Il GSE ha comunicato che il totale del costo cumulato annuo del Conto Energia, come riportato sul Contatore Fotovoltaico posizionato sull’home page del proprio sito web, aggiornato al 16 dicembre 2012 con le ultime richieste di incentivazione pervenute, ha superto i 6,5 miliardi di euro.
Rimangono quindi a disposizione 200 milioni di euro prima della fine del regime di sostegno al fotovoltaico in Italia (almeno tramite il Conto Energia, altri sistemi di incentivazione potrebbero continuare o continueranno, come ad esempio le detrazioni fiscali, oppure lo scambio sul posto e il ritiro dedicato dell’energia).
Alla media di avanzamento attuale, di circa 500.000 euro al giorno (media dell’ultimo mese), si arriverebbe all’apertura del secondo registro con circa 150 milioni di euro a disposizione, e tenendo in considerazione che il secondo registro ha a disposizione 120 milioni di euro, cui vanno aggiunti i 5o milioni non utilizzati nel primo registro, possiamo ipotizzare che sarà proprio il secondo registro ad decretare il futuro del conto energia.
Se come avvenuto per il primo registro le iscrizioni non saranno numerose, il conto energia potrebbe avere ancora qualche mese di vita dopo la chiusura del secondo registro, se invece proprio grazie all’esperienza del primo registro gli operatori e i produttori saranno più aggressivi, al punto da riempire il secondo registro, il Conto Energia potrebbe chiudersi ad aprile.
Le opinioni sono contrastanti, basandosi sull’esperienza del primo registro qualcuno sostiene che ci sarà ancora spazio sino a oltre meta 2013, altri invece si aspettano meno incertezza ed una massiccia iscrizione al secondo registro con date presunte di fine incentivi molto più vicine.
Buon giorno a tutti , sono il tittolare di una azienda che si occupa di fotovoltaico soprattutto dal 2002 , purtroppo questi conti energie , non di certo creati per il popolo come palesemente si evince , non possiamo nascondere che stà mettendo tutte le aziende del settore in sertie difficoltà ; si tutti questi continui cambiamenti non ci permettono di mantenere una linea ne comune di stabile e questo segno va chiaramente a peggiorare l’operato e le previsioni.
Non avendo visione , non percependo una stabilità di sistema le aziende sono continuia,emnte costrette a modulare e modificarsinel tempo , modificarsi significa ad oggi ridimensionarsi e purtroppo si arriva al licenziamento del personale.
Altro grossissimo problema che ormai si nota nel nostro mercato è la mancanza di disciplina , quindi l’improvvisazione degli operatori regna , regnando ancora immette instabilità e pochissima serietà nel sistema globale.
Tutto questo porta solo ad un bivio , la messa in 2° fila del settore , nessuno mai però si è chiesto che prtoblemi potrà creare ??
IO PENSO CHE LA FINE DEL NOSTRO SETTORE SIA DA IMPUTARE PER LA MAGGIORE A DELLE CATEGORIE DI SETTORE INESISTENTI E CHE HA FORZA DI NON TROVARE ACCORDI DIMOSTRANO AL GOVERNO CHE SIAMO NOI TRA I PRIMI A NON ESSERE COESI E QUINDI MANCANZA DI PESO SUL SISTEMA.
FORSE E MEGLIO CHE UNA VOLTA PER TUTTE CI SI UNISCA E SI FACCIA CHIAREZZA QUANTE FAMIGLIE RESTERANNO SENZA LAVORO??
Ciao Luca,
due aspetti sono da considerare. Il primo è che le associazioni faranno fatica a farsi ascoltare daun governo di filo-petrolieri.
I “veri” addetti del settore sono pochi, ci sono una buona metà di aziende che si sono inventate dalla sera alla mattina, basta che leggi cosa mi scrive la gente qua sul blog, persone con contratti firmati mesi fa che ancora non vedono un modulo installto, produttori di moduli che ti vendonoi prodotti per dirti a pagamento avvenuto che non hannoil factory inspection, produttori di Inverter (anche famosi) che hanno venduto inverter a fine giugno per poi dire ai clienti che non li avrebbero aggiornati o cambiati. Ci sono tanti aspetti da valutare in questo settore.
Non ultimo il non rispetto delle regole e delle normative, oltre auna grande e generale incompetenza nella gestione delle commesse.
Le associazioni hanno tra loro tante persone serie, ma la metà degli addetti del settore non ha alcun peso perchè con il settore non c’entra nulla.
Mi spiace per le famiglie che rimarranno senza lavoro, è una cosa gravissima, ma se mi permetti si sapeva da tempo che gli attori erano troppi, e il palco troppo piccolo per tutti, mi sembra assurdo che adesso ci si finga sorpresi.
ciao Stefano abbiamo gia dialogato un paio di volte; volevo chiederti c’e’ la faccio secondo te a entrare nel V conto energia (ho tutte le autorizzazioni a posto parco del cilento e soprintedenza ai beni paesaggistici e ambientali ,dovrei realizzare l’impianto nei primi 15 giorni di gennaio e poi chiedere la connessione all’Enel) l’impianto sara’ di 3kw con modulo sunerg polycristallino 60/156 celle ad alta efficienza 245/250w serie I plus e inverter sunny boy 3000 us.Se non c’e’ la dovessi fare avro’ almeno la detrazione al 50%??? In piu’ cosa ne pensi del modulo Sunerg??? Grazie della risposta Pietro
Ciao Pietro, secondo me ce la fai, però non ho capito perchp dici che fai l’impianto e poi chiedi la connessione ad Enel, i tempi più lunghi sono proprio l’attesa del preventivo Enel e gli eventuali tempi per l’allacciamento (che possono anche essere minimi). Quindi la prima cosa da fare è proprio la richiesta di connessione, falla subito.
Per quanto riguarda i moduli non li conosco, ho guardato le caratteristiche tecniche (soprattutto elettriche) e li ritengo moduli di qualità medio/alta.