In assenza di una specifica normativa (vuoto colmato dalla norma CEI 0-21), il riferimento per la connessioen di impianti di produzione (utenti attivi) alla rete BT di Enel distribuzione, era la guida Guida per le connessioni alla rete elettrica di Enel distribuzione, Dicembre 2011 Ed. 2.2 – 90/264. La connessione di impianti di produzione, collegati alla rete mediante convertitori statici c.c./c.a., doveva essere realizzata garantendo la separazione metallica fra la rete pubblica in c.a. e la parte in c.c. dei convertitori mediante trasformatore di isolamento a frequenza industriale (obbligatoriamente per gli impianti > 20kW). Tale componente poteva essere interno o esterno agli apparati di conversione.
Non era necessaria l’installazione di un trasformatore di isolamento esterno solo in uno dei casi sotto indicati:
− qualora l’impianto avesse potenza complessiva ≤ 20 kW ed esso sia realizzato mediante convertitori connessi alla rete pubblica BT che implementano (tutti) una protezione sensibile alla componente continua della corrente erogata
− qualora l’impianto evesse potenza complessiva superiore a 20 kW ed esso sia realizzato mediante convertitori connessi alla rete pubblica BT che implementano (tutti) al loro interno un trasformatore di isolamento a frequenza industriale, dichiarati conformi secondo quanto riportato in allegato AIB;
− qualora l’impianto di produzione fosse realizzato mediante convertitori connessi lato BT di un impianto di utenza allacciato alla rete MT di Enel e dotato di propria trasformazione MT/BT.
Il nuovo riferimento per la connessione degli impianti di produzione di energia è la norma CEI 0-21, che dovrebbe “entrare in attività” prossimamente con alcune modifiche dettate dalla delibera AEEG 84/2012 alla quale si dovrà adeguare. Nella stessa norma CEI la parte realtiva all’isolamento tramite trasformatore, ha introdotto diverse indicazioni cui Enel si dovrà adeguare. In particolare l’articolo 8.4.4.1 che citiamo integralmente.
Gli impianti di produzione indirettamente connessi devono prevedere un sistema per limitare, a regime, l’immissione in rete di correnti con componenti continue superiori allo 0,5 % della corrente nominale e superare le prove indicate in Allegato B. Il rispetto del suddetto requisito può essere realizzato con:
– un trasformatore operante alla frequenza di rete, oppure
– una funzione di protezione sensibile alla componente continua della corrente immessa in rete.
La funzione di protezione deve intervenire sul DDG separando l’inverter dalla rete:
– in 200 ms se la componente continua supera 1 A;
– in 1 s se la componente continua supera lo 0,5 % della corrente nominale dell’inverter.
In definitiva quindi se l’inverter rispetta determinati requisiti, non è più necessario inserire il trasformatore di isolamento a valle degli inverter, e questo è molto importante in quanto, come da indicazioni del GSE, il misuratore di energia prodotta incentivata doveva essere inserito a valle dell’eventuale trasformatore stesso, introducendo minimo un 2% di perdite prima della misura, nella migliore delle ipotesi, ovvero utilizzando un trasformatore ad altissimo rendimento.
Occorrerà di volta in volta verificare con i produttori di inverter, se gli stessi soddisfano le indicazioni della norma CEI 0-21. Raccomandiamo di non considerare allacciabili senza trasformatore gli inverter di potenza maggiore di 20kW solo perchè dichiarati conformi dal costruttore alle norme CEI 0-21. Essendo l’implementazione del sistema di controllo della componente continua immessa in rete un’opzione (ovvero non obbligatoria) non è detto che un inverter conforme alle CEI 0-21 implementi tale controllo automaticamente. Occorre quindi ottenere dichiarazioni da parte del costruttore sullo specifico argomento.
Buonasera Stefano, a te risulta che ci siano produttori che hanno emesso certificazioni in tal senso? Grazie
Credo di si, ad esempio mi pare che Power One e Elettronica Santerno lo dicano. Poi non so se c’è un certificato che riguardi solo quella cosa. Ma in ogni caso se non vuoi mettere il trafo almeno una dichiarazione del costruttore devi averla, perchè tu non puoi sapere se un inverter rispetta le prescrizioni della CEI 0-21 relativamente alle componenti continue iniettate in rete. Come dicevo (se sei d’accordo) visto che la CEI 0-21 dice che puoi omettere il trafo se….etc….etc…….l’essere conformi alla CEI 0-21 non significa poter evitare il trafo, dipende da come è stato costruito l’inverter.
Qua sotto ad esempio la dichiarazione sostitutiva di Santerno che a pagina 2 parla proprio della conformità alla CEI 0-21 sulel correnti continue iniettate in rete.
https://newsenergia.com/wp-content/uploads/2012/08/CERTIFICAZIONI-INVERTER-SANTERNO.pdf
Grazie Stefano, sì c’è anche Power-One che cita l’articolo 8.4.4.1 nella sua dichiarazione:
https://aurora.power-one.it/Shared%20Documents/Italiano/Modulistica-procedure-comunicati/Documentazione%20CEI%200-21/Dichiarazioni%20sostitutive%20di%20atto%20notorio/Delibera_3_Conformita_inv_Power-One_All_A70_no_SPI_BTd_Lug-Dic_C.I._rev.2012-08-02.pdf
Ottimo, allora sei in una botte di ferro anche senza trafo, e l’impianto che produce di più ringrazia 😉
Ma gli impianti allacciati prima di luglio 2012 posso beneficiare della norma togliendo il proprio trasformatore di isolamento nel caso abbiano già gli inverter adatti ?
Ciao Emanuele, concordo con Vic sulla necessità di avvertire Enel, da un punto di vista prettamente tecnico, molti inverter implementavano già prima dell’arrivo della CEI 0-21 sistemi di controllo delle componenti continue immesse in rete, a mio avviso se gli stesso sono conformi alle CEI 0-21 e il costruttore te lo dichiara, puoi anche togliere il trafo. Una soluzione contemplata su un impianto nuovo da una nuova norma, dovrebbe a maggior ragione valere per un impianto vecchio (sempre che l’inverter sia conforme).
Gli inverter per essere adatti dovrebbero avere a bordo una versione software che limita adeguatamente la c.c. Per cambiare la vers. sw dell’inverter va avvisato il distributore (Enel) per modifica al regolamento; é pensabile che cambiando il software dell’inverter questi preveda le doppie soglie ecc. pertanto anche in tale caso enel andrebbe contattata per concordare quelle corrette. Quanto sopra é una mia opinione e ritengo che sulla questione Aeeg debba pronunciarsi, come si é gia’ pronunciata sulle sostituzioni di inverter.
Anche io ritengo che qualcuno debba pronunciarsi in merito 😉
Buongiorno a tutti !
Che voi sappiate, qualche azienda produttrice di inverter utilizza al posto del trafo d’isolamento l’alternativa della “protezione sensibile alla componente continua della corrente immessa in rete” ????
Per i piccoli inverter praticamente tutte
Ciao, se puo’ interessare. Nel numero di giugno 2013 di Tuttonormel viene evidenziata la possibilita’ di rimuovere il trasformatore di isolamento. Se non ricordo male con un intervento tecnico sull’inverter e fornendo una dichiarazione ad hoc predisposta dal costruttore dell’inverter.
Confermo 🙂
Intanto grazie a tutti per le risposte !
Che voi sappiate, in rete ci sono articoli circa i dispositivi utilizzati per ottenere il controllo sull’immissione di continua in rete ?
Intendo articoli che illustrano il principio di funzionamento e la logica che c’è alle spalle ?
Buona giornata!
Ciao Massimiliano,
non so se ci siano articoli in rete. Io non so quale sia il principio di funzionamento del dispositivo che limita la componente continua immessa in rete, diciamo che potrebe risponderti un perito elettronico più che elettrotecnico 😉
Grazie Stefano !
Credo tu abbia ragione… inizio a credere che sia comunque implementato all’interno dell’inverter e che quindi sia dura avere notizie.
Proverò a cercare si IEEE.
Buon inizio settimana !
Buongiorno Stefano,
ho un problema con un impianto realizzato inizi 2012 quando ancora non era ufficiale la CEI 0 -21. Un mio Cliente ha un impianto da 6kWp con inverter Fronius con trafo alta frequenza interni per mettere a terra il polo negativo dei moduli in silicio amorfo. Ora uno dei 3 trafo si è guastato e dovremmo cambiarlo a meno che la Fronius non accetti la garanzia a suo tempo stipulata. Abbiamo visto che attualmente in commercio non sono disponibili Inverter con trafo adeguati alla CEI 0-21 e per impianti al di sopra dei 3kWp come il nostro. Come si fa? Si acquista uno stesso modello e si aggiunge un trafo esterno ? Grazie a tutti delle risposte .. . .
Il collegamento a terra del polo negativo lo puoi fare solo se hai un trafo di isolamento. Quindi la soluzione che hai prospettato mi pare l’unica percorribile.
Inverter CEI 0-21 e trafo esterno. In sostanza cambia poco, anzi potendo scegliere il trafo ne potresti prendere uno a bassissime perdite a magari guadagnare un punticino percentuale in produttività.
Ti consiglio inoltre di avvertire ovviamente il GSE, inviando la nuova matricola inverter e magari schema aggiornato se usi un trafo esterno.
Buongiorno Stefano,
mi stavo chiedendo se nel caso di sostituzione di un inverter 30kW con trasformatore di isolamento, in un impianto del 2010, con macchine conformi alla cei 0-21 ( eliminando anche il trasformatore di isolamento) sono tenuto a dover adeguare anche la protezione di Interfaccia alla cei 0-21 o no.
grazie in anticipo
Buona giornata
Ciao Tomme, a mio avviso no.
L’interfaccia rimane quella che è, ricorda solo che tra un po arriveranno le comunicazioni per adeguamento degli impianto BT (allargamento soglia a 49-51) come da delibera 243-13 (https://newsenergia.com/interventi-impianti-fotovoltaici-bt-frequenze-inverter-0610.html)
Per chi non sapesse come affrontare l’eventuale rimozione dei TRAFO di isolamento vi riporto quanto segnalatomi dal responsabile di SET (azienda elettrica qui in Trentino).
Spero sia di utilità a qualcuno di voi.
Il superamento del trasformatore di isolamento BT/BT in un impianto di produzione esistente, comporta l’adeguamento dell’impianto nel suo complesso alla Norma CEI 0 -21. Intervenendo sulle apparecchiature esistenti, ci dovrà essere trasmessa la seguente documentazione:
1) Dichiarazione in atto notorio prodotta dalla casa costruttrice, oppure Dichiarazione di conformità prodotta dalla casa costruttrice, oppure certificazione di ente certificatore esterno TUV, per Marca / modello di inverter. La dichiarazione, deve certificare che negli inverter elencati è inserita una funzione di protezione sensibile che limita le componenti di corrente continua immessa in rete, con citazione dell’articolo 8.4.4.1 della Norma CEI 0 21. La dichiarazione deve riportare che l’idoneità ai requisiti necessari per il superamento del trasformatore di isolamento, è ottenibile, mediante software/firmweare implementabile, che assolve ai requisiti previsti Norma CEI 0 -21.
2) Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà redatta ai sensi del D.P.R. 445/00, della casa costruttrice / ditta che effettua l’intervento sul posto, di “adeguamento parametri oppure software di versioni successive a CEI 0-21”, riportante la data di effettivo intervento sul posto e la versione di firmware a CEI 0-21 caricata, e le matricole degli inverter interessati dall’intervento.
3) Schema elettrico aggiornato (senza trasformatore di isolamento);
4) Dichiarazione di conformità alla Norma CEI 0 21 della protezione di interfaccia; al sistema di protezione deve essere asservito un:
interruttore di manovra-sezionatore o interruttore automatico idoneo al sezionamento, oppure un contattore onnipolare di categoria AC3 idoneo al sezionamento, asserviti in apertura al sistema di protezione;
5) Aggiornamento pagine 13, 14, 15, 16, del regolamento di esercizio, datate e firmate;
Qualora il produttore intervenga sostituendo ex novo le apparecchiature (inverter) dovrà essere prodotta la dichiarazione di conformità alla Norma CEI 0 -21.
Ciao Andrea,
grazie mille per la preziosa info.
Aggiungo che martedi a Bologna al convegno Tuttonormel, i referenti del GSE hanno detto che per eliminare il trafo basta cambiare inverter con un CEI 0-21 (o cambiare il firmware). Il cambio dell’interfaccia non mi pare giustificato, la stessa è uno strumento passivo che nulla ha a che vedere con le componenti continue immesse in rete. Le delibere sono chiare, se cambi inverter lo metti CEI 0-21 e basta, il GSE ha confermato (e TNE pure) che è l’inverter che deve essere conforme. L’interfaccia a mio avviso può rimanere quella, poi come sempre…………cosa vuoi fare con i distributori ? Se non gli dai ragione sono permalosi e si intestardiscono. La comunicazione di SET a mio avviso va un po oltre 😉
Diciamo pero’ che sostituendo/modificando un inverter alla Cei 0-21 si debbono impostare delle soglie in linea con l’A70 (6.3bis della del.84/12 con regolazioni indicate al 4.1 lettera “e”, cioe’ quelle del punto 5 dell’A70), non ha pertanto molto senso lasciare soglie f strette sullo SPI vecchio e larghe sugli inverter; qui tra l’altro si ricade nelle problematiche della 243/13. Ciao
Scusate, mi correggo, ho commesso almeno tre errori!..:
– il paragrafo della 84/12 che volevo citare, relativamente alle sostituzioni, era il 6.3 (non 6.3bis..);
– mentre, in eventuali sostituzioni, le regolazioni devono rispettare il 4.1 lettera “f” (non “e”..);
– devo pure correggermi sul fatto che il semplice aggiornamento del firmware non si configura come una sostituzione di inverter.
Scusate ma gli inverter Power-One hanno la dichiarazione CEI 0-21 sulle correnti continue iniettate in rete (rif. articolo 8.4.4.1 CEI 0-21 come da link in risposta precendente che non funziona)?
Grazie
Si. Ce l’hanno. Lo trovi scritto sulle dichiarazioni di conformità.
Buongiorno Sig. Stefano,
a quanto ho capito, un impianto da 100 kW, per esempio con 5 inverter Power One da 20 kW, allo stato attuale non ha necessità di un trasformatore di isolamento dato che gli inverter Power One sono conformi alla CEI 0-21 e all’allegato A.70 … grazie anticipatamente per la risposta
Non c’è bisogno del trafo.
Confermo.