Rendimento del 14,4% per i moduli fotovoltaici in TeCd

Avevamo già parlato del rendimento raggiunto dai moduli in Cigs, ma anche la First Solar, tra i leader nella produzione di moduli in film sottile, ha annunciato un nuovo record per i suoi moduli in film sottile con tecnologia al Tellururo di Cadmio (TeCd) con un risultato straordinario che porta il rendimento dei moduli al 14,4% (rendimento della cella 17,3). Fino a qualche anno fa solo i migliori moduli in silicio policristallino avevano tali rendimenti, questo per far capire quanto si stia sviluppando la tecnologia del film sottile. Questi valori segnano tappe importanti nel progresso delle tecnologie fotovoltaiche dei moduli in film sottile, dopo i grandi miglioramenti dei moduli tradizionali in silicio cristallino e dei pannelli a concentrazione.

Il tellururo di cadmio è un composto chimico cristallino e stabile formato da cadmio e tellurio , si tratta di un semiconduttore con caratteristiche simili all’arseniuro di gallio o al silicio ma meno costoso, poiché sia il cadmio che il tellurio sono considerati materiali di scarto nei processi di estrazione dei minerali non ferrosi. E’ evidente quindi che lo sviluppo di tale materiale potrebbe abbassare notevolmente i costi degli impianti se si raggiungessero rendimenti ancora più elevati. Oltre a qualche altro vantaggio dei moduli in film sottile che analizzeremo prossimamente.

L’annuncio è del 16 gennaio ed è stato fatto ad Abu Dhabi al World Future Energy Summit,6 mesi dopo che First Solar aveva annunciato un rendimento della cella del 17,3% (come abbiamo già spiegato in altri articolo il rendimento del modulo si calcola in relazione alla superficie totale dello stesso, mentre si hanno rendimenti più elevati considerando la sola superficie che converte l’energia solare).  Come afferma First Solar il valore del rendimento del modulo finito è di certo il più realistico per misurare la reale efficienza di un sistema di conversione fotovoltaica.

Dave Eaglesham (First Solar’S  Chief technology Officer), afferma che questo risultato dimostra il notevole potenziale delle celle in Tellururo di Cadmio, che continueranno ad essere sviluppate per incrementarne ulteriormente l’efficienza.

I moduli in CdTe hanno un costo più contenuto dei moduli in silicio cristallino oltre ad altri due principali vantaggi, quello di assorbire l’energia della radiazione solare anche a bassa intensità e in condizioni di luce diffusa, e quello di patire meno l’aumento della temperatura delle celle producendo più elettricità al caldo tipico dei mesi estivi.

In un prossimo articolo vedremo nel dettaglio le varie tecnologie utilizzate per la realizzazione dei pannelli in film sottile, ed in particolare il Silicio Amorfo, le celle Cigs, le celle in CdTe (Tellururo di Cadmio), le celle in CIS (diseleniuro di indio rame), oltre a vedere quali siano le caratteristiche tipiche di ognuno di essi.

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

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