grosse che sono costrette a accendersi/spegnersi per la nostra comodita?.
Vic, quello che intendevo dire che molto probabilmente vorranno mettere una tassa a prescindere, il servizio di rete già lo paghiamo e molto salato, tant’è che il famoso SSP avrebbe dovuto fare ciò che dici tu, immagazzinare quando produco e darmi la possibilità di prelevare dalla rete quando ne avessi avuto bisogno, peccato che ciò avviene con costi trotto differenti tra utente/produttore e distributore/stato. Poi per quanto riguarda le centrali, non esiste paese al mando dove al variare del mercato (richiesta) sia il richiedente a dover modificare le proprie abitudini, anziché l’offerente, quindi tu mi dici che se il sistema produttivo di energia elettrica in Italia non è in grado di adeguarsi al mercato perché ha centrali vetuste, non modulanti e con alti costi di produzione, siamo noi utenti a dover adeguarci e pagare anche per queste…. mi sembra una teoria strana
Massimo ciao, capisco che la questione e’ anche politica, come e’ politica la scelta fatta di incentivare o di permettere il SSP (per ridurre la CO2..), e’ che sta cambiando lo scenario elettrico con una nuova situazione “unprecedented” cioe’ senza precedenti storici, alla quale in tutto il mondo si sta cercando una soluzione praticabile senza precluderci la possibilita’ di continuare su tale strada.
Un aspetto logico comunque e’ il fatto che non sembra giusto far pagare servizi di rete in maggiore misura a chi preleva solo e poco o nulla a chi sfrutta di piu’ tali servizi di rete.
Per le tasse ovviamente sono d’accordo.
Per la domanda di Alessandro seminatore, mi pare il 10/1/14 il Gse ha integrato le Regole applicative per le FER (DM 6/7/12) e che la risposta sia nell’allegato 12 a pag 154.
Grazie VIC, ma la stessa guida a pag.98 paragrafo 4.4.2 ammette la possibilità di stimare l’energia prodotta tramite una percentuale fissata dal GSE.
E poi… come mai il contatore di produzione va posizionato a valle del trasformatore… Nel generatore eolico che usiamo noi è materialmente impossibile.
Il Gse cita pero’ “..nelle more di avvenuta installazione..”, sottintende pertanto che vanno installate. Lo schema e’ generico (per MT e BT..) e il trasformatore potrebbe essere quello di un cliente in MT. Ciao
Ho dedicato un altro pomeriggio a leggermi sta delibera e concordo con eddy non si capisce perchè all’articolo 10.1 comma b) si impone l’obbligo del contatore di produzione, quando nei punti precedenti si esplicita chiaramente che per i SEU esistenti l’installazione del contatore di produzione è obbligatoria solo se a seguito di modifiche perdono il titolo si SEU. Vedi art. 8.3 e 8.4
8.3 In tutti i casi in cui vengono apportate modifiche ad un ASSPC, il cliente finale o il produttore, (….omissis….) è tenuto ad allegare una dichiarazione di atto notorio in cui si attesti che le modifiche apportate non determinano il venir meno delle condizioni di ASAP, ASE, SEU o SEESEU. ……..
8.4 …….Qualora il GSE revochi la qualifica di SEU o SEESEU, il gestore di rete impone, se non presenti, l’installazione dei misuratori dell’energia elettrica prodotta e richiede la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante che la fattispecie rientra in ogni caso in tipologie consentite.
concludendo il ragionamento di Enel è: non essendo sicura che il cliente sarà classificato come SEU gli monto il contatore di produzione cosa che mi viene gratis visto che devo comunque mandare un tecnico per cambiare/riprogrammare il contatore di scambio. Se poi serve comunico i dati.
Sarà interessante capire se faranno pagare i circa 30 euro/anno del contatore per un servizio di lettura che non dovranno fare!!!!!!
Ho chiesto.., e lo fanno pagare eccome! come previsto e ai costi indicati nella delib. 88/xx.
Comunque tra le “pieghe” della 578/13 sono ancora nascosti date e dati e misteri..
Buona serata ciao
Buongiorno,
oggi ho ricevuto anche io questa comunicazione, in via ufficiosa per il momento, da parte di un tecnico Enel.
Nel mio caso si tratta di un impianto idroelettrico da 99kW, per il quale deve essere ancora perfezionato il regolamento d’esercizio.
Il mio dubbio riguarda il contatore in sè. Il contatore di produzione io l’ho già previsto e montato sul mio quadro, come in ogni impianto che abbiamo fatto. Questo tipo di contatore lo acquistiamo “certificato UTF”, in quanto ci servirà poi per l’interfaccia con l’Agenzia delle Dogane e queste poi lo andranno a sigillare assieme ai relativi TA.
Il dubbio, che non sono ancora riuscito fugare, è se va bene questo mio contatore o se devo installarne uno con determinate caratteristiche o con particolari specifiche richieste da Enel o dall’Autorità dell’energia.
Secondo me va più che bene anche il tuo, se tra quelli teleleggibili da Enel, parlane con loro.
Bel problema.., so che se la domanda e’ stata fatta dopo il 27/8/12 la delib (sic) 339/12 ha stabilito che in bt tutte le misure sono a carico del distributore. Se la domanda era precedente e il produttore se lo e’ installato il distributore lo deve invece solo leggere tramite un modem a cura produttore. Pero’ adesso che c’e’ gia installato uno per l’UTF, sarebbe esagerato metterne due.
Ho anch’io un problema simile, mi riprometto di andare a fondo. Ciao
Posso dare un aggiornamento per il mio problema esposto in precedenza, visto che ho avuto risposta da Enel, a qualcuno può tornare utile.
Siccome la mia domanda di connessione è antecedente al 27/08/12, come indicato da vic, l’installazione può essere fatta a cura del Produttore. (leggasi l’allegato A-bis della 339/12, articolo 3)
Visto che la delibera 578/13 impone sostanzialmente che sia il Distributore a poter fare la lettura, Enel richiede solamente che il contatore installato sia nell’elenco dei loro contatori autorizzati (disponibile sul sito Enel dei Produttori), per poter appunto effettuare la lettura.
Fortunatamente il mio rientra tra questi e quindi dovrei (io lascio sempre il condizionale, non si sa mai) essere a posto così.
Grazie a tutti per il supporto.
Bene, allora la mia risposta era esatta 😉
Gia’, ma la 578/13 ha messo in crisi chi, con domanda connessione post 27/8/12 si era installato un contatore prodotta UTF (Ssp o cessione totale) ed ora enel e’ costretta a piazzarne un’altro dei suoi.
Ho inoltre dei dubbi sul fatto che le regole applicative per le Fer (DM 6/7/12), stabiliscono che va misurata la produzione “lorda”, ritengo quindi ai morsetti del generatore, cosa che diventa problematica, in BT, in caso di presenza di trasformatore di isolamento perche’ enel, in tali casi, ha difficolta’ a leggere da remoto il contatore della produzione.
A tal proposito la V2 della Cei 0-21 al paragrafo 12 impone al produttore di mantenere la continuita’ circuitale.. Sara’ un bel nodo dirimere questa questione.
Sono un installatore di impianti fotovoltaici, da 1 anno circa ho terminato l”installazione di un impianto da 100kwp, poi Enel ha preteso la cabina di MT dal cliente , fra permessi ed autorizzazioni varie solo ora riuscirò’ a terminare il lavoro , ho appena acquistato un contatore certificato , ieri il mio tecnico mi avvisa che Enel pretende di installare il suo contatore , il contatore è’ già stato pagato ma non ancora consegnato , cosa devo fare lo posso installare ?
O devo richiedere il risarcimento dalla ditta fornitrice ?
La ditta fornitrice Energy Team di Milano dice che Enel non ha inviato alcuna delibera in merito alla data del 14-02-2014 , e’ vero? Cosa devo fare ? Grazie
Mi intrometto…
Suppongo ti riferisca al contatore della prodotta, ma vale anche se e’ l’unico contatore di una cessione totale fotovoltaica; se l’impianto verra’ connesso in MT ed e’ >20 kW il produttore puo’ installarsi il misuratore. In tali casi, al massimo, enel puo’ chiederti di installare un modem gsm con la sim e di compilare una tabellina che e’ pubblicata anche sul loro sito dove parlano del servizio di misura. Ciao
Vedi alleg. A bis della del. 88/12 paragr. 4.
😉
Salve a tutti, qualcuno sa se negli impianti connessi dopo la fine del 5° conto energia, e prima dell’entrata in vigore della Del. 578/13 hanno l’obbligo di dotarsi del contatore di produzione?
In teoria con l’installazione del contatore M2 potrei evitare di comunicare i dati statistici di produzione al GSE in base al DM 14 gennaio 2012. Giusto?
Saluti
Buongiorno,
in merito a quanto scritto da Alessandro, che Enel sta chiedendo un secondo contatore anche per impianti eolici a cessione totale…anche a noi succede la stessa cosa, in particolare è sottolineato anche nella domanda di connessione, sezione misure, che per cessione totale da impanto alimentato da fonte rinnovabile DM 6 luglio 2012, si deve procedere anche all’installazione di misuratori dell’energia prodotta..
Qualcuno ha avuto medesime esperienze? Avete delucidazioni? Grazie
Alice, per una turbina da 60 kW abbiamo installato due contatori, il ns schema unifilare prevede:
rete Enel / contatore di scambio / int. Generale / contatore di prod. / disp. di generatore / quadri turbina.
la cosa assurda sta nel fatto che il contatore di scambio e il contatore di produzione sono ad una distanza di 1 metro.
Scusate l’intromissione; se non erro il Gse nelle Regole applicative Fer, ultima edizione, prescrive che il contatore della prodotta debba misurare la produzione LORDA, quindi prima dei quadri turbina ovvero prima degli eventuali autoconsumi. Ciao
Scusate, intendevo autoconsumi anche per servizi ausiliari. Ciao
Scusate, nn sono molto ferrato in materia. Mi potete aiutare?
Con mio cognato ci siamo installati un impianto fotovoltaico di 6 kw x poter lo scambio sul posto.
Finito l iter comunale, ho mandato un fax a Enel distribuzione x far venire un tecnico x configurare il contatore elettrico e fare l allaccio.
Basta questo?
Perché sono passati 20 giorni e nn ho avuto risposte!
Cosa devo fare?
Una volta allacciato entro 60 giorni dovrò registrare il tutto al Gse giusto?
Aiutatemi!
Allacciare un impianto fotovoltaico è molto più complesso che non fare un semplice fax. la pratica di connessione va gestita sul portale produttori e implica la compilazione di svariati documenti a partire dalla richiesta del preventivo sino a tutta la documentazione di fine lavori cosa che ovviamente impossibile spiegarti in poche righe. Rivolgiti ad un tecnico che può seguire tutto l’ iter di connessione
Qui c e’ qualche tecnico a cui mi posso rivolgere? E quanto costa, che abbiamo ormai pochi soldi da spendere?
3203884419
Di tecnici ce ne sono, e anch ebravi, ma sarebbe il caso di sapere in che zona ti trovi.
Certo che se scrivi che non hai soldi da spendere si faranno vivi in pochi 😉
Mah, di tecnici penso tu possa trovarne parecchi, l’unica cosa, io spero che tu o tuo cognato siate elettricisti specializzati, perché l’impianto fotovoltaico è un impianto elettrico ricadente nel campo di applicazione del DM37 e quindi necessita oltre che di progetto anche di dichiarazione di conformità sull’esecuzione, questa la deve rilasciare una ditta con i requisiti richiesti dal suddetto DM.
p.s. il progetto lo può rilasciare il tecnico che cerci, anche se si chiama PROgetto, quindi da eseguirsi prima e non POSTgetto
Ciao Massimo. Non posso che quotate quanto hai scritto 🙂
buongiorno, per un impianto < 100kW in cessione totale, confermate che la taratura del contatore di produzione non è da eseguire se si concorda con le Dogane il regime di pagamento forfettario delle accise? Grazie
Salve a tutti. Sto facendo dei lavori a casa e non so se installerò l’impianto fotovoltaico. Vorrei però fare la predisposizione portando dei tubi per poi passare i fili. Domanda: il contatore aggiuntivo per la misura della produzione deve per forza essere nel vano contatori della palazzina o può essere installato all’interno del mio appartamento, per esempio in soffitta? Grazie
@Marco: Non penso che sia una regola scritta. Io, per un impianto dalle caratteristiche simili, ho presentato i certificati di taratura di fabbrica e, a licenza d’officina già rilasciata, hanno richiesto anche io certificato “sotto carico” (non ricordo bene il termine esatto, mi pare fosse questo)
@Daniele: Non è obbligatorio installarlo dove sono presenti gli altri. Solitamente noi lo installiamo in prossimità del o degli inverter. Quindi, se pensi di mettere questi in soffitta, puoi mettere lo anche il contatore.
Però tieni presente che il luogo dove viene installato il contatore di produzione per Enel è un “Posto di lavoro” e che quindi gli addetti Enel non vanno su scale alla marinara, scale retrattili, etc.
Il luogo deve essere accessibile con le normali vie di accesso, come scritto sulla specifica tecnica, e deve essere un normale posto di lavori, non ad esempio un luogo ristretto, una centrale termica, etc
Se è una soffitta bassa, senza scale “normali” per l’accesso, Enel non approva 😉
Ciao Stefano, ciao a tutti.
Ho una questione relativa alla taratura del contatore fiscale dell’energia prodotta di impianti fotovoltaici, in particolare di impianti in totale cessione dell’energia.
In molte provincie d’Italia l’Agenzia delle Dogane non richiedeva il contatore dell’energia prodotta in caso di cessione totale, dato che la lettura coincide con quella del contatore del Gestore di rete sul punto di immissione.
In provincia di Cuneo invece l’Agenzia delle Dogane fino a metà del 2012 richiedeva il contatore fiscale anche in caso di cessione totale dell’energia, e imponeva al Produttore di provvedere alla taratura del contatore fiscale ogni 3 anni. Da metà 2012 in poi questo obbligo è cessato, e l’Agenzia delle Dogane locale ha reso noto che da quel momento cessava anche l’obbligo di taratura per i contatori fiscali installati negli impianti in cessione totale allacciati fino ad allora.
Adesso stanno scadendo i termini (3 anni) delle tarature dei contatori fiscali per alcuni Produttori, ragion per cui ho sentito il GSE per fare presente la cosa, e chiedere un paio di cose.
La prima è se eventualmente ci fosse qualche prescrizione in merito alla taratura del contatore fiscale da parte loro.
La seconda: se il contatore fiscale dell’energia prodotta era stato installato a suo tempo perchè l’UTF lo richiedeva, ed adesso è cessato questo obbligo ed UTF stessa dice che può non essere più considerato, posso io – produttore – fare le letture sul contatore di immissione (previo comunicazione preventiva al GSE), che essendo gestito dal Gestore di rete è garantito per quel che riguarda la taratura?
Come purtroppo sempre succede, gli operatori telefonici rispondono recitando dei ritornelli, senza dare spiegazioni e risposte, ma sostanzialmente consigliando di fare richiesta scritta (salvo poi attendere risposta invano per mesi e mesi….). Quindi zero chiarimenti da parte del GSE…..
Ma poi, in fin dei conti mi verrebbe quasi da pensare ad una cosa….se la taratura del contatore fiscale era imposta da UTF, ed adesso questo obbligo è cessato, io produttore potrei anche continuare a leggere il contatore fiscale, senza tararlo ogni tre anni, senza nulla chiedere al GSE, no?….Se il GSE vorrà la taratura dovrà chiedermela, al momento non la faccio più perchè l’unico ente che me l’aveva richiesta – l’UTF – mi dice che non serve più…..
Secondo voi così facendo si corre qualche rischio con il GSE?
Qualcuno di voi, in qualche altra provincia d’Italia sfortunata come Cuneo per questo aspetto, si è imbattuto in casi simili?
Ciao Andrea,
sei tu il responsabile delle misure o Enel ? Da quanto leggo sei tu.
Gli impianti in cessione non sono soggetti a verifica dell’agenzia delle dogane, quindi a mio avviso il contatore fiscale serve a poco, non capisco nemmeno perchè te lo abbiano fatto installare (pensa che adirittura in Puglia ne volevano uno per gli ausiliari, delirio).
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Se però il responsabile delle misure è Enel, allora credo che già loro inviano i dati del contatore di scambio ai fini della vendita dell’energia, quello fiscale era solo ad uso e consumo dell’Agenzia Dogane
Sì, è il Produttore ad essere il responsabile delle misure in questo caso.
Concordo sul fatto che la richiesta dell’Agenzia delle Dogane fosse alquanto discutibile, però ti assicuro che fino a metà 2012 per tutti gli impianti della zona è stato così….
Il discorso della taratura con l’Agenzia delle Dogane non esiste più, è solo dal GSE che non c’è chiarezza in merito (il produttore può continuare a leggere la produzione sul contatore fiscale pur non rinnovando la taratura come prima era imposto dall’UTF? Oppure può eliminare il contatore e leggere il contatore di scambio?…boh….)
Secondo me si può leggere quello di scambio tranquillamente. Il contatore fiscale lo puoi anche lasciare li come soprammobile 😉 Tanto costavano poco, tra taratura e acquisto il cliente avrà speso in più qualche migliaio di euro ? Per quale motivo visto che è un impianto in cessione ? Mah…………. 🙁
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PS: in ogni caso indipendentemente dal contatore che leggi, visto che saranno simili i valori, chi mai può contestare la lettura visto che facendola ogni mese se qualcuno vuole verificare sarebbe un valore già vecchio è non discutibile ?
Ovvio che se dichiari 10.000 e vengono a verificare e sei a 8.000 allora sono guai, ma se fai le letture corrette non vedo che problemi tecnici e burocratici ci possano essere 😉
Buongiorno Stefano, io abito a Modena, il mio impianto FV è stato finito con richiesta di allacciamento il 19/12/2013 ed allacciato il 30/01/2014 Dopo 4 mesi HERA mi ha mandato l’invito a prensentare la modifica dell’impianto con la predisposizione per il contatore M2. Secondo te la modifica dello schema unifilare e l’installazione di un interruttore magneto-termico per sezionare il contatore giustificano una spesa di 400€ ?
Non la giustificano, ho trovato un altro tecnico che mi fa il tutto a meno della metà.
buongiorno abito a messina ed ho un impianto fotovoltaico di 4,5 kw ( inverter Aurora e 18 moduli schùco) istallato da un anno ed esposto a sud-sud-est. Volevo chiederle è possibile che alle ore 13, di una giornata limpida e cristallina ( cioè con umidita inferiore al 40%) di settembre il picco massimo che ho registrato sul desktop remoto Aurora è di 3200kw?
grazie attendo notizie
Dipende molto dal calore delle celle e dall’irraggiamento. Può essere che il picco sia su quei valori.
Se la produttività mensile è OK non preoccuparti, suppongo entrino nell’inverter 2 stringhe, quindi non ci si può nemmeno sbagliare con la ocnfigurazione degli MPPT.
Poi ovvio, io non posso sapere se ci sono problemi, basta anche un modulo avariato che la potenza cala, ma ovvio queste cose si vedono analizzando sul campo.
Grazie per la disponibilità. Si sono 2 stringhe e in 365 giorni ho prodotto 5900Kw Com’è abbastanza, discreto o scarso per il mio impianto su indicato? grazie ancora per la risposta repentina
Un impianto correttamente orientato (sud pieno tilt 30 gradi circa)con rendimento BOS 75% dovrebbe produrre circa 6200kWh.
Allora posso considerami a posto poichè i gradi di inclinazione sono circa 15-20 con orientamento sud-sud-est
Concordo Carmine,
secondo me l’impianto ha fatto il suo dovere 😉
Grazie tante
Ciao Stefano,
sto facendo un fine lavori ENEL e nel portale trovo da indicare le tipologia SSPC e se ha la qualifica SEU….
La normativa non mi è molto chiara…ma forse è colpa mia.
Cosa dovrei inserire all’interno del portale?..l’impianto è di 4kWp
Grazie mille!
Secondo me è un SEU se non autoconsuma più del 70%, ma i progettisti siete voi, queste sono cose che dovete valutare voi, non chiedere ad altri. Qua c’è una guida di Assorinnovabili.
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http://www1.assorinnovabili.it/public/sitoaper/FontiRinnovabili/Pubblicazioni/SEU_GuidaOperativa_Finale.pdf
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Per queste cose bisogna studiare, è una frase generica, non riferita a te Marco. Non si può pensare di fare domande di connessione e gestire pratiche di connessione senza approfondire. Se leggete bene le delibere ci si arriva, poi concordo sul fatto che la chiarezza non è molta. Già il fatto di discriminare SEU e ASPC in base all’autoconsumo lascia un po’ perplessi, soprattutto quando non si approfondisce il caso (oggi autoconsumo 50 e domani 90), cosa capita ? Forse non ho più la qualifica SEU e ripago le componenti tariffarie specifiche. C’è scritto da qualche parte ? Non c’è scritto ? Non l’ho trovato io ? Boh………….
Grazie mille Stefano!!
Hai ragione ma comunque fanno di tutto per rendere il nostro lavoro tutt altro che semplice..
Grazie ancora!
Buongiorno, per ragioni legate alle SEU mi trovo a dover leggere da remoto l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, qualcuno sa dirmi se e come è possibile fare teleletture da remoto sul contatore di produzione? Contattando Enel, non ne sanno molto, mi indirizzano al “servizio di misura” sul sito di Enel Distribuzione, dove, in base al POD, è possibile visualizzare i dati di immissione e prelievo del contatore di scambio ma non quelli del contatore di produzione. Sapete come accedere al contatore di produzione?
Grazie mille!
Non ne ho idea Paolo
Buongiorno Paolo,
per mia esperienza, gli unici modi sono con apparecchiature esterne che leggono gli impulsi inviati dal LED del contatore (es. 4noks ecc.), quindi riesci a leggere i kWh, ma non a fare una lettura da remoto del contatore ENEL.
C’erano voci qualche anno fa che si riuscisse a collegarsi al contatore con un palmare o vecchio pc con porta ad infrarossi ma non ho mai avuto modo di verificare la cosa.
buongiorno stefano, scusa se approfitto del post ma avrei bisogno di una informazione. probabilmente sarò impegnato nella progettazione elettrica di un grosso impianto FTV di circa 800kwp, ma la commitenza vorrebbe avere contemporaneamente 100 kwp in scambio e il restante in vendita. come poss fare con enel? devo prevedere 2 forniture separate o posso utilizzare lo stesso POD?
Servono 2 POD.
Ma la scelta del tuo cliente da cosa è dettata ? Non la capisco
Buongiorno Stefano,
non riesco ad ottenere risposte coerenti dai veri enti interpellati in merito alle seguente domanda.
Un impianto fotovoltaico in cessione totale di potenza circa 1 MW può avere ad uso GSE un contatore di produzione, tarato da ditta autorizzata (es:AIE) ma non fiscalizzato dall’Agenzia delle Dogane, oltre che un contatore di cessione/scambio (classico contatore Enel bidirezionale per intenderci)?
Mi scuso se ho posto la domanda in una sezione non corretta.
Buongiorno a tutti,
l’installazione dei contatori di energia prodotta (in BT e MT) è ancora necessaria, anche in assenza di incentivi?
Grazie
Si, lo è sempre stato.
Tranne un paio di mesi mi pare a fine 2013 inizio 2014 quando Enel aveva un po le idee confuse.
L’arrivo degli accumuli e varie delibere sull’argomento ne hanno decretato la necessità (misura energia nelle varie configurazioni possibili).
Buongiorno Stefano, volevo porti un quesito che credo sia stato affrontato già più volte. Dovrei fare una espansione di un impianto che NON partecipa ad alcun conto energia ma ho un dubbio se necessario installare nella sezione aggiuntiva un secondo contatore di produzione o meno. Dal punto di vista dell’aggiornamento GAUDI’ per aggiunta sezione afferente al medesimo codice CENSIMP sembrerebbe di si ma non mi è chiaro se questo è indipendente dal fatto che l’impianto sia incentivato o meno.
Ringrazio sin da ora per il sempre prezioso supporto.
Grazie
Si deve fare una nuova sezione, onestamente non so se serve un contatore aggiuntivo, ma credo che aggiungendo una sezione sia automatica la sua installazione
Buongiorno, vedo che dall’ultimo intervento è passato un po’ di tempo ma provo lo stesso a porre un quesito per vedere se riesco a chiarirmi un dubbio su un impianto che stanno installando a casa mia. Lo scenario è questo: Fv con accumulo e funzionalità EPS (funzionamento in grid off). L’inverter (Zucchetti azzurro) ha due uscite: una GRID, da alimentare con la rete, in parallelo ai carichi non preferenziali, e una LOAD, dove collegare i carichi preferenziali. Quest’ultima eroga sempre energia, sia in presenza che in assenza di rete (se le batterie sono cariche e/o i pannelli stanno producendo) mentre la GRID ha tensione solo in presenza di rete. Non è ammesso portare un’alimentazione esterna alla LOAD che in condizioni di presenza rete è alimentata dalla linea di rete internamente all’inverter. Lo schema consigliato prevede di inserire un deviatore multipolare a due/tre posizioni alimentato da un lato da LOAD e dall’altro da GRID e con l’uscita che alimenta i carichi pref. Ho provato a immaginare diversi schemi (sono un installatore industriale e progettista, anche se non esperto di FV) ma, dati i vincoli non riesco a trovarne uno che permetta di contabilizzare l’energia prodotta da entrambe le uscite dell’inverter. Il progettista che sta dando indicazioni all’installatore mi ha mandato uno schema in cui una delle due uscite non è contabilizzata, ma a me pare strano che ciò sia ammesso. Spero che qualcuno qui abbia avuto esperienze simili e conosca le possibili soluzioni. Grazie.
fabio
Ha ragione lei. Il problema delle uscite di backup è proprio quello, la parte di backup cosi come viene di solito pensata non viene misurata dal contatore di produzione.
Onestamente non ho soluzioni.
Gli ultimi aggiornamenti alle norme e delibere, dovrebbero a breve prevedere l’eliminazione del contatore di produzione (che ancora nessuno ha capito a cosa serve per gli impianti non incentivati).
A quel punto credo non vi sarà più alcun problema