Il ministro dell’Industria giapponese, Yukio Edano ha annunciato qualche giorno fa il lancio di una tariffa a favore dell’energia solare paria a circa il triplo di quello che gli utenti pagano per avere energia elettrica da fonti convenzionali. Questa azione potrebbe dar luogo a oltre 9,6 miliardi di dollari di investimenti in nuovi impianti per circa 3,2 GW di capacità. A seguito della crisi di Fukushima del 2011, il primo ministro sta cercando di “spostare” la dipendenza del paese dall’energia nucleare (che rappresentava circa il 30% della produzione energetica totale del paese). La notizia potrebbe anche fornire un’ancora di salvezza per un’industria solare che sta lottando in Europa, con opportunità in Giappone e in altre parti dell’Asia in crescita per le aziende.
Una delle grandi aziende che hanno accolto con grande interesse la notizia è Suntech, il cui prezzo delle azioni è arrivato a 1,86 dollari in apertura il giorno dell’annuncio per poi oscillare intorno a 2,10 dollari. L’aumento di oltre il 10% ha permesso al produttore Giapponese di toccare il punto più alto da circa un mese.
Va inoltre notato che Suntech, una delle principali società solari a basso costo in Cina, ha acquisito la società giapponese MSK Corp. nell’agosto del 2006. Questo interesse di Suntech verso aziende del mercato Giapponese, è visto tra gli investitori come una propsta attraente in quanto rafforza la convinzione che ci possa essere una solida base di crescita per il futuro. Molte compagnie Cinesi che forniscono il mercato dell’Est Asiatico infatti hanno reagito positivamente e si aspettano grandi opportunità.
Si prevede che grazie a queste azioni e alla positiva reazione del mercato, i prezzi con cui le Utilities compenseranno i produttori di energia solare, siano destinati ad aumentare, arrivando a 42 yen (53 centesimi di dollaro) per ogni kilowatt-ora per 20 anni. Tutto questo, insieme al sostegno del governo, dovrebbe assicurare un futuro roseo per l’energia solare dell’Est Asiatico, Cina e Giappone, paesi che potrebbero soppiantare Italia e Germania come leader mondiali nella crescita della capacità solare nel corso del prossimo anno.
E l’Italia sta facendo il massimo sforzo per aiutare i paesi dell’est a diventare leader nella crescita del fotovoltaico, un fotovoltaico che nel nostro paese attende ancora da mesi un Conto Energia che sembra segnare un importante passo indietro nello sfruttamento dell’enegia solare, mentre molto attive sembrano le procedure per autorizzare la conversione o l’autorizzazione di nuove centrali a carbone (Porto Tolle e Saline Joniche). Di fatto il nostro governo ci sta dando indicazioni sulla direzione che vuole prendere per il futuro.