In una nota inviata dalla direzione generale del commissario all’Energia Guenther Oettinger direttamente al capo dipartimento per l’Energia del ministero per lo Sviluppo economico, Leonardo Senni, la commissione Euriopea critica il modo in cui l’Italia sta affrontando il tema degli incentivi alle rinnovabili, in particolare il contenuto dei decreti che tra l’altro saranno in discussione oggi nella conferenza Stato-Regioni, decreti già duramente contestati dagli addetti del settore che hanno presentato proposte di modifiche sulle quali pare non ci sia molta sintonia (leggi l’approfondimento).
Secondo la nota le norme sarebbero molto restrittive e potrebbero creare non pochi problemi nello sviluppo delle energie rinnovabili, bloccando in particolar modo qualsiasi possibilità di pianificazione. Il registro degli impianti, duramente criticato dalle associazioni, bloccherebbe di fatto ogni programma a lunga scadenza, creando ulteriori oneri burocratici ed incertezza tra i produttori indipendenti con grosse difficoltà ad accedere ai finanziamenti. L’iter secondo la nota dovrebbero essere “snellite e semplificate”.
Il registro degli impianti (leggi come funzionerà) è stato al centro di polemiche fin dalla pubblicazione della prima bozza, e del testo ufficiale in seguito, in quanto questo meccanismo perverso obbliga i produttori ad investire (domanda di connessione e tutti gli oneri annessi) senza sapere se potra rientrare nel meccanismo incentivante, e questo non può essere che un deterrente molto forte. Ai fini dell’accesso al registro infatti, occorre che il produttore abbia accettato il preventivo per la connessione, che in alcuni casi ammonta a parecchie migliaia di euro.
La Commissione chiede anche che si rivalutino le tariffe incentivanti in base al grado di maturità delle varie tecnologie, ed è molto critica anche nei confronti dei tempi troppo brevi nell’evoluzione dei decreti, e nella mancanza di un adeguato regime di sostegno per il settore delle rinnovabili realtive ai sistemi di riscaldamento e raffrescamento. Una bocciatura della Commissione Europea che non ha colto di sopresa gli addetti del settore, che da settimane stanno criticando i testi dei decreti e stanno cercando di intervenire per modificare i decreti che segneranno il futuro delle rinnovabili Italiane. Oggi dopo la conferenza Stato-Regioni ne sapremo di più.