I sistemi di protezione di interfaccia, meglio noti con l’acronimo di SPI tra gli addetti ai lavori, non sono mai stati in primo piano come negli ultimi mesi tra gli addetti ai lavori, a causa dell’entrata in vigore a luglio della norma CEI 0-21 che ha prescritto la protezione di interfaccia esterna per tutti gli impianti al di sopra dei 6kW (prima era obbligatoria sopra i 20kW) nell’ ottica di aumentare le possibilità di gestire la rete nelle future smart grid. Dopo una prima fase di inerzia in attesa degli eventi, le notizie realtive alla fine del quarto conto energia e la concomitante entrata in vigore delle CEI 0-21 ha scatenato la corsa alle interfacce, con una domanda nettamente superiore all’offerta, in quanto i fornitori avevano atteso la pubblicazione della seconda revisione della CEI 0-21 arrivara ad estate inoltrata.
Come prescritto dalle norme CEI 0-21, questi dispositivi permettono la disconnesione dell’impianto in caso i parametri di rete escano dal range stabilito, e permettono inoltre di ricevere comandi remoti per disconnettere l’impianto o cambiare i parametri delle varie protezioni. Si tratta dunque di apparecchiature il cui funzionamento è di importanza rilevante in ottica smart grid e soprattutto sicurezza. Le SPI infatti devono essere verificate in campo tramite apposita strumentazione, in fase di prima installazione come indicato dalle norme stesse (articolo 8.8 norme CEI 0-21).
Le norme indicano anche che all’attivazione dell’impianto e nel periodo di vigenza del regolamento di esercizio l’Utente produttore è tenuto a eseguire i controlli necessari ed una adeguata manutenzione dei propri impianti al fine di non arrecare disturbo alla qualità del servizio della rete. Le attività di manutenzione sono, infatti, un requisito fondamentale per mantenere costantemente efficiente l’impianto (in particolare il dispositivo di interfaccia) e quindi garantire il rispetto dei principi generali di sicurezza e qualità della tensione di alimentazione, previsti da leggi e normative vigenti. Esse sono un preciso obbligo richiamato dalla legge (art. 15 del D.lgs. 09/04/2008 n. 81 e art. 8 del DM 22/01/08 n. 37) e possono essere svolte in conformità alle norme e guide CEI di riferimento (ad es. la Guida CEI 64-14 e la Norma CEI 64-8 per gli impianti in BT, ecc..).
Il controllo e la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto compete all’Utente produttore relativamente agli elementi di sua proprietà. L’Utente attivo si impegna a mantenere efficiente il sistema di protezione d’interfaccia ed a verificarne la funzionalità e la rispondenza a quanto richiesto dal Distributore relativamente alle regolazioni delle soglie d’intervento con un controllo preliminare alla connessione e, successivamente, con un controllo avente periodicità minima non superiore a 3 anni. Tali verifiche rientrano nella categoria “Prove di verifica in campo”, così come definite dalla Norma CEI 0-21, par. A.1 e vanno effettuate, quando necessario, con le cassette prova relè di cui in H.1.2.
Vi informo che è in inchiesta pubblica la NUOVA NORMA CEI 0-16 : scricatela dal sito CEI ed inviate i vostri commenti motivati !
Solo operando così si potrà agire per “modificare” le norme !