Per gli impianti di produzione in regime diverso dalla cessione totale, attivati a partire dal 1/01/2015, è necessaria la comunicazione della tipologia di ASSPC così come definito dall’art. 10.6 c) del TICA. A partire dal 31/12/2014 sarà possibile comunicare la tipologia di ASSPC all’ interno del portale produttori nella compilazione della domanda di connessione.
La tipologia impiantistica denominata “Sistema Efficiente di Utenza” è stata introdotta dal Decreto Legislativo 115/08 s.m.i. e ha stabilito l’obbligo per l’ Autorità di definire le modalità operative per la relativa regolamentazione. Nel dicembre 2013 è stata pubblicata la delibera 578/2013/R/eel, sulla scorta della quale il GSE ha pubblicato le regole applicative per la presentazione della richiesta e il conseguimento della qualifica di SEU e SEESEU per i Sistemi entrati in esercizio entro il 31/12/2014.
I vantaggi tariffari per i SEU (Sistemi Efficienti di Utenza) sono evidenti, ovvero l’energia elettrica autoconsumata non sarà sottoposta ai corrispettivi tariffari di trasmissione e distribuzione, a quelli di dispacciamento e a quelli a copertura degli oneri generali di sistema, che saranno applicati solo all’energia elettrica prelevata dalla rete, inoltre i rapporti fra il produttore e il cliente finale all’interno di un sistema semplice di produzione e consumo (relativamente all’energia elettrica prodotta e consumata all’interno del SEU), non sono oggetto di regolazione da parte dell’Autorità.
Clicca qua per consultare le Regole applicative per la presentazione della richiesta e il conseguimento della qualifica di SEU e SEESEU per i Sistemi entrati in esercizio entro il 31/12/2014
Buongiorno Sig. Caproni,
insieme ad altri colleghi (ingegneri e tecnici) ci occupiamo di fotovoltaico, anche se non con una attività a tempo pieno.
Ci ha contattati un ns. cliente (un albergo ristorante che ha un impianto di 10kW in BT) e ci informa che purtroppo per già ben due volte i loro tre inverter hanno subito un forte sbalzo di tensione proveniente dalla rete. Questo a causato, la prima volta, un guasto sul lato alternata (motivo per cui si ritiene che provenga dalla rete) oltre ad altri guasti provocati su vari elettrodomestici utili per la loro attività.
In verità, la prima volta, hanno contattato Enel che, intervenendo e facendo i dovuti controlli, hanno negato qualsiasi possibilità di sbalzi di tensione provenienti dalla rete. Si sono comunque offerti di osservare la situazione per almeno 3 mesi, applicando un loro apparecchio atto a fare rilevazioni, per confermare o meno la loro diagnosi. Il test avrebbe richiesto un costo che però il mio cliente non ha voluto/potuto sostenere.
Ora purtroppo si è verificato nuovamente, ed un inverter è definitivamente fuori uso. Quindi si trovano con una perdita di produttività che sta richiedendo la necessità di dover sostituire i tre inverter in toto.
Ed ora la domanda: volevamo proporre per questo motivo, l’installazione di un sistema a protezione di tali sbalzi; un sensore di fase che faccia da schermo agli inverter fotovoltaici.
Questo dovrebbe essere montato a valle dei contatori (spero di aver detto bene), ma ci chiedevamo se per intallarlo si debba comunque avvertire Enel e chiedere una sorta di autorizzazione, visto che molto probabilmente il sistema di protezione andrebbe poi ad integrarsi con lo schema elettrico dell’impianto fotovoltaico.
Spero di essermi spiegata. Non essendo una tecnica, le riporto quanto i miei colleghi mi dicevano di chiedere all’Enel, ma non riesco a trovare un contatto utile ai fini di questa richiesta.
Per questo ho pensato di rivolgermi alla sua esperienza.
Grazie.
Saluti.
Emiliana
Secondo me non ci sono problemi a staccare l’impianto in base a situazioni che ritenete potenzialmente pericolose, l’importante che la riattivazione dell’impianto avvenga come da norme vigenti (ovvero quando tensione e frequenza rimangono stabili per almeno 300 secondo, cosa che dovrebbe essere già impostata sugli inverter, sempre che sia un impianto allacciato in regime di CEI 0-21, per gli impianti antecedenti dovrei guardare la Guida per le Connessioni, ora non ricordo).
Ritengo anche che sia necessario inviare uno schema aggiornato ad Enel, tanto costa poco tempo e almeno state tranquilli, una volta che avete avvertito Enel saranno loro a dover eventualmente dirvi qualcosa.
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Detto questo, se escludiamo sovratensioni di origine atmosferica, mi sembra strano che una sovratensione possa causare guasti agli inverter, gli stessi hanno protezioni per scollegarsi dalla rete (protezioni di interfaccia) che intervengono in 200ms per sovratensione del 115% (CEI 0-21) o 120% (Guida per le connessioni per impianti allacciati prima del 2012). Ovviamente in questi range di tensione gli inverter non si possono guastare, sono progettati per arrivare a quelle tensioni.
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Credo sia difficile che la causa del guasto sia la sovratensione di rete, proprio perchè l’inverter si disalimenta dalla rete in caso di sovratensioni (parlo sempre di sovratensioni di rete, non atmosferiche).
Potrebbe anche essere che a forza di sganciare e ricollegarsi si sia deteriorata la protezione di interfaccia.
In ogni caso non posso andare oltre, sconfinerei nell’immaginazione. Occorrerebbe un’analisi più approfondita, magari installando un’analizzatore di rete, con costi non proprio bassi.
Avete contattato il produttore dell’inverter ? Magari dal datalogger (se ce l’ha) si può vedere qualcosa, tipo eventi che hanno provocato il distacco, etc.
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In ogni caso il problema va risolto, perchè staccare un impianto fotovoltaico non ha senso, il distributore deve garantire che la tensione di alimentazione rimanga nel range della tensione nominale +/- 10%
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In alcuni casi in cui ho verificato tramite strumentazione le tensioni elevate, inviato anche il report delle disconnessioni registrate dall’inverter, il problema è stato risolto.
La ditta produttrice degli inverter non è più contattabile (fallita/chiusa).
L’impianto è stato installato prima dell’obbligo CEI 0-21.
Quello che propose Enel al cliente fu proprio un’analizzatore di rete e, come le ho scritto, il costo preventivato li fece desistere sull’applicarlo.
Provvederò ad informare i miei colleghi (per questo problema mi stanno chiedendo di fare da intermediaria, causa impegni.) riguardo i suoi suggerimenti e la sua analisi.
La ringrazio molto.
Rinnovo saluti.
Emiliana
Dove si trova l’impianto ? magari ho qualche collega da suggerirle.
Ciao a tutti, secondo la mia opinione se l’apparato e’ certificato non dovrebbero esserci problemi. Comunque pero’ se l’apparato contiene dei filtri bisogna accertarsi che l’installazione non inibisceail colloquio telematico del M2 vedasi anche Cei 01 aggiornata.
L’impianto è a Guidonia Montecelio in provincia di Roma.
Molto gentile, grazie.
Buongiorno Stefano,
a proposito della delibera 578/2013 e dei SEU avrei da chiderle un quesito:
nella fine lavori di Enel (sul portale produttori) adesso viene chiesto la Tipologia SSPC e penso che devo scegliere SEU, mentre per quanto concerne la scelta dell’opzione SI o No sulla qualifica, sono libero si scegliere? Quali sono i pro e i contro della scelta?
Ringrazio anticipatamente e colgo l’occasione per complimentarmi per il contributo che dà e per la professionalità che dimostra puntualemente e continuamente.
Ah dimenticato, si tratta di un classico fv in scambio sul posto. Cordiali Saluti
ho anch’io lo stesso problema:ho scelto SEU e SI’,ma ora che le regole per l’iscrizione le hanno fatte solo per impianti fino al 31/12/2014 per quelli dopo come si fa l’iscrizione a SEU?
E’ un SEU e non ha bisogno di richiedere la qualifica.
Buongiorno Stefano,
ma per gli impianti fotovoltaici ad uso domestico in SSP sulla fine lavori Enel che cosa va selezionato??
Un tecnico Enel di zona mi ha detto SEESEU-A e alla domanda qualifica SEU NO. E’ corretto?? Va fatta poi la richiesta di qualifica al GSE? Perché la pratica ha un costo pari a 50 € per gli impianti sotto i 20 kW.
Grazie
Sono state pubblicate le regole applicative. dategli una letta, molti dubbi scompariranno.
https://newsenergia.com/seu-gse-regole-applicative-0304.html
In ogni caso se viene allacciato in questo periodo è un SEU e basta, e mi pare che per gli impianti in SSP la qualifica sia automatica e non vada richiesta. Però ribadisco, le regole sono uscite ieri. Leggete anche voi. Il tecnico di zona ti ha detto SEESEU-A ? Secondo me no, leggendo la definizione delle regole applicative:
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Sistemi Esistenti Equivalenti ai Sistemi Efficienti di Utenza (SEESEU).
Quindi caro Stefano,
Leggendo le regole apoplicative, se non ho capito male, tutti gli impianti compresi tra i 20kW ed i 20MW in scambio sul posto possono fare a meno di presentare la richiesta per il SEU perchè gli viene rilasciata d’ufficio dal GSE.
Mi sembra più una cosa per i primi conto energia, impianti FV pre Conto Energia e vecchi idroelettrici.
Non sò se intenderla come una nuova possibilità di bussines o come una nuova rogna.
Che ne dici?
Buongiorno Stefano,
domanda (forse banale), un ASAP [altro sistema di autoproduzione] – sistema in cui una persona fisica o giuridica produce energia elettrica e, tramite collegamenti privati, la utilizza in misura
non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle società controllate, della società controllante e delle società controllate dalla medesima controllante
è compatibile con il regime di SSP ?
Non lo so………non mi sto occupando di SEU, ormai ho il cervello spappolato a forza di delibere, SEU, SESEU, ASAP, CONTATORI, MODEM, ALLEGATO A72………..delirio……….
Come ti capisco….
qualcuno sa cosa vuole il GSE in”relazione descrittiva sistema ASSPC “per la qualifica SEU
grazie Diego
Scusate, ma da nessuna parte ho una risposta chiara…..
Gli impianti in “vendita totale” non sono SEU e non si può richiedere nulla, giusto? Oppure gli autoconsumi dell’impianto (parlo di ausiliari)possono passare come unità di consumo e l’impianto diventa SEU?
Dario, provo a risponderti dopo aver parlato ieri con il GSE. Alla domanda se chi è in cessione totale RID debba qualificarsi SEU, la risposta è stata NO.
La cosa mi sembra corretta e i casi sono due:
1) se hai un solo contatore sia per la produzione che per l’immissione il problema non esiste perchè non c’è evidentemente autoconsumo.
2) se hai un contatore di misura e uno di scambio, allora una differenza fra i due valori (produzione e immissione) c’è, ma nella dichiarazione all’Agenzia delle Dogane, questa differenza viene classificata come “perdita” e non come autoconsumo e si tratta della dispersione e della perdita di trasformazione.
Se questa considerazione del punto 2) è corretta (ma vorrei il vostro conforto su questo) allora non c’è dubbio: chi ha un contratto RID ed è in cessione totale > non deve qualificarsi SEU.
Cosa ne pensate?
mi sembra corretto e coerente con la logica del RID. i consumi eventuali sono per gli ausiliari e per le perdite, dunque dovrebbero essere trascurabili e non devono giustamente rientrare nei benefici dei SEU. inoltre credo che come ausiliari scontino già una rariffa particolare.
Ho sentito anch’io GSE e mi ha confermato che gli impianti in vendita totale non vanno e non possono essere qualificati SEU. Quelli in SSP ottengono la qualifica in automatico, restano solo i vendita parziale con RID da fare. Tra l’altro è stata rinviata la scadenza al 30 settembre per le qualifiche e sono state pubblicate le specifiche e le spese d’istruttoria. Abbiamo un poco di tempo di più…..
AIUTO
DOMANDA CONNESSIONE ENEL:
Impianto di 9.1 kw su tetto di una scuola.
Tipologia SSPC : quale devo mettere?
Salve domanda di connessione impianto fotovoltaico 5.5 kW su untetto di un edificio residenziale. La tipologia SSPC è SEESEU-B? col GSE come funziona?
Buonasera, vorrei esporre una problematica riscontrata per la realizzazione di un impianto fotovoltaico… Il proprietario di una abitazione già dotata di suo pod vuole realizzare un impianto ftv a servizio della sua abitazione ma collocarlo sulla particella adiacente su copertura di un accessorio agricolo di altro proprietario (con cui stipulerà un contratto di comodato per l’utilizzo della copertura). Dal gestore non mi hanno dato chiarimenti nè riferimenti a normative esaustivi a parte un vago riferimento alla delibera 400 (credo la DELIBERAZIONE 30 LUGLIO 2015 400/2015/R/EEL) ma se fosse, quest’ultima riguarda gli impianti soggetti ad iter semplificato ai sensi del DM 19 Maggio 2015 che non è il mio caso…Qualora si potesse fare avrei problemi a richiedere lo SSP? Qualcuno mi può aiutare? Grazie anticipatamente. Luana