Rendimenti record del 20,3% per le celle Pluto di Suntech

Pochi giorni fa Suntech, il più grande produttore mondiale di pannelli solari, ha annunciato che la sua tecnologia nella produzione di celle solari ha permesso di raggiungere il notevole record di rendimento del 20,3% nell’ambito della produzione commerciale di pannelli fotovoltaici (la produzione di celle in laboratorio, ovvero prima dei processi industriali di assemblaggio, permette di raggiungere rendimenti più elevati, ma il dato che si considera è quello del modulo finito e pronto per essere commercializzato).

Sviluppata dalla ricerca Suntech, in collaborazione con l’Università del New South Wales (Australia), la tecnologia delle celle Pluto sottolinea con la sua qualità e con il notevole incremento delle prestazioni, la direzione nella quale si rivolge la ricerca della casa Cinese, ovvero offrire ai suoi clienti prodotti sempre ai massimi livelli qualitativi e prestazionali. E ricordiamo infatti che Suntech ha ricevuto da poco il riconoscimento Top Brand PV che premia i produttori per il grado di notorietà raggiunto tra gli installatori e clienti in particolare tedeschi ed italiani.

“Questa rivoluzionaria tecnologia segna un’altra tappa fondamentale nel nostro sforzo per migliorare l’efficienza delle celle solari, che in ultima analisi, sono ormai in grado di rendere l’energia solare competitiva rispetto ai combustibili fossili“, ha detto il dottor Stuart Wenham, Chief Technology Officer di Suntech, e Direttore della Scuola di Ingegneria Energetica Fotovoltaico e Rinnovabili (Sprea) presso l’Università del New South Wales. “L’innovazione tecnologica è intrisa nel DNA Suntech, e come leader mondiale della tecnologia solare, ci stiamo impegnando con tutti i nostri partner a migliorare continuamente il modo in cui sfruttare l’energia solare.”

Il Solar Energy Research Institute di Singapore ha confermato in modo indipendente l’efficienza  del 20,3%  raggiunta dalla seconda serie di celle con tecnologia Pluto rispetto alla prima tecnologia di generazione che si era fermata “solo” al 19,6%. Con una ulteriore ottimizzazione, Suntech ritiene di poter migliorare il rendimento del modulo commerciale sino al 21% nei prossimi 6-12 mesi.

Uno dei miglioramenti chiave per la tecnologia delle celle Pluto è l’incorporamento di celle ad alta efficienza PERL nel tradizionale processo di produzione di celle Pluto. Suntech ha sviluppato una tecnologia proprietaria per la realizzazione di contatti metallici che consentono di utilizzare fingers ultra sottili, della larghezza di 20-30 µm (rispetto a una larghezza standard di 80-120 µm). Riducendo l’ombreggiamento dovuto alla griglia metallica sulla parte frontale della cella, si aumenta la superficie esposta alla luce solare e quindi la produzione di corrente.

Dopo il successo in laboratorio della tecnologia, ora Suntech si sta muovendo per la produzione e commercializzazione dei prodotti basati su tale tecnologia innovativa.  L’azienda informerà gli acquirenti quando la sua linea di pannelli sarà implementata incorporando la tecnologia Pluto di seconda generazione.

Questa ultima scoperta riflette i risultati di una collaborazione efficace tra Suntech e istituti di ricerca in tutto il mondo per commercializzare tecnologia innovativa. Suntech mira ad estendere questa collaborazione attraverso Suntech R & D Australia Pty Ltd, fondata nel 2011, azienda che ha come obiettivo la produzione di celle sempre più performanti realizzate con tecnologie avanzate.

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

2 commenti a “Rendimenti record del 20,3% per le celle Pluto di Suntech

  1. Molto interessante. Complimenti per i risultati raggiunti. E’ questa la strada da seguire per migliorare la salute del pianeta. Una strada essenziale ed obbligatoria nella prevedibile crisi del petrolio dei prossimi anni.

  2. Ciao Andrea, speriamo anche che ci siano gli strumenti e la voglia di continuare ad investire nella ricerca per le energie rinnovabili, sia per il bene del pianeta che per limitare la schiavitù dal petrolio.

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