Gli impianti fotovoltaici sono soggetti ad un naturale ed irreversibile processo di invecchiamento che ne porta la produttività a diminuire dello 0,9% annuo.
Oltre a questo naturale decadimento delle prestazioni, spesso ci sono altri fattori che ne compromettono l’efficacia e di conseguenza la quantità di energia prodotta. Molto spesso si tratta di problemi non visibili ad occhio nudo e che non si manifestano in modo evidente, come ad esempio un malfunzionamento di un pannello fotovolotaico e più in particolare il deterioramento di una o più celle.
Il malfunzionamento di un solo pannello fotovoltaico può compromette la produttività dell’intero impianto, in modo più o meno rilevante e dipendente dalla potenza dell’impianto e dall’estensione delle celle interessate al detrioramento. Una corretta analisi termografica può evidenziare i moduli deteriorati consentendo un intervento di sostituzione che può rivelarsi efficace e spesso risolutivo. Oltre ai moduli è possibile analizzare tutti i componenti dell’impianto, come quadri elettrici, fusibili, interruttori, inverter ed ogni altro componente.
La termografia è una tecnica di analisi non distruttiva che si basa sull’acquisizione di immagini nell’infrarosso tramite una termocamera. Questo strumento è in grado di rilevare le temperature dei corpi analizzati attraverso la misurazione dell’intensità di radiazione infrarossa emessa dal corpo in esame. La termografia permette di visualizzare valori assoluti e variazioni di temperatura degli oggetti, e di evidenziare quindi le singole celle che presentano anomalie.
Successivamente all’analisi termografica occorre ovviamente effettuare ulteriori esami e calcoli al fine di definire l’entità delle perdite connesse ad una anomalia evidenziata dall’analisi termografica, in quanto il rilievo di hot spot sui moduli o di anomalie termiche sui moduli, di per sè non indica in modo univoco che si possa trattare di un reale problema o malfunzionamento del modulo, oppure potrebbe non essere un difetto tale da compromettere la produttività e richiederne quindi la sostituzione.
La termografia trova applicazione non solo per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, ma anche in molti aspetti legati agli impianti elettrici e all’analisi di processo. La manutenzione predittiva negli impianti elettrici, tramite le prove non distruttive nel campo termografico, è di fondamentale importanza per evitare il blocco degli impianti nonchè possibili danneggiamenti di apparecchiature con problemi e difetti occulti.
Applicazioni meccaniche
– Motori elettrici, rilievo d’anomalie o funzionamenti difettosi di componenti interni al fine di prevenire surriscaldamento del motore.
Quadristica
– Squilibrio nel carico
– Problemi di connessione
– Rilievo di fusibili e interruttori danneggiati
Fotovoltaico
– Celle fotovoltaiche danneggiate
Salve! sono un fisico e posso capire quello che scrivi, ma non posso sapere tutto quello che sai sulle innumerevoli specifiche di impianto e relativi accorgimenti. Ovviamente sono interessato al fotovoltaico, ma fin qui non mi ha mai convinto per la scarsa resa ( non superiore alla fotosintesi 19%) e per i costi. Già 20, 30 anni fa in California si installavano impianti con accumulo nelle zone desertiche o lontane delle reti di distribuzione elettrica , ma i costi erano molto alti. Oggi si propone la soluzione con accumulo ma non ne conosco i prezzi, ovviamente i costi vanno sempre collegati anche alla durata. Ho letto molte delle tue risposte e mi sono formato l’opinione che tu sia un vero esperto e del tutto affidabile. Ho una casa in prov di Ravenna e una sulla costa 13 km a sud di Olbia. Oltre all’ ecologia e al risparmio in bolletta l’accumulo puo’ soccorrere in caso di interruzioni … (es. la pompa di una caldaia consuma poco e permette di scaldare anche senza corrente). Sei disponibile per un preventivo ed eventuale seria istallazione corredati da seria analisi e serie garanzie??
Grazie,
G.R.
Grazie 😉