Il contatore fotovoltaico, ovvero l’indicazione in tempo (quasi) reale sul portale del GSE del tetto raggiunto dagli incentivi agli impianti fotovoltaici (relativi al IV Conto Energia), non è mai stato oggetto di attenzioni così morbose da parte degli operatori del settore. Questo perchè il nuovo Conto Energia (ormai noto come Quinto Conto Energia), partirà 30 giorni dopo che sul portale dell’Autorità (AEEG) sarà pubblicato il raggiungimento del tetto di spesa di 6 miliardi di euro di incentivi.
“Al raggiungimento del minore dei valori di costo indicativo cumulato annuo di cui all’articolo 1, comma 2, con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza unificata, possono essere riviste le modalità di incentivazione di cui al presente decreto, favorendo in ogni caso l’ulteriore sviluppo del settore.“ Così indica il Quarto Conto Energia. Di fatto quindi l’attenzione per il tetto raggiunto dagli incentivi è massima.
Dopo l’iniziale preoccupazione, sembra scongiurata la data del 1° luglio, non per motivi particolari, ma perchè troppo vicina per poter garantire un passaggio indolore tra i due conti energia per gli impianti in fase avanzata di progettazione-realizzazione. Questo perchè il contatore fotovoltaico ha subito un deciso rallentamento. Al momento in cui scriviamo siamo a circa 5.656.827.344 di euro (il 19 aprile il contatore segnava 5.613.241.444 di euro, ovvero circa 50 milioni di euro in un mese, di questo passo quindi il tetto sarà raggiunto in 5-6 mesi) con un deciso rallentamento rispetto ai primi mesi del 2012.
Anzi in alcuni casi il contatore ha invertito la rotta, come ha evidenziato Gerardo Montanino (Direttore Generale del GSE) al Solarexpo. Ad esempio per il fattore Registro Grandi Impianti, con molte installazioni che non riusciranno a rispettare i tempi per essere completati, in seconda analisi anche il fatto che a molti impianti, dopo i relativi controlli, vengono riconosciuti incentivi minori (l’esempio più evidente è quello dei numerosi impianti installati su particelle contigue che avranno l’incentivo per la potenza totale, e quindi tariffe inferiori, ma anche impianti con autorizzazioni inefficaci, premio Europeo non riconosciuto, etc).
Altro fattore decisivo nell’introdurre una certa inerzia negli incentivi, è anche la difficoltà di accesso al credito, e proprio per questo motivo Montanino ha affermato di non credere ad una rapida impennata delle installazioni per rientrare nel IV Conto Energia. Anzi secondo lo stesso Montanino il Quinto Conto Energia potrebbe tardare sino a metà dicembre.
Non ultimo a nostro avviso, il fattore incertezza, con le varie bozze del Quinto Conto Energia che hanno fermato gli investimenti proprio a causa dell’incertezza introdotta dalla limitata disponibilità di incentivi (un totale di 500 milioni di euro in 5 semestri), dal registro che di fatto limiterebbe la possibilità di programmare, e dall’incertezza sulla possibilità di poter usufruire del premio per lo smaltimento dell’amianto.
Tutti questi fattori hanno di fatto rallentato molto le installazioni e i conseguenti incentivi erogati, con la possibilità, come ha detto lo stesso Montanino, che il Quinto Conto Energia possa partire da ottobre o forse anche verso la fine del 2012. Se poi si arriverà anche ad un accordo nella conferenza Stato Regioni, con la parziale reintroduzione dei premi per produzione Europea e smaltimento amianto, oltre al raddoppio della quota incentivi (questo hanno chiesto le Regioni, leggi l’approfondimento), allora la transizione tra il Quarto e il Quinto Conto Energia potrebbe essere meno dolorosa.