E’ già ora di cominciare a pensare al dopo conto energia, sia perchè le più ottimistiche previsioni dicono che la durata non sarà superiore a qualche mese, sia perchè forse è giunto il momento di abbandonare un decreto pieno di lacune e di incertezze, che non permette di fare la minima programmazione, con chiarimenti e regole interpretabili e piene di ostacoli e “trappole”. Ne abbiamo già parlato (leggi l’approfondimento), un decreto di poche pagine non può avere 130 pagine di regole applicative. Abbiamo fatto una chiacchierata con un consulente che ci ha chiarito alcuni aspetti molto interessanti, tra i quali la tanto discussa detrazione del 36% (ora 50%) che ancora in parecchi ritengono incompatibile, anche perchè non è proprio alla luce del sole.
Iniziamo dalla Risoluzione ministeriale 207/E del 20.5.2008, la quale stabilisce che non è possibile cumulare la tariffa incentivante prevista per gli impianti fotovoltaici con la detrazione del 55%. Il 55% però può essere utilizzato per altri interventi realizzati sull’edificio contemporaneamente all’installazione dei pannelli fotovoltaici. Ad esempio se oltre ai pannelli vengono realizzati altri interventi di riqualificazione energetica che permettono di conseguire un indice di prestazione energetica inferiore di almeno il 20%, su questi altri interventi (ad esempio l’isolamento del tetto dell’edificio) si può beneficiare del 55%. In questi casi però è bene tenere nettamente distinte le fatture per i pannelli fotovoltaici (no 55%) dalle altre fatture per la riqualificazione energetica (si 55%) in modo da non fare confusione, dato che quasi sempre l’agenzia delle entrate, nel controllare le dichiarazioni, chiede la documentazione negli anni successivi.
Il 55% può essere utilizzato sia da persone fisiche/privati, sia da imprese individuali, società di qualsiasi tipo (società di persone, società di capitali), sia da enti pubblici e privati, sia da studi professionali. L’impresa individuale o la società, rispetto ai privati, ha la possibilità di dedurre l’ammortamento dell’impianto fotovoltaico. In alternativa, se l’impianto viene fatto in leasing, si possono dedurre i canoni di leasing. Di conseguenza, anche se non hanno il beneficio del 55%, hanno comunque un risparmio di imposta grazie all’ammortamento o alla deducibilità dei canoni. I privati, invece, non ne usufruiscono.
Nell’agevolazione del 36% (ora 50%) rientrano invece interventi di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione dell’edificio, di risanamento o restauro conservativo. Rientrano anche interventi di bonifica dell’amianto (anche se eseguiti senza una ristrutturazione o una manutenzione straordinaria). Rientrano anche gli interventi che permettono di conseguire risparmi energetici. La la circolare ministeriale del 24 febbraio 1998 n. 57 è stata una delle prime che ha commentato il 36% e (salvo alcuni dettagli, come il numero delle rate, l’importo massimo di spesa, la % di detrazione) è ancora pienamente valida. Lì si richiamano ad un certo punto gli interventi che consentono un risparmio energetico richiamati dal decreto del 15 febbraio 1992.
Nel decreto 15 febbraio 1992, art. 1 è specificato chiaramente l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Di conseguenza gli impianti fotovoltaici rientrano nell’agevolazione 36% (ora 50%), anche senza interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, ecc. Il decreto 19 febbraio 2007 prevede però all’art. 9 comma 4 che le tariffe incentivanti non sono applicabili agli impianti fotovoltaici per i quali si è usufruito dell’agevolazione prevista dall’art. 2 della L. 289/2002. Questo articolo richiama il 36%.
In sintesi il 36% (ora 50%) è sicuramente utilizzabile per gli impianti fotovoltaici anche senza altri tipi di interventi (manutenzione straordinaria, ristrutturazione, ecc.). E’ però incompatibile con la tariffa incentivante. Ha il grosso pregio di non richiedere condizioni o livelli di efficienza energetica come è invece previsto dal 55% e inoltre ha il pregio di non prevedere comunicazioni all’enea o documentazione complessa da presentare all’agenzia delle entrate.
Occorre ovviamente informarsi sempre in Comune se l’intervento di installazione dei pannelli fotovoltaici richiede una qualche comunicazione (DIA, Scia, comunicazione di inizio lavori), se non occorre presentare la documentazione, ai fini fiscali è sufficiente preparare un’autocertificazione (va firmata e solo conservata, senza inviarla all’agenzia) in cui si attesta la data di inizio lavori e che l’intervento rientra tra quelli agevolabili. Potrà essere richiesta dall’agenzia delle entrate in caso di controllo. L’unico difetto è dato dal fatto che il 36% (ora 50%) è utilizzabile solamente dai privati (no imprese o società).
Tenuto conto delle possibilità sopra descritte, l’addio al Conto Energia non sarà così doloroso.
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In base alla legge sono compresi nel 36% (50%) i proprietari, i nudi proprietari, gli usufruttuari, i titolari di altri diritti di godimento, i locatari o comodatari, i soci di cooperative divise o indivise, gli imprenditori individuali e le società di persone ma solo per gli immobili non rientranti tra gli immobili strumentali o immobili merce. Sono escluse le società di capitali (srl, spa, sapa).
grazie Stefano! ottime notizie, e soprattutto conferme, dal punto di vista fiscale e normativo.
Ora non resta che aspettare la “zampata” (che prima o poi arriverà) del Governo sulle regole di SSP.
Ottime notizie, l’importante, e considerato i precedenti tutt’altro che scontata, bisognerà sapere quando entreranno in vigore queste nuove opportunità!
Ciao Massimo, sono già in vigore, se non accedi al conto energia ne puoi beneficiare 😉
mi chiedo: se non utilizzo gli incentivi e utilizzo la detrazione del 50%, per usufruire della possibilità di scambio sul posto devo sempre fare tutto l’iter sul portale GSE? e come?
Ciao Gandolfo, esatto, iter su portale GSE come prima, ma la pratica di SSP sul portale GSE si fa in 5 minuti 😉
quindi solo il privato usufruisce del 50% e realizza un impianto FV sul tetto di casa per una potenza di 5 kw – a casa cambia tutti gli elettrodomestici e mette tutto ad energia elettrica tipo scaldacqua, cucina, forno, cambia anche la caldaia e mette una pompa di calore o qualcosa di simile – in tal modo tutti i consumi annui salgono di molto ma azzera il consumo di gas. Se durante l’anno consuma 7500 kw e l’impianto da 5 kw almeno in Sicilia produce 7500 kW è in completo scambio sul posto ossia consuma in un anno il 100% di quanto prodotto e di conseguenza azzera anche la bolletta elettrica – facendo due conti riprende le spese fatte in 3 anni circa + altri 2 per recuperare anche le spese di sostituzione degli elettrodomestici . che ne dite del ragionamento?
Si solo i privati, allego precisazione del commercialista:
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proprietari, i nudi proprietari, gli usufruttuari, i titolari di altri diritti di godimento, i locatari o comodatari, i soci di cooperative divise o indivise, gli imprenditori individuali e le società di persone ma solo per gli immobili non rientranti tra gli immobili strumentali o immobili merce
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Il tuo ragionamento è in teoria corretto, anche se 3 anni mi sembrano pochi, secondo me saremo sui 5-6, ma occorre fare dei calcoli. Dipende anche dal costo impianto.
un impianto da 5 kw al massimo lo paghiamo € 15000 compreso IVA ne recupero € 7500 in dieci anni con la detrazione 50%. quindi in realtà l’impainto è come se mi costasse € 7500. poi l’impianto mi produce 1500 x 5 = 7500 kw anno al costo dell’energia in bolletta per un privato sui 0,20 € per kw (ma a me nell’ultima bolletta mi sono costati 0,22 € per arrivare a 0,26 in inverno quando aumentano i consumi e quindi le accise varie) quindi il risparmio della bolletta è di € 1500 anno poi sostituendo ciò che va a metano con attrezzatura elettrica risparmio circa € 1200 l’anno di bolletta metano e arrivo ad un risparmio di € 2700 anno per cui in tre anni recupero gli altri € 7500 di costo dell’impianto FV
A prima vista i tuoi conti mi sembrano corretti, forse non riouscirai a recuperare il 100%, ma in ogni caso se anche tu rientrassi in 5 anni lo ritengo un ottimo investimento (per te e per l’ambiente) 🙂
Sto installando un 3kw, sono un privato, ho un consumo annuo di 4100kwh, produzione prevista ca. 3500kwh: mi conviene SSP+detrazione 50% o quinto conto?
Grazie per un consiglio e complimenti per il servizio offerto!
Ciao Alberto, io ho usato un simulatore di altri, il rientro è il medesimo.
Non ci sono grosse differenze
Da un calcolo che avevamo fatto il 20 luglio in tempi nn sospetti la detrazione fiscale conviene fino ad un autoconsumo del 58% per autoconsumi maggiori (difficile con sistemi normali 😉 conviene il conto energia ……….. il calcolo è una stima che nn tiene conto di tutti i parametri in gioco ma rende l’idea ….
ma se fai la detrazione 50% non progetti l’impainto per l’autoconsumo (ossia produci ciò che consumi istantaneamente) ma per lo scambio sul posto ossia anche di notte consumi quello che avevi prodotto di giorno ovvero nei giorni di minore produzione riprendi quello che avevi prodotto in più nei giorni di sole – quindi progetti per produrre il 100% dei consumi annuali medi
Il tuo ragionemanto non è del tutto sbagliato Gandolfo, tieni presente però che lo scambio sul posto ti restituisce meno rispetto al costo di acquisto delle’energia.
Chiarisco meglio : se tu fai un impianto da 3 kWp che produce (sparo a caso) 3000 kWh e calcoli che riesci ad autoconsumarne il 50% conviene mettere l’impianto in detrazione se pensi di essere molto bravo e di riuscire ad autoconsumarne il 60% conviene il conto energia ……… ripeto calcolo fatto solo sulla base degli incentivi e rientro della detrazione senza verificare esattamente tutte le differenze di costi etc ……… era stato fatto a mo di provocazione per far capire che gli incentivi sono talmente bassi che conviene la detrazione……….
E’ chiaro che l’incentivo esclude lo scambio la detrazione no …..
E’ anche ormai chiaro (ed è sempre stato cosi’) che il rientro migliore si ottiene dimensionando l’impianto sull’autoconsumo …… in quanto la quota energia in bolletta è talmente bassa rispetto ad il costo reale del servizio che nn conviene produrre di + di quello che ti serve ……. piuttosto lascio un assist a Stefano chiedi al mitico commercialista : pago l’impianto 10.000 euro mi evito di versare irpef ovvero mi restituiscono 500 euro l’anno di rimborso … domanda me li restituiscono sempre o ci possono essere dei casi in cui sono talmente tanti i rimborsi che ho (ristrutturazioni etc) o altri casi che nn mi vengono in mente che nn me li danno ……. scusate se sono stato lungo .
Ciao Raniero. Lunedì chiedo 😉
Grazie per le Vs.utili considerazioni,valuterò bene il tutto nei due mesi che ancora intercorrono all’ allaccio; mi risulta che il governo dovrebbe chiarire il panorama detrazioni/SSP per il dopo quinto conto in ottobre……
Sbaglio o la detrazione fiscale per le imprese gia’ esiste in quanto bene ammortizzabile in 12 anni? e del 100%!!!
Esatto Nunzio, l’articolo lo dice che è un bene ammortizzabile. Poi non sono sceso in dettagli per non appensantire la cosa.
grazie per le indicazioni che date
volevo chedervi attualmente quanto viene restituito a kw accantonato per ssp?
attualmente enel con le ultime bollette il costo è di 0,23 € a kw, è possibile come avevo sentito sia 0,14 il rimborso per ssp?
sarà mai fattibile uno ssp riguardante i reali kw accantonati cioè 100kw dati 100kw resi a bisogno?
Ciao nichele (o Michele), lo scambio sul posto viene compensato a circa 0,16 €/kWh. Lo scambio funziona già così, i kW prelevati dalla rete e immessi in rete in momenti diversi sono compensati, non lo sono dal punto di vista monetario, perchè nella bolletta ci sono anche oneri che tu paghi ma che non vengono pagati a te.
Ciao Stefano, buongiorno a tutti,
stavo leggendo questo articolo su qualenergia.it:
http://qualenergia.it/articoli/20121003-conto-energia-fotovoltaico-non-cumulabilit%C3%A0-incentivi-tariffe-tremonti-ambiente
siamo alle solite…. in Italia non c’è mai nulla di chiaro
Infatti solita confusione, in ogni caso la Tremonti ambiente è finita, e al limite ne beneficiavano impianti già in esercizio.
fors eun giorno ce la faranno a scrivere una legge che non si deve interpretare 😉
Scusami Stefano, ipotizzo produco 4500kw in un anno, il mio autoconsumo è di 2000kw mentre 2500kw li immetto in rete.
il mio consumo reale però nell’arco dell’anno è di 4500kw, quindi con i 2500 che ho immesso in rete andrei a compensare il tutto.
Oppure i 2500 che ho immesso mi vengono scalati dalle bollette in termini monetari a 0,16€ per kw consumato?
Questo vorrei capire.
Grazie per la pazienza.
No Michele, non ti vengono scalati dalla bolletta, la bolletta la paghi per quello che consumi poi ti vengono restituiti i kWh immessi in rete a 0,16 €/kWh (fino a compensare i prelievi).
Questo però avviene con lo scmbio sul posto. Ora se il tuo impianto è in conto energia (quinto) lo Scambio Sul Posto non si può più fare. O conto energia, o scambio/vendita
al momento non ho nulla tutto fermato con la chiusura del 4 conto, sto valutando se e come eventualmente installarlo un impianto. con gse oppure detrazione 50% + ssp.
Non lo so mi hanno richiesto una cifra assurda per l’ allaccio altri 798€ oltre i 121 iniziali e sinceramente mi sta passando la voglia.
Se i kw immessi sono maggiori del prelievo vengono accantonati oppure l’iquidati in quest’ ultima ipotesi vanno ad incidere sul reddito?
Le eccedenze vengono liquidate. Per i privati non incidono nel reddito. Per gli altri credo di si 😉 Ma non sono esperto in materia 😉
l’ag. delle entrate mi ha confermato qualche tempo fa che solo per le aziende le eccedenze partecipano al calcolo del reddito. per i privati la situazione non era ancora chiara, vi parlo del 2011, purtroppo la liquidazione delle eccedenze dello scambio sul posto mi pare un atto di fede che un valore calcolabile!
Ciao Massimo, in realtà è un valore calcolabile tramite il contatore di produzione e quello di scambio. Ad esempio:
Produzione impianto = 3000
Consumo famiglia = 2500
Autoconsumo = 1500
Immessa in rete = 1500
In queso caso avrai il contributo in conto scambio per 1000 (consumo famiglia – autoconsumo), poi sulla immessa in rete avrai 500 di eccedenze (immessa in rete – contributo in conto scambio).
Ma a parte quello da quanto so le eccedenze non non sono rilevanti ai fini fiscali. Però ribadisco non è il mio campo 😉
ciao Stefano volevo chiederti per quanto riguarda la comunicazione all’Asl di zona per la detrazione 50% nel mio caso impianto ftv da 3kwp bisogna farla o no…la ditta esecutrice: un elettricista e un suo aiutante mi ha detto che non c’e’ ne bisogno …..grazie della risposta Pietro
Ciao Pietro, ma tu hai l’impianto incentivato in conto energia ? In ogni caso non ho capito cosa intendi per comunicazione all’ASL. Cosa c’entra l’ASL con le detrazioni del 50% ? Scusa ma non ho capito 😉
ciao Stefano come ti dicevo qualche giorno fa se ti ricordi ,i primi di settembre ho avviato la pratica per l’installazione di un impianto ftv da 3kwp ,spero di rientrare nel v conto energia(ci stiamo impegnando) ma se non dovesse succedere almeno mi prendo la detrazione 50% e ho letto della comunicazione all’Asl di zona .Quando avranno inizio i lavori! dovro’ farla o no!!questo mi interessava sapere!!!!!!Grazie della risposta Pietro
Ciao Pietro, scusami.
Ora ricordo, ormai scrivete in tanti, non riesco a ricordarvi tutti 😉
Per quanto riguarda le comunicazioni, forse ti confondi, l’ASL (Azienda Sanitaria Locale) non c’entra nulla. L’ente cui devi comunicare che stai facendo l’impianto è il COMUNE. Se sei in edilizia libera (ad esempio impianti installati sulla copertura in modo complanare alla stessa) occorre solo una CIL (Comunicazione Inizio Lavori). Se invece le opere sono più complesse potrebbe servire una SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività). Però informati al tuo comune. A volte (mi è capitato a Ferrara in centro storico) anche un piccolo impianto, se ci sono vincoli paesaggistici o comunali, necessita di SCIA.
Quindi se ti riferisci a questo, la comunicazione è sempre obbligatoria, anche perchè in fase di compilazione della pratica sul portale GSE, devi inserire il numero di protocollo della pratica. Il GSE non la vuole come documento da inviare. Se qualcuno ti ha detto che non serve ti ha detto una baggianata. Se invece parlavi proprio di ASL, confermo che non ho idea di cosa intendi, per un fotovoltaico non c’è nulla da comunicare all’ASL 😉
forse la comunicazione all’ASL è la notifica preliminare prevista dal testo unico sicurezza nei LdL che è richiesta in alcune tipologie di detrazione fiscale tipo 36% per ristrutturazioni edilizie ma non è richiets anel caso di qualificazione energetica quindi non dovrebbe (e di co dovrebbe perchè non sono documentato sugli ultimi aggiornamenti) essere necessaria per l’installazione del fotovoltaico
Io non ne ho idea 😉
Ciao Stefano, é la prima volta che post sul tuo sito e spero che tu possa darmi una mano ..
Sto compilando l’Addendum tecnico dell’Enel (allegato D) ed alla voce “omissis …per tutti i generatori/convertitori é possibile escludere la funzione di riduzione della potenza in funzione dell’aumentare della frequenza di cui al par. 7.1.1 dell’ìA70 …omissis” (si trova alla pag. 2 di 4)
Cosa barro la casella SI oppure NO visto che sto installando un inverter aurora 3.0? Grazie per la risposta
La risposta dovrebbe essere NO, ma non ho trovato riscontro nella documentazioen Power-One.
Ho compilato diversi regolamenti di esercizio con la risposta NO per dei PVI 3.0 e nessumo mi ha mai detto nulla, ma questo non significa che abbia scritto giusto, magari non l’hanno nemmeno guardata quella parte.
ciao Stefano, ciao a tutti.
Per valutare insieme ai potenziali clienti la soluzione dello SSP con detrazione fiscale al posto del CE avrei bisogno di qualche delucidazione in più sulla liquidazione delle eccedenze; quando e con che regolarità vengono liquidate?
sappiamo che il GSE, per quanto riguarda il CE, a parte i primi 4-5 mesi, è regolare nei pagamenti, ma come dovrebbe funzionare con il Conto Scambio e le eccedenze?
Ciao Alessio,
non lo so esattamente, ma analizzando una pratica di un mio cliente in SSP vedo che a marzo e a settembre ci sono gli acconti stimati per l’anno in corso, mentre a maggio ho il conguaglio (ovvero la situazione reale) che comprende anche la liquidazione dell’energia immessa in rete.
Quindi secondo me volendo fare i pignoli, dovresti considerare i contributi in conto scambio per l’anno in corso (perchè il GSE ti anticipa e poi conguaglia) mentre le eccedenze le potresti mettere per l’anno successivo. Ma se parliamo di detrazioni e SSP di solito sono impianti piccoli di privati, quindi se anche con sideri le eccedenze nello stesso anno non credo sposti le cose di molto.
Ciao Stefano, news tratta dal sito VP Solar:
09/10/2012 – Detrazione fiscale del 50% per il fotovoltaico
Con l’articolo dell’8 ottobre 2012 Il Sole 24 Ore torna sul dibattuto argomento dell’applicabilita’ della detrazione fiscale del 50% (ex 36%) al fotovoltaico. In particolare evidenzia che “la lettera h) dell’articolo 16 bis, tra gli interventi agevolati, comprende quelli relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. E precisa che queste opere possono essere realizzate anche senza opere edilizie, a patto che venga acquisita idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia”. Nell’articolo vengono spiegate le diverse fasi interpretative che conducono all’attuale orientamento positivo circa l’applicabilita’ della detrazione del 50%, con idonea documentazione per dimostrare il risparmio energetico. Le simulazioni proposte, come quelle gia’ effettuate nelle settimane trascorse dai tecnici ATER, evidenziano la maggiore comvenienza in molti casi della detrazione fiscale rispetto al Conto Energia. Forse finalmente una buona notizia per il fotovoltaico, dopo le tante modifiche normative volte a limitare lo sviluppo di questa fonte rinnovabile? Tra queste vanno ricordate, negli ultimi mesi, la prematura sospensione del 4 Conto Energia con l’introduzione del limitativo 5 Conto Energia, l’abrogazione dell’applicabilita’ al fotovoltaico della detassazione “Tremonti Ambiente”, la drastica e repentina applicazione della CEI 0-21, senza consentire i tempi tecnici necessari per l’adeguamento dei dispositivi, la maggiore burocratizzazione degli adempimenti (ad esempio l’introduzione dei registri di prenotazione degli incentivi).
Forse ci siamo…………..
Forse ci siamo, anche se evidenzio alcune cose per arricchire la discussione. La prima è che occorre vedere se la detrazione (50 o 36) rimarrà, era un provvedimento provvisorio rinnovato di anno in anno mi pare, non vorrei ci fosse un colpo a sorpresa 😉
Seconda cosa credo che l’Agenzia delle entrate non si esprima perchè lasciare in giro il dubbio fa sicuramente bene alle casse dello stato.
In ultima analisi la detrazione è una buona soluzione, ma anche la simulazione di ATER è un po forzata, viene fatto un calcolo a 25 anni che fornisce un bilancio quasi in pareggio. Se analizziamo il forglio comparativo sui 20 anni la differenza è ancora molto alta. Però se consideriamo l’aumento annuo del costo dell’energia è l’unica strada percorribile.
DILEMMA: realizzando un nuovo impianto da 40 kW cosa conviene acquistare? un modulo europeo a 76 cent per watt o un modulo cinese a 58 cent per watt (prezzi al netto di IVA) nell’immediato risparmio € 7200 ma se faccio una simulazione a 20 anni con il foglio di calcolo PV excel (a parità di tutti gli altri fattori) viene che incasso con il V CE circa 15000 euri in meno. è esatta la mia considerazione? NB calcoli fatti con producibilità di 1500 kW annuo per KWp installato con produzione totale di 60000 kW anno, consumi annui di kW 50000 e autoconsumo del 70% ossia la quota di energia annua consumata nelle ore diurne è di circa 35000 kw
Direi che è esatta. Attualizzando i 15.000 euro (da quanto mi hanno detto, io non ci capisco nulla) i 15.000 euro che prenderesti in 20 anni sono più o meno i 7.200 che risparmi subito. Evidente che è meglio risparmiare subito 7.200 che prendere 15.000 in 20 anni.
Occorre anche valutare la qualità dei pannelli, se ad esempio i pannelli cinesi hanno caratteristiche migliori (ad esempio NOCT migliore e coefficienti Potenza/Temperatura migliori) potrebbero avere una produttività maggiore nei 20 anni e ridurre ulteriormente il delta economico, come potrebbe essere il contrario.
Ciao Stefano, ho installato un impianto innovativo su un edificio di nuova costruzione e purtroppo per pochi giorni per pochi giorni non sono riuscito ad entrare nel 4 conto. Con il quinto conto mi richiedono la certificazione energetica che attualmente non ho perchè l’edificio non è ultimato. Quindi l’unca strada che mi resta è la detrazione del 50% con SSP. Posso accedere alla detrazione anche se l’edificio è di nuova costruzione e non ristrutturazione? Grazie
Domanda troppo difficile Gian, mi spiace.
meglio che chiedi ad un commercialista perchè non ne ho idea.
Ma più o meno quando finirai ? Perchè ti conviene aspettare, nel senso che la detrazione di sicuro va avanti sono a metà 2013, magari fai in tempo a finire prima che finisca il conto energia.
Grazie comunque, chiederò domani. La casa la finirò tra 2 anni, ho appena iniziato. Diciamo che l’ho costruita in fretta per avere il tetto e metterci i pannelli, ma non ce l’ho fatta per colpa dell’azienda elettrica.
Tanta gente messa come te purtroppo. Una scappatoia c’è però.
Nell’ elenco degli impianti che possono accedere alle tariffe, oltre a quelli su edificio ce ne sono altri, tra i quali (articolo 7 comma 8):
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f) altri impianti, diversi da quelli di cui alle lettere precedenti, che hanno ottenuto il titolo autorizzativo per la costruzione e l’esercizio entro la data di entrata in vigore del presente decreto, fermo restando i limiti cui all’articolo 65 del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1,
convertito dalla legge 24 marzo 2012, n. 27.
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Quindi se l’autorizzazione dell’impianto fotovoltaico è precedente al 11 luglio 2012, e se ti accontenti della tariffa “altri impianti” puoi andare avanti con il quinto conto energia 😉
Si ce l’ho prima dell’11 luglio, non ci avevo pensato a questo. Sento il commercialista e poi deciderò. Grazie ! almeno adesso so che in modo o nell’altro posso metterlo in fuzione.
Salve Stefano.
Vorrei chiederti un”informazione.
Ma le voci che compongono l’attivo per un impianto fotovoltaico rientrato nel IV° c.e sono date dal Conto Energia e dallo SSP? Nel senso che tutte due producono una cifra, che poi verrà sommata, o come funziona la disciplina?
Ti ringrazio
Il conto energia e lo scmbio sul posto sono due discipline diverse e scollegate (poi le gestisce entrambe il GSE).
Il conto energia ti remunera l’energia prodotta quale incentivo.
Lo scambio sul posto ti permette di recuperare (in moneta) l’energia che hai consumato, ma che hai prodotto in un momento in cui non avendola utilizzata l’hai immessa in rete.
Non so se era questo che volevi sapere.
Ciao Stefano, è la prima volta che scrivo nel vostro forum e leggendo i vari post, l’ho trovato molto, molto interessante e pieno di spunti.
Avrei alcune informazioni anch’io da chiederti, ti descrivo prima però il mio caso … circa 3 mesi fa ho acquistato un pezzettino di terra (circa 1000 metri quadri) per realizzare una casa di circa 145 in metri quadri, in 2 piani (90 + 55) cercando di ottenere il + alto risparmio energetico/prezzo realizzabile e la scelta è caduta in bioedilizia e come unica fonte energetica solo corrente. Se tutto va bene, comincerò a costruire a inizio dicembre 2012 e anche se realizzerò una casa in Bioedilizia [legno] con tutti i vari accorgimenti d’isolamento; infissi a taglio termico con doppi vetri, persiane in fibra di vetro, coibentazioni varie, piastre ad induzione, impianto a pavimento collegato a pompa solare da circa 1000 litri e termo caldaia di altrettanta capacità x gestire la climatizzazione totale su 365 giorni l’anno [riscaldamento/rinfrescamento tutto da pavimento (effetto cantina)] con assorbimento di circa 1.5 kWh e ovviamente il tutto lo integrerò con un fotovoltaico con una potenza di circa 4.5 kW per una produzione annua media di circa 6000 kWh (dovrebbe essere la quantità sufficiente x il mio fabbisogno annuale), ecc., ecc …
Visto che gli incentivi stanno sempre diminuendo con rischio di chiusura entro gennaio/febbraio, avevo pensato come prima cosa di realizzare una pensilina, fare un vano contatore, ed allacciare il fotovoltaico (in modo che avrei si immesso tutta l’energia e riscossa a 18.9 centesimi, ma per lo meno lo avevo collegato ed un domani avrei potuto usufruire dell’autoconsumo con il rimborso a 10.7) ma spulciando qua e la il V – C.E. ed il vostro sito ho capito che se non ho la certificazione energetica dell’ edificio non posso connetterlo … ho capito bene? Oppure la certificazione serve solo per gli impianti sugli edifici e non per le pensiline?
Altro quesito … per la mia situazione sarebbe meglio fare lo SSP con un importo a rimborso pari a circa 16 centesimi di euro + sgravo fiscale del 50%…… Altro dubbio … me lo faranno fare se non ho ancora la casa? O comunque devo aspettare la realizzazione della caso sempre per la solita certificazione energetica?
In ultima istanza, ti chiedo, ipotizzando che io utilizzerò come unica fonte energetica, appunto l’energia elettrica (ho realizzato un impianto che mi starà acceso 24ore su 24ore appositamente per climatizzare sempre la casa) ma non avendo una stima precisa di quanto potrò assorbire a tutto tondo (fotovoltaico + rete ENEL) … che cosa mi consiglieresti (ammesso siano entrambi fattibili,SSP O CE, ad oggi visto che ancora non ho la casa)?
Scusa se sono stato troppo lungo … grazie tanto …
Ciao Filippo, inizio con il discorso degli incentivi. Se richiedi gli incentivi (non credo si finirà a febbraio, dureranno qualcosa in più secondo me) devi sottostare alle regole del decreto, ovvero:
– impianto sulla casa = casa finita e certificazione energetica (il GSE è stato chiaro, non accetterà ACE di case non finite)
– impianto su pensilina lo puoi fare solo se i moduli costituiscono elementi strutturali, ovvero via i moduli ci piove sotto
In quest’ultimo caso hai una tariffa media tra impianti su edificio e altri impianti, e se guardi le tariffe poco cambia tra fare un impianto su edificio o uno su pensilina. Attenzione perchè se non rispetti le regole per le pensiline (moduli che sono elementi strutturali) niente incentivo.
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Se invece non accedi al conto energia, te ne freghi di tutte queste regole, lo fai sulla casa anche senza ACE, o sulla pensilina come meglio credi (fermo restando i vincoli legati alle autorizzazioni in comune etc).
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Per quanto riguarda i vantaggi, al momento a mio avviso ancora conviene un pelo di più il conto energia, almeno dalle simulazioni che ho fatto io, ma la differenza non è abissale, avrai più o menoun anno di differenza sui tempi di rientro dell’investimento.
Puoi fare qualche simulazione con il mio file se ti va, trov i tutto nel link sotto, scarica l’ultima versione:
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https://newsenergia.com/pv-xcel-simulazione-economica-quinto-conto-fotovoltaico-excel-newsenergia-ultima-versione-2-1024.html
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Fai la simulazione prima in conto energia e poi senza conto energia come soggetto privato.
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Per quanto riguarda il fatto di usare l’energia che produci, credo che al massimo riuscirari ad autoconsumare un 50% dell’energia, e un sistema di accumulo sarebbe il massimo.
Prova a guardare qua e a chiedere informazioni:
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http://www.sma-italia.com/it/prodotti/sistemi-di-backup.html
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Io onestamente andrei avanti con i lavori, quando riesci ad ultimare la casa vedi se sei in tempo per gli incentivi, altrimenti detrazioni fiscali e SSP
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Un ultima cosa, non so se è il tuo caso. Se l’autorizzazione alal costruzione (DIA, SCIA o quelloche è) è successiva a maggio 2012, hai l’obbligo di fare fotovoltaico in base al DM 28/2011. L’eventuale quota non è incentivabile.
Leggi qua:
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https://newsenergia.com/decreto-282011-obbligo-rinnovabili-solare-fotovoltaico-0523.html
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Spero di esserti stato di aiuto 😉
Ciao Stefano, grazie tanto per la celerità con cui hai risposto al mio “pippone” che ti ho scritto. Un riassunto rapido per vedere se ho capito tutto:
1) l’impianto sarà sicuramente realizzato in pensilina (il tetto non sarà esposto molto bene, nord/est, c’è di meglio come posizione…) per tanto ho capito che se voglio procedere con il V conto me ne frego della certificazione e potrei far realizzare, prima della costruzione della casa, la pensilina e far connettere subito il tutto in rete visto che se scegliessi questo metodo d’incentivo alla fine del I° semestre gli incentivi diminuiranno ancora.
2) lo sgravo fiscale del 50% + SSP è anche per la connessione d’impianti a case di nuova costruzione non solo alle ristrutturazioni? Vero? (non vorrei che con il mio pappone fossi stato troppo dispersivo ed avevo fatto trapelare l’info che si trattava di una ristrutturazione) altrimenti niente SSP + 50%…io costruirò da zero… a quel punto subito pensilina e connessione in rete …
3) il titolo edilizio lo otterrò ora, entro questo mese corrente, ho letto il decreto 28/2011 (che non conoscevo) ed ho notato che lo prenderò in tasca (anche sulla parte del solare che istallerò)…
Conclusione finale…probabile seguirò il tuo consiglio (se mi confermi che quando ultimerò la casa potrò in alternativa comunque fare lo SSP+50%), la differenza come ho notato dal file x la simulazione che ho scaricato non è rilevante e per tanto attenderò di arrivare a un buon punto della casa e magari verso marzo/aprile deciderò cosa fare (ovvio che saremo nel II° semestre del V conto, può anche essere che a quel punto sia realmente + conveniente lo sgravo fiscale + SSP…sempre che si possa fare sul nuovo[come se non lo avessi già detto 1000 volte… ; )…])…chi vivrà vedrà….
P.S. chiederò info a quell’azienda che mi hai segnalato, poi magari ti giro quello che mi inviano (onestamente non sono un buon perito elettronico) e continuerò comunque a stressarti probabilmente in quest’altra discussione. (https://newsenergia.com/sistemi-accumulo-fotovoltaico-accumulatori-0608.html)
ciao, ciao e grazie nuovamente
Premetto che se il titolo autorizzativo è successivo al 31 maggio 2012 devifare impianto pe roblbigo del DM 28/2011 con una potenza di X kW (leggi qua, ci sono le formule https://newsenergia.com/decreto-282011-obbligo-rinnovabili-solare-fotovoltaico-0523.html).
Quindi la parte obbligatoria non è incentivabile, la parte in esubero si, ovvio quindi che tutto l’impianto dovrà rispettare i requiaiti installativi del GSE/conto energia.
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1) fai l’impianto su pensilina e connetti prendi la tariffa media ma ripeto SOLO SE I MODULI FOTOVOLTAICI SONO ELEMENTI STRUTTURALI, gli incentivi come dicevo prima li hai solo sulla quota che eccede quella obbligatoria
2) non so, quando si parla di queste cose meglio chiedere ai professionisti del settore, se valgono pe ril nuovo o solo per il già costruito nonne ho idea.
3) domanda difficile, sull’ultimo numero di Tuttonormel si dice che gli impianti per obbligo del DM 28/2011 non possono accedere allo scambio sul posto (onestamente non sono riuscito a trovare dove stia scritto, e ho chiesto lumi alla rivista), ma l’energia immessa in rete viene compensata dal GSE al prezzo medio di mercato (e non ho capito come)
Su quest’ultimo punto non ti sono di molto aiuto, ma la confusione è TOTALE !!!
Aggiungo che il top sarebbe un accumulatore…ma ho visto che per ora costi/benefici sono più promesse che altro…
Ciao, ciao e grazie…
La richiesta di scambio sul posto può essere fatta anche dopo la scadenza del V conto energia? in pratica: lo scambio sul posto è indipendente dall’esaurimento delle somme stanziate dal V conto energia? In poche parole: posso sfruttare la detrazione Irpef del 36% (50%) e fare richiesta dello scambio sul posto?
Ciao Carmine, lo scambio sul posto non ha nulla a che vedere con il conto energia, la risposta è SI, detrazione e SSP. Stiamo ormai tutti lavorando in quella direzione, finalmente “quasi” liberi dalla burocrazia demenziale del conto energia.
Ciao Stefano mi sorgono ancora dubbi su detrazione e SSP.Mi spiego.Agenzia delle Entrate ammette la detrazione 50% Fotovoltaico con rinuncia all’incentivo del conto energia.Nella lettura del DELIBERAZIONE 20 DICEMBRE 2012
570/2012/R/EFR dell’AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS che regola SSP a pagina 4 c’è una frase che non mi piace e precisamente:.”la restituzione dei corrispettivi tariffari di cui alla predetta lettera b) rappresenta il vero e proprio incentivo intrinseco nello scambio sul posto;…..” qui mi sorge il dubbio:la sola detrazione 50% senza scambio sul posto e viceversa non sia conveniente.Cosa ne pensi?
Ciao Vittorio, non ho capito cosa intendi. Scambio e detrazioni sono compatibili, è evidente che una sola delle due soluzioni è svantaggiosa rispetto ad entrambe. Ma forse non ho capito cosa intendi.
Ciao Stefano era tardi e ho scritto male.Il mio dubbio è che leggendo la delibera AEEG “…la restituzione dei corrispettivi tariffari di cui alla predetta lettera b) rappresenta il vero e proprio incentivo intrinseco..” Non vorrei in fase di detrazione 50% per ristrutturazione sorgano problemi visto che Aeeg specifica che scambio sul posto è un vero e proprio incentivo intrinseco.Vorrei essere sicuro e non avere problemi con Agenzia Entrate(commercialisti) in quanto detrazione e incentivo intrinseco(dizionario intrinseco=cio che è parte di qualcosa come sua caratteristica costitutiva)non sono compatili.Se fosse cosi dovrei fare o l’uno o l’altro(detrazione o scambio) con da soli non sono convenienti.
Spero di aver posto un quesito chiaro.
Come sempre Cordialmente Grazie
Ciao Vittorio, è argomento delicato, però mi pare che l’Agenzia delle Entrate (non ricordo in che circolare) abbia gia specificato che SSP non è considerato incentivo.
ciao Stefano sono Pietro di Castellabate volevo un tuo consiglio …tu al mio posto cosa sceglieresti : incentivi V conto (2 semestre) o detrazione 50% e ssp??? Il giorno 03/04/2013 mi attivano l’impianto ftv da 3kw . Sono un po’ perplesso dato che la tariffa omnicomprensiva come ben sai sara’ tassata !! nel mio caso dovro’ dare Ade il 27% all’anno .Cosa mi consigli,cosa e’ piu’ conveniente ….un grazie della risposta Pietro.
Ciao Pietro, come dico sempre sono domande senza una possibile risposta, nel senso che non so come usi l’energia, che impianto hai fatto, quanto potrebbe produrre, etc.
Ma al momento attuale direi che puoi tranquillamente fare detrazione 50% e SSP, a meno che tu non abbia un autoconsumo elevatissimo, ma anche in quel caso non ci sarebbe grande differenza. La differenza è che hai meno problemi burocratici (GSE) e/o fiscali (tasse).
Occhio perchè per le detrazioni i pagamenti devono essere fatti, o essere stati fatti in un certo modo. Ma qua si sconfina in una ambito non di mia competenza 😉
Ciao Stefano, ma nel caso di detrazione con 50% va sempre prevista l’installazione del contatore M2 (quello di produzione) oppure andrà installato/modificato solo quello di scambio? grazie
Ciao Alessandro, in scambio sul posto occorre misurare l’energia prelevata e quella immessa, credo che il contatore di produzione non serva a nulla. Basta un bidirezionale nel punto di connessione con il distributore. In effetti ho un impianto in scambio sul posto, ed Enel ha solamente cambiato il contatore esistente con un bidirezionale. Nessun ulteriore contatore è stato installato 😉
ma il contatore di produzione serve per impianti superiori a 20 kW per l’Agenzia delle Dogane. Giusto?
Ciao Gandolfo, il contatore di produzione serve sempre per impianti in autoconsumo in conto energia (non c’entra niente l’Agenzia delle Dogane).
Se non sei in conto energia e fai SSP basta il bidirezionale.
In cessione totale basta sempre il bidirezionale.
Ciao Stefano,
allo SSP si può accedere anche dopo il termine del 5 Conto giusto? Grazie 1000
Ciao Francesco, assolutamente si, ormai si lavora solo con detrazioni e SSP proprio in vista della fine del CE 😉
…grazie Stefano,
a livello di pratica edilizia può essere sempre la solita comunicazione in regime di edilizia libera (i comuni hanno anche previsto modulistica specifica per il fotovoltaico) o deve essere una manutenzione straordinaria?
Direi la normale comunicazione di inizio lavori, nel senso che le detrazioni in questo caso sono relative al risparmio energetico. Però informati da qualcuno più competente di me, io non mi occupo di pratiche edilizie 😉
ciao Stefano,
sto valutando di installare un impianto fotovoltaico da 4 kw , volevo chiederti sono ancora in tempo per rientrare nel 5° conto energia . o è troppo tardi ?
Ciao Luca,
i tempi sono abbastanza stretti.
Fossi in te farei detrazione fiscale 50% (attiva sino a fine giugno, e fai in tempo) e Scambio Sul Posto.
Eviti di legarti 20 anni al GSE, eviti le imposte sulla tariffa omnicomprensiva (si applica anche ai privati), e i ricavi sono anche superiori alle tariffe incentivanti.
Grazie Stefano,
😉
Ciao Stefano, volevo chiederti gentilmente se secondo te si può fare la detrazione fiscale del 50 % di un impianto su civile abitazione di nuova costruzione( in pratica stanno costruendo ora), e se no (come ho sentito in giro) esiste un altro modo per detrarre tale spesa ? . mi sembra un pò strano che solo impianti ricadenti sulle ristrutturazioni edilizie lo possano fare e quelli che costruiscono una nuova abitazione no.
Può essere un idea aspettare la fine lavori e relativa agibilità per poi fare l’impianto ? Se faccio fattura di acconto ora e quella di saldo dopo l’agibilità perdo o mantengo aliquota 50%.
Forse ti chiedo troppo ma sai qui non sa darmi una risposta nessuno nemmeno il commercialista, ad ogni modo ti ringrazio fin d’ora. Buona giornata
Ciao Giancarlo, tieni presente che io non sono un commercialista, quindi meglio che approfondisci con chi ne sa più di me. La detrazione del 50% riguarda le ristrutturazioni, ma nello specifico del fotovoltaico, si tratta di risparmio energetico. Quindi a mio avviso lo puoi fare, l’Agenzia delle entrate infatti dice (la prima parte del testo l’ho scritta io, copiata da un articolo:
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La risposta dell’Agenzia delle entrate si concentra in particolare sulla lettera h dell’articolo 16 bis (Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici). Tra gli interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fontirinnovabili di energia. Le predette opere possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmien ergetici in applicazione della normativa vigente in materia
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Se possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie, e riguardano il risparmio energetico, credo che si possa fare anche sul nuovo.
Direi però che questo è pane per un commercialista, che si curamente lo sa con precisione.
In ogni caso chiedo al mio consulente e poi ti dico 😉
Ciao Giancarlo, mi sono informato. La risposta è “…..boh…” 😉
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Egregio,
la risposta è: BOH!!!
Nel 55% è necessario che l’intervento avvenga su edifici esistenti, vale a dire accatastati (quindi è esclusa la possibilità di agevolare gli interventi effettuati su immobili in fase di costruzione).
Nel 36%-50% la norma non richiede che l’intervento sia effettuato su immobili esistenti. In pratica però mi viene da dire che negli immobili in fase di costruzione, di fatto non è possibile usufruire dell’agevolazione perché l’impresa costruttrice non rientra tra i soggetti agevolabili. Se però l’immobile viene acquistato al grezzo da un privato e questo privato (che rientra tra i soggetti agevolabili) intende far installare un impianto fotovoltaico, teoricamente dovrebbe rientrare nell’agevolazione. La norma non richiede che l’intervento avvenga su immobili esistenti e inoltre specifica che è agevolato l’intervento in sé, anche a prescindere da altri interventi (ad es. di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, ecc.) per cui mi viene da dire che l’intervento è agevolabile. L’unica “pecca” forse riguarda il fatto che per poter usufruire del 36%-50% devi disporre dei dati catastali dell’immobile o per lo meno della richiesta di accatastamento. Di conseguenza, se l’immobile è ancora grezzo e non è accatastato o per lo meno se non è ultimato (e quindi non hai la richiesta di accatastamento) molto probabilmente rischi che ti contestino (in caso di controllo) la detrazione.
Io consiglierei di ultimare la costruzione e di arrivare all’accatastamento (o alla richiesta di accatastamento) e solo dopo questo momento farei gli interventi per l’impianto fotovoltaico. L’immobile di fatto è nuovo e direi che non ci sono problemi per il 36%-50% (salvo che l’agenzia delle entrate non si inventi qualche circolare o risoluzione in futuro…..).
secondo me una nuova costruzione non può usufruire degli incentivi 36-50% che sono finalizzati a ristrutturazioni/riqualificazione edilizie ed impiantistiche per il miglioramento dell’efficienza energetica. Una nuova costruzione deve essere già rispondente alle norme cigenti in tema di risparmio energetico e non “dovrebbe” essere bisognosa di adeguamenti. Scrivo “dovrebbe” perchè dopo che l’immobile è ultimato e dotato di agibilità (cosa che richiede certificato energetico e DiCo impainti) il proprietario/inquilino può sempre però conseguire un ulteriore risparmio energetico e fare tutti gli interventi che richeide opportuni e necessari. Almeno questo è quello che posso suggerirvi dal basso della mia esperienza avuta ad oggi
Hai fatto bene a precisare Gandolfo, perchè sono abbastanza d’accordo con quello che scrivi 😉
Stefano scusami, non ho ben capito se nel foglio di calcolo che hai predisposto i valori vadano inseriti iva compresa o no. Considerando che nel finanziamento hai messo la possibilità di aumentare fino al 110% direi che i valori vanno inseriti iva esclusa (e quindi i valori al kWh sono anch’essi iva esclusa). Però nel bilancio economico finale, il contributo per lo scambio sul posto è iva esente… c’è qualcosa che non mi torna. Dove sbaglio?
Tutti gli importi dovrebbero essere inseriti senza IVA se non ricordo male. Non credo che vada inserita l’IVA nel contributo in conto scambio mi pare.
Però Marcello con il foglio mi sono un po perso e ho lasciato perdere lo sviluppo, nel senso che avevo chiesto aiuto a qualcuno proprio per i discorsi che stai facendo, ma senza risultato, e io quando si comincia a parlare di IVA comincio a perdermi 🙁
Ciao Stefano, una curiosità: nel caso di impianto con detrazione 50% e pratica SSP l’intestatario del contatore deve coincidere con il benefeciario della detrazione oppure posso intestare la pratica SSP all’intestatario del contatore anche se la detrazione è intestata a persona diversa? grazie
Ciao Alessandro, non lo so. Io ho sempre fatto pratiche a persone che erano intestatarie del contratto, della bolletta etc
Ma mi sono occupato della parte elettrica, gli adempimenti di quel tipo li lascio al cliente e al suo commercialista, non sono cose di mia competenza, quindi non ho le basi per darti una risposta (non avendo mai affrontato un caso come il tuo) 🙁
Ti ringrazio, altro dubbio: nel caso di detrazione 50% l’unico vincolo è il pagamento dell’impianto entro il 30.06.13 (salvo proroghe degli ultimi giorni), anche il collegamento dal parte del distributore di rete deve essere fatto entro il 30.06.13? non vorrei che l’A.d.E. nel caso di controlli chiedesse anche il verbale di connessione.. 🙁
Ciao Alessandro, direi che fa fede il pagamento. La data della connessione non dovrebbe avere valore.
Ciao Stefano, una delucidazione, per nuove unità immobiliare secondo il DLgs 28/11 obbligo di impianto Fv almeno 1 kW naturalmente senza incentivi CE ormai finiti e scambio sul posto sul GSE ma il contratto di scambio sul posto deve essere fatto dal costruttore dell’immobile oppure deve essere fatto dal condomino che utilizzerà l’appartamento?
Ciao Piergiuseppe, occhio perchè l’obbligo non è di 1kW minimo, dipende dalla superficie, vedi formule nell’allegato 4 del decreto.
Lo scambio lo fa il titolare della connessione, ovvero l’intestatario della bolletta, sarebbe meglio fosse il condominio.
Ok, Stefano per la formula, ma il problema è il recupero fiscale del 50% irpef per le nuove costruzioni, se il costruttore dell’immobile vuole usufruirne mi sembra di capire che deve intestarsi la fornitura da 3 kw attiva/passiva come persona fisica, paga l’impianto FV come persona fisica, recupera il 50% del costo toatle iva compresa in 10 anni, si intesta il contratto di scambio sul posto e poi quando venderà l’immobile farà la voltura sia del punto di fornitura enele sia del contratto di scambio sul posto sul GSE. Problema: se il costruttore vende l’immobile con una sua società (srl o snc) cosa deve fare per l’impianto FV se è in carico come persona fisica per il 50%? lo deve cedere alla società? perde la possibilità del 50%? come la vedi tu la situazione….
Piergiuseppe scusami ma non sono un commercialista, non ne ho idea e non ho nemmeno le competenze per rispondere a queste domande. Mi spiace 🙁
No problem Stefano, allarghiamo la questione a qualcuno del forum che abbia già portato avanti la cosa su immobili di nuova costruzione, che ci porti la propria esperienza su cosa ha fatto….ciao
a mio parere gli impainti fotovoltaici realizzati su nuove costruzioni non possono utilizzare la detrazione del 50% – infatti nelle nuove costruzioni è obbligatorio realizzare particolari interventi di coibentazioni e non usufruiscono di incentivi appunto perchè obbligatori. Facendo un parallelo coin il fotovoltaico vaole la stessa cosa in quanto in entrambi i casi l’obiettivo è il risparmio energetico.
Grazie Gandolfo, allora esiste una situazione discriminante perchè il D Lgs 28/11 parla di obbligo impianto FV per edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazione rilevante (cfr. TNE 12/11 pag 19) però se è nuovo no 50% se invece è ristrutturazione si 50%
infatti l’obiettivo è rendere più efficienti gli edifici quindi per i nuovi è obbligo per i vecchi c’è l’incentivo – è come fare la rottamazione delle auto che ti incentivano per un nuovo modello più efficienti – naturalmente non puoi rottamare gli edifici e quindi ti muovi diversamente – altrimenti i vecchi edifici rimarranno per sempre inefficienti
Scusate, torno sull’argomento, allora se devo costruire una nuova casa faccio l’impianto in obbligo secondo il D Lgs 28/11 magari per 1 kW o secondo la formula, quando il costruttore vende la casa, il proprietario fà un intervento di ristrutturazione e porta l’impianto a 3 o più kw in base alle sue esigenze e se resterà la legge potrà detrarre il 50% su questo impianto, è giusto il ragionamento oppure sbaglio
Secondo me puoi detrarre quanto aggiungi, ovvero i 2kW.
Ciao a tutti, volevo un chiarimento…
Oggi che non c’è più il conto energia, se installo un impianto fotovoltaico, mi viene installato ugualmente il secondo contatore Enel (quello di produzione)? altrimenti come calcolano l’autoconcumo???
Grazie per l’eventuale risposta.
Buona serata.
Ciao Matteo,
Enel non installa il secondo contatore, perchè senza conto energia misurare l’autoconsumo non serve. Per lo scambio sul posto l’unica cosa da misurare e l’energia immessa in rete.
con lo scambio sul posto mi confondo sempre me lo spiegate? esempio consumo F1 1000 kw F2 1200 kw F3 800 kw annui – faccio un impianto da 3 kwp che producono 4500 kwp annui. La bolletta annuale mi viene zero (pago solo i diritti fissi) e ci guadagno qualcosa per i 1500 kW prodotti in più? oppure i consumi F1 e F2 si azzerano e in bolletta pago solo i consumi F3 che vengono poi compensati con i 2300 kW ceduti alla rete perchè prodotti in più rispetto al fabbisogno? help please
Ciao Gandolfo,
lascia stare F1-F2-F3, la bolletta la paghi per la quota che prelevi dalla rete, cioè il prelivo quando il tuo impianto non produce.
Quando autoconsumi non lo paghi a nessuno. Quanto hai immessoin rete ti viene restituito con lo scambio, sino alla quota energia che hai prelevato dalla rete. Eventuali eccedenze ti vengono pagate.
Come le eccedenze ti vengono pagate!?!?
“Non” ti vengono pagate, io avevo capito così…sbaglio?
Puoi scegliere se portare a credito i kWh per l’anno successivo o se fartele liquidare. A meno che non sia cambiato qualcosa, ma non mi pare.
quindi l’impianto produce 4500 kw – io consumo durante la produzione 1500 kw e ne immetto in rete 3000 kw mentre l’impianto non produce ne consumo 1600 e li pago € 300 – dei 3000 kw immessi mi vengono restituiti € 300 che ho pagato per kw 1600 mentre con lo scambio ad una tariffa di € x mi vengono pagati gli ulteriori 1400 kw. Ho capito bene?
Esatto con una sola porecisazione.
A te vengo restituiti i kWh non i soldi che hai speso. Ti restituiscono i kWh ad un costo più basso di quanto paghi l’energia in quanto il costo viene “epurato” di tutta una serie di oneri che a te non vengono pagati ma che tu paghi in bolletta. L’eccedenza viene pagata al prezzo medio di mercato, circa 10 centesimi/kWh
ciao qiundi ad oggi se immetto 5500 kwme li pagano 0,10 qunado vado a riprenderli li pago 0,18 esatto, ho capito bene? grazie
No.
Quello che hai immesso in rete ti viene restituito sino ai limiti di quanto hai prelevato al prezzo di circa 0,15-0,16.
Se poi rimasse dell’energia immessa ti viene “comprata” a 0,10.
Novità se la detrazione del 50% FV sia usufruibile anche su edifici di nuova costruzione?
Se uno assolve l’obbligo del 1 kW (per nuovo edificio) può detrarre la quota di kWp eccedente?
Secondo me non si può detrarre per edifici nuovi. Per i nuovi edifici l’obbligo si calcola con una formula (decreto legislativo 28/2011) la regola del kW era contenuta nei vecchi regolamenti edilizi di alcune regioni/province. Le regioni possono solo aumentare il limite minimo dettato dal DLgs 28/2011 (superficie diviso 80 sino a fine 2013, superficie diviso 65 sino a fine 2016, superficie diviso 50 oltre il 2016) 😉
Buongiorno a tutti,
vorrei riallacciarmi a quanto detto in merito al SSP.
Parlate sempre di cifre (0,15/,016€/kwh) che non mi tornano.
Mi spiego, da quel che ho inteso io, lo scambio sul posto restituisce la quota di energia immessa in rete (fino al totale di quella consumata) per il costo della quota energia, bene ad oggi se controllate le bollette il costo energia si aggira intorno a 0,07 – 0,08€/kwh, per arrivare a 0,16 € non so come si faccia.
Oppure ho capito male.
Il contributo in conto scambio è decurtato di alcune componenti, non di tutte.
Se guardi un calcolo del GSE relativo allo scambio il costo indicato nella formula è 0,16
Si ma il calcolo del GSE è datato e nell’ultimo anno il costo della sola componente energia è calato notevolmente.
Non credo che il GSE restituisca la quota dispacciamento, la quota variabile o le altre componenti che altro non sono che tasse.
Il calcolo del GSE non è datato, ti copio sotto la formula di un pagamento di maggio
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((4,3 * 1100 * ,14 * ,16)/2)*(181/181)
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((potenza * ore * alfa * CSmedio)/2)*(GGattivi/GGsemestre)
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CSmedio = 0,16
Buongiorno,
ho verificato il calcolo GSE per lo scambio sul posto ed in effetti il CS medio viene posto ad un valore di 0,16€, peccato che la quota sia applicata solo per gli acconti, poi nel conguaglio vengono utilizzati i coefficienti giusti.
ho scaricato il file del dettaglio mensile di un cliente se vuoi l’ho convertito in excel puoi dare un occhiata qui
https://dl.dropboxusercontent.com/u/61118319/Dettaglio_Mensile.xlsx
solo perché se ho capito bene nelle simulazioni future converrà tenere 0,07€ o 0,08€ per la quota SSP
Ciao
Non so, io ho guardato un dato di un conguaglio di un mio cliente, ho diviso il contributo conguagliato per l’energia scambiata e mi risultava uno 0,16
Vorrei sottoporre un altro quesito, se vi è già capitato.
Posso realizzare un impianto fotovoltaico dimensionato per il consumo dell’abitazione, collegato all’utenza civile ma realizzato a terra?? naturalmente a valle delle autorizzazioni comunali
Direi di si.
Per quanto riguarda le detrazioni fiscali però non saprei se poi sono applicabili.
infatti il mio problema è proprio quello di capire se poi potrà usufruire della detrazione oppure no.
non mi sembra di aver visto nulla che obblighi gli impianti “su” edificio, ma solamente ad uso dello stesso.
Il decreto parla di installazione di impianti a fonti rinnovabili, però la distinzione tra installato su e a servizio di è questione fondamentale. A mio avviso si può anche a terra, anche perchè il senso è che sia a servizio dell’abitazione, poi che sia sopra o meno non credo cambi, ovvio che deve essere nelle pertinenze dell’edificio.
Io cercherei il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate di qualche mese fa, secondo me li c’è scritto qualcosa.
Grazie Stefano,
farò così, vado a ricercare nei meandri dell’agenzia 🙂
Buongiorno,
se possibile avrei bisogno del vostro aiuto.
Ho comprato un appartamento in un condominio di 48 appartamenti. Il costruttore vende gli appartamenti e solo dopo rogito esce fuori che l’impianto è di 30kW e bisogna aprire una società perchè per lo stato siamo un’azienda.
L’impianto è da 30kw, suddiviso sui tetti piani di 3 palazzine facendo parte di un unico condomio. Vorrei capire quanti soldi ha preso lui dallo stato per installare questo impianto se possibile. Perchè per evitare ciò ora noi dovremmo fare uno smembramento dell’impianto in due parti, 20 e 10Kw appunto per non pagare tasse ecc ecc ma lui insiste sull’impossibilità di fare ciò.
Presumo che abbia preso molti soldi dallo stato e se ora si smembra l’impianto lui li dovra restituire.
Ipotizzo ovviamente e mi rivolgo a voi esperti per avere chiarezza su tutto cio.
Ringraziando per la cortese attenzione porgo cordiali saluti a voi tutti.
Ivan
Ciao Ivan
I costruttori spesso hanno degli obblighi (Decreti Legislativi e regolaemnti comunali) relativi alla realizzazione di impianti fotovoltaici.
Poi occorre capire una cosa, se l’appartaemnto costa di più perchè c’è il fotovoltaico, allora ne devi usufruire anche tu, se l’appartamento non costa di più, credo che il fotovoltaico a quel punto ti interessi poco. Dalle domande che hai fatto credo che la risposta sia la prima.
Sul discorso dei soldi dello Stato, se l’impianto è allaccaito e incentivato, l’impianto prenderà gli incentivi. Altrimenti se non è ancora allacciato non ha preso un euro.
Faccio fatica a risponderti, non so in che situazione siete.
Gli impianti sopra i 20kW sono soggetti a particolari regole (accise, etc), io avrei fatto due impianti da 15kW.
Occore capire come si può inserire il condominio in questo aspetto prettamente fiscale del quale non conosco nulla (non è il mio mestiere).
In ogni caso l’unico modo per poter usufruire degli introiti del fotovoltaico secondo me è quello di fare in modo che il referente sia il condominio, e che gli eventuali introiti vengano usati per le spese condominiali o suddivisi tra i condomini in millesimi.
Ma ribadisco, io faccio un altro mestiere e potrei aver scritto un sacco di boiate 😉
Una domanda volevo porti.
Ora che non esistono più gli incentivi, la bonifica amianto incide ancora sullo SSP o segue vita propria?
Ha senso farsi ancora i pipponi sull’impianto che deve essere installato per il 90% su superficie bonificata?
Se non sbaglio questo serviva per aumentare la tariffa omnicomprensiva, ma ora esiste ancora?
Grazie delle info
Ciao Andrea, nessuna relazione tra smaltimento amianto e superficie impianto.
Erano regole del conto enrgia come hai scritto giustamente per evitare di prendere tariffa premio per smaltimento su una superficie maggiore di impianto rispetto a quella bonificata 😉
Buon giorno….ho una azienda che consuma 30000kw all anno…sto trattando d mettere un impianto d 39kw….abito in friuli…a mè basta andare a pari….secondo lei ce la faccio?grazie loris
Ciao Loris, come avrai letto qua nel blog, non amo fare stime on-line. Dipende da tante cose.
Però considerando che sei una azienda, e che consumi quasi sempre quando l’impianto produce, ritengo che tra autoconsumo e contributo SSP, dovresti quasi eliminare i costi dell’energia elettrica.
Bisogna però considerare le tasse etc etc etc. Capirai che non è così facile fare calcoli al volo. In ogni caso ritengo che se spunti un buon prezzo per l’impianto, e hai una azienda che consuma di giorno, il fotovoltaico è un ottimo investimento. Occorre spuntare il prezzo più basso possibile.
Ciao Stefano, una domanda, ti posso far prevenire a mezzo mail un preventivo che mi ha formulato un’azienda locale (io abito in provincia di Arezzo)?. A me sembra valido, volevo una tua opinione piu che tutto sugli inverter proposti, i moduli mi sembrano ok…
Grazie tanto
Filippo
Manda pure:
stefano.caproni [chiocciola] libero.it