Ancora non sono in sintonia il governo e le regioni dopo l’incontro tecnico che si è svolto il 29 maggio sul Quinto Conto Energia. Ancora in primo piano le questioni legate al registro degli impianti, al tetto di spesa e ai premi EU e smaltimento amianto. Come da anticipazioni il Quinto Conto dovrebbe partire 30 giorni dopo il raggiungimento del tetto di spesa di 6 miliardi di Euro, tetto al raggiungimento del quale mancano circa 240 milioni di euro, come da comunicazione e precisazione del GSE che ieri ha aggiornato il contatore fotovoltaico ricordando che vanno tenuti in considerazione anche i 71 milioni di euro per gli incentivi degli impianti iscritti ai registri in posizione utile, che non hanno ancora presentato domanda di ammissione agli incentivi stessi.
Per quanto riguarda il tetto di spesa totale lo stesso potrebbe salire da 6,5 a 6,75 miliardi di euro. Pare ci sia terreno più morbido riguardo alla possibilità di ripristinare il premio per la realizzazione di impianti con prodotti UE (anche se secondo noi le modalita andrebbero riviste, in modo da assicurare il dirottamento degli investimenti verso una filiera davvero europea). A noi piacerebbe anche, come abbiamo più volte scritto, un eventuale premio anche per prodotto Italiano, ad esempio una tariffa premio del 5% per prodotti EU e una tariffa premio del 10% per prodotto nazionali.
Anche per quanto riguarda il premio per lo smaltimento dell’amianto sembra ci possa essere la possibilità di un ripristino dello stesso, la bozza ufficiale del Quinto Conto infatti aveva eliminato questa possibilità. Più duro lo scontro sul registo, anche se vi è la possibilità che lo stesso possa salire dagli attuali 12kW a 20kW, soglia ancora bassa ma che ci sembra più accettabile.
Nelel prossime settimane ci dovrebbe essere l’incontro tra il governo e le regioni nella Conferenza Stato-Regioni. Rimaniamo quindi in attesa di eventuali novità, il settore ha bisogno di certezze per cominciare a pianificare un nuovo percorso per il fotovoltaico italiano.