Il caldo fa male, e purtroppo il primo consiglio dei ministri dopo la pausa estiva si è svolto in un periodo di caldo torrido che di sicuro ha contribuito a minare la lucidità di tutti. Si è parlato dello sviluppo del paese, e tra aeroporti e trasporti, centri storici, giovani e aziende, si è parlato anche di energia.
Si è parlato di efficienza energetica, di un paese che vogliono far diventare centro nevralgico della distribuzione di gas proveniente dall’Africa e dall’Asia centrale, rinnovabili e rilancio della produzione di idrocarburi.
Ci saranno altri tagli agli incentivi per le rinnovabili, progetti di metanodotti dall’Algeria, rigassificatori e saranno rese più semplici le procedure e i permessi per le perforazioni. Ora nessuno credo possa discutere il fatto che in Italia ci sia bisogno anche degli idrocarburi, ma rimane il fatto che si stanno definitivamente affossando le possibilità di aumentare la produzione energetica da fonti rinnovabili, in un paese che ha ancora grandi potenzialità sia in termini di installazioni sia in termini di lavoro per i giovani.
Non crediamo che il futuro di un paese possa fare a meno delle energie rinnovabili e della ricerca rivolta allo sviluppo di tecnologie a favore dell’energia pulita. E speriamo non ci sia ancora qualcuno che crede alla favola che gli aumenti delle bollette siano dovuti alle rinnovabili (il peso delle rinnovabili nelle nostre bollette è del 10%). Ma le rinnovabili fanno bene solo a chi le usa (i cittadini) mentre fanno male a chi produce energia “sporca”.
A breve un piccolo approfondimento sulla burocrazia che deve subire un impianto fotovoltaico, tanto per confrontarla con la previsione di semplificazioni relative alle procedure e ai permessi per le perforazioni, vedrete che vi farete quattro grasse risate.
Cosa aspettarsi da un governo di anziani che pensa al passato piuttosto che guardare al futuro…
Ciao Mario, ci sarebbe da piangere, ma mi fa ridere “un governo di anziani”, un’immagine bellissima e significativa. Sono talmente longevi che se anche dietro ci sono dei giovani, quando gli anziani se ne vanno, i giovani sono già diventati anziani…….
… spesso per la ormai cosiddetta SCIA (al posto della DIA) chiedono anche la relazione rischi caduta dall’alto se non il progetto della linea vita, in Primiero mi sembra l’abbiano chiesto e forse anche a Civezzano!! Solo scaroffie, la progettazione vera e propria ormai è ridotta ai minimi termini!