Impianti di produzione e interfacce: sbagliamo o si sta speculando un po ? Dite la vostra

Dopo il tanto atteso arrivo della revisione della Norma CEI 0-21 (annunciata dalla delibera AEEG 84/2012) e l’uscita del testo ufficiale del Quinto Conto Energia, è partita come sempre accade durante i passaggi da un vecchio conto energia a quello successivo, la solita delirante corsa all’allacciamento di quei poveri produttori che hanno programmato un investimento con un conto energia, e si trovano a dover fare i conti con un nuovo decreto. Come abbiamo più volte ribadito, il problema non è tanto il calo delle tariffe, ma soprattutto le diverse condizioni di accesso agli incentivi che non essendo sempre compatibili tra vecchio conto e nuovo conto, costringono i produttori a fare i salti mortali per allacciare l’impianto nel minor tempo possibile per rientrare nel conto energia in essere.

Questa volta, dopo altre corse storiche come il Salva Alcoa,  le scadenze per gli impianti su terreni agricoli e il passaggio da un conto con accesso libero al quarto conto con le restrizioni dei registri (solo per citarne alcune), questa volta ci si mette in mezzo non tanto la burocrazia, ma la tencologia. La necessità di avere una protezione di interfaccia (per i non addetti del settore si tratta di un dispositivo obbligatorio per impianti di produzione di potenza superiore a 6kW) conforme alle norme CEI 0-21 ha scatenato la caccia all’interfaccia. Non se ne trovano, non arrivano prima si settembre e i pochi che le hanno le tengono come se fosse oro. I prezzi sono saliti alle stelle, senza un apparente giustificato motivo.

Proprio questi costi inaccettabili (anche 1.100-1.200 euro da quanto scrivono i nostri lettori) rappresentano l’esempio di come il fotovoltaico Italiano sia davvero ormai alla deriva, in balia di decreti fantasma, burocrazia ai massimi livelli, e speculazioni indecenti che andrebbero limitate e andrebbero eliminate con opportuni controlli. Ci chiediamo come sia possibile che un impianto da 6kW (impianto che puo costare 12.000-13.000 euro) debba subire un aumento dei costi anche di 3.000 euro (ovvero il 20%) per un relè di interfaccia e una prova sul campo che deve verificarne la funzionalità.

In ogni caso non abbiate paura, alla fine le protezioni di interfaccia si troveranno, basta sborsare un migliaio di euro, ci sono anche sul web, nei negozi on-line. Ed in ogni caso, se non avete fretta di allacciare, passato il boom di allacciamenti siamo sicuri che costeranno la metà. Speriamo solo che non nasca una nuova losca figura che si aggira nelle ore serali vicino ai giardinetti delle stazioni: lo spacciatore di protezioni di interfaccia conformi alle CEI 0-21. Il fotovoltaico italiano sta veramente esalando l’ultimo respiro. Il fotovoltaico italiano è una storia triste.

Non mancate di segnalarci casi spiacevoli, una protezione di interfaccia NON può e non deve costare quanto abbiamo sentito dai nostri lettori.

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

35 commenti a “Impianti di produzione e interfacce: sbagliamo o si sta speculando un po ? Dite la vostra

  1. 1000 o 1200€, forse non siete aggiornati.
    il solo dispositivo costa dai 1500 ai 2000 se ti va bene e lo trovi. su internet ho visto anche un annuncio per 3800.
    assurdo

    1. Ciao Pietro, grazie pe rla segnalazione, in ogni caso abbiamo scritto dei numeri indicativi, non è nostra intenzione fare un listino prezzi delle interfacce. La cosa importante è che i costi siano elevatissimi, poi i 3.800 euro sono cose buffe che non consideriamo nemmeno, anche se in questi periodi di fronte alla possibilità di perdere il quarto conto energia qualcuno potrebbe fare la pazzia. Queste cose vanno denunciate !!!

      1. l’annuncio di € 3800 su subito l’ho messo io in seguito ad una scommessa con il mio installatore infatti in seguito alle peripezie che abbiamo fatto e stiamo continuando a fare per cercare di allacciare un impainto FV prima delle ferie ovvero con il quarto conto energia, ho scommesso che la protezione di interfaccia acquistata a € 820 + IVA l’avrei rivenduta a peso d’oro e quindi ho messo un 3800 superesagerato. come avete detto voi c’è chi è disposto a tutto e infatti mi sono arrivate delle richieste ciò a dimostrazione e conferma delle assurdità che si stanno vivendo in questi giorni per il settore FV in Italia

          1. oggi mi è arrivata un’offerta per € 1800 ma comunque non la vendo perchè poi dove la trovo un’altra? …ahahahah

  2. Offerta LastMinute con consegna oggi 30/07/2012 per una protezione interfaccia mi hanno proposto 2.400 Euro + IVA. Siamo caduti nel paradossale!!! Ormai questo è un settore bersagliato …. da 7 anni ci hanno costretto ad una obsoleta programmazione aziendale: continui cambiamenti normativi, speculazioni sui tempi di allaccio, speculazione sui prezzi ci hanno stressato e ci costringono ad una costante incertezza lavorativa che in questo periodo economico non certo giova alle aziende operanti nel settore. Se bruciano il fotovoltaico trascineranno nel baratro tutto l’ indotto elettrico ed elettronico…dalla produzione alla distribuzione. Di poche cose abbiamo bisogno:…. certezze, verità, chiarezza e semplicità. Abbiamo ascoltato i salotti televisivi che il fotovoltaico alle casse della comunità costa troppo … ma nessuno ha mai calcolato e reso pubblico quanto denaro è rientrato nelle casse di tutti noi attraverso le migliaia di posti di lavoro, i fatturati, il giro di moneta che il settore ha prodotto. Siamo stati in questi ultimi anni l’ economia che funziona … l’ economia dei giovani e della nuova generazione, l’ economia che ha fatto nascere la nuova generazione imprenditoriale, la nuova classe di tecnici specializzati….. ma dico:… e possibile che in Italia tra professori e professoroni nessuno ha pensato di togliere un pò di potere alle lobby per dare una speranza di futuro a qualcuno che crede in qualcosa ed ogni mattina si alza alle 6 per andare a lavorare e portare il “pane” a casa? Scusate lo sfogo … sono 7 anni che rimaniamo in piedi ai mille sgambetti che ci fanno … ma …. sono sicuro che prima o poi ci faranno cadere. Grazie

  3. L’assurdità in Italia è la normalità….ricordiamoci sempre in quale paese viviamo…..il paese dei cavilli legislativi, della burocrazia, del “magna magna” del “qualcuno ci deve pur guadagnare”….
    perdonate lo sfogo ma è così!

    1. Si Alessio, ma occorre qualche sistema di vigilanza su queste cose, è assurdo che ci siano in giro prezzi del genere.

    1. Io ho comprato lo strumento, non credo arriverò a quelle cifre. Mi sembrano assurde, farò le mie valutazioni e chiederò quello che riterrò giusto e corretto 😉

  4. Qualche cliente poi …. viene in azienda e mi dice: “ma il costo degli impianti non si è abbassato?” mi viene da ridere. Per gli ultimi impianti tra il costo dell’ interfaccia, la cassetta prova rele’, il quadro adattato per contenere l’ interfaccia, la manodopera, tutto il tempo perso per trovare i componenti non mi resta nemmeno il guadagno per pagare gli stipendi di luglio. Che barzelletta!!! a questo punto W la grid parity… almeno mi risparmio i soldi per i tranquillizzanti.

    1. Il problema Michele, come tu ben saprai essendo mi pare un addetto ai lavori, è che finchè parliamo di piccole utenze domestiche, se caleranno i costi, possiamo ancora andare a proporre (dopo il conto energia) qualcosa a livello di risparmio. Ma per gli impianti da 6-12kW (una fascia che poteva diventare appetibile ma che hanno stroncato con questa storia delle interfacce e delle prove relè) i costi credo caleranno tra un anno, quando finirà il conto energia, un conto energia che non fa altro che aumentare la corsa all’installazione favorendo la speculazione. Un conto è spendere 2.500 euri di interfaccia e prova relè pe run impianto da 100kW, ma per un impianto da 6kW è assurdo. Ora o sono matti, o sanno bene quello che fanno e vogliono stroncare definitivamente il settore. Si sa che le rinnovabili fanno male alla salute (delle grandi centrali a carbone).

  5. Tenila stretta Gandolfo, tra un po ti conviene non fare più il fotovoltaico e vendere l’interfaccia 😉

    1. sebbene i prezzi delle SPI siano alti e la mia provocazione di fare una inserzione a € 3800 sia sembrata da denuncia continuano ad arrivere richieste di acquisto a questo prezzo… quindi mi chiedo oltre alla speculazione non è che siamo una massa di pecoroni? e se nessuno attiva più impainti che succede? blocchiamo qualche sistema o faccia gli interessi della mafia dell’energia elettrica?

      1. Hai ragione Gandolfo, ma il problema è un altro, io quando ho una prcella da incassare per arrivare alla fine del mese, e il cliente mi dice che se non entra nel quarto conto non me la paga……
        Ancora peggio un installatore che ha in ballo cifre molto più alte della progettazione 😉

  6. Stefano hai detto che hai compreato lo strumento per la prova dei cassetti Relè. Per curiosità quanto costa indicativamente? Perchè mi piacerebbe valutare con quante misure mi ripagherei lo strumento dato che dalle discussioni risulta che la prova effettuata da un tecnico richiede un millino.

    1. Ciao Damiano, l’ho pagata 12.000 euro.
      Il “millino” a mio avviso è esagerato, io farò la mia parcella come se fosse una prova come le altre, ovviamente includendo i costi di trasferta e le spese. Ma per arrivare a MILLE ce ne vuole. Ma si sa…..quando c’è da speculare siamo tutti pronti a farlo. E’ questione di etica professionale. Poi ognuno fa quello che vuole. Ma aproffitare di questo momento con la gente in difficoltà è molto triste 🙁

  7. Tutti furbi in questo paese, 12000 euro per una cassetta prova relè è un furto. La nostra necessità fa arricchire questi disonesti. Purtroppo non ci tutela nessuno. Io di SPI non ne trovo neppure a 1000 euro (anzi fatemi sapere dove posso trovarle anche a questo prezzo), che sarei comunque disposto a spendere (anche se credo valga non più di 400€). Ho visto inserzioni a 3500 €…qui siamo al delirio totale.

    1. Confermo, delirio totale.
      Come dici SPI non vale più di 4-500 euro. O qualcosa in più per quelle più sofisticate.
      Per la cassetta relè non è tanto il costo a fare schifo, è l’aumento di prezzo che c’è stato.

  8. Per tutti gli addetti ai lavori (progettisti ed installatori):…. come vi state muovendo con le commesse in atto ? non voglio entrare nei dettagli ma in virtù di questi sgambetti è meglio fermarsi o continuare nella speranza che Dio ce la mandi buona. Almeno la legge “mal comune mezzo gaudio” puo’ rincuorare questi giorni di tormento….perchè rifiutare il lavoro in questo periodo storico è un pò denigrante.
    “To be, or not to be, that is the question”

    1. Ciao Michele, io mi sono organizzato un po prima (parlo da progettista). Ho in corso solo impianti di potenza sino a 6kW (quindi di proposito senza problema di interfaccia), con clienti che sono stati informati, del fatto che avremmo allacciato quando sarebbe stato possibile allacciare (quarto o quinto conto) in base alla disponibilità di prodotti ed altre esigenze o problematiche. I clienti con impianti più grossi, sono partiti in ritardo senza speranze di quarto conto, quindi aspetteremo il calo dei costi delle interfacce e provederemo di conseguenza. Gli impianti che erano da registro sono stati adattati per poterne essere esenti (ad esempio un impianto da 20kW portato a 12kW, e uno da 80kW amianto portato a 50kW), abbiamo rallentato l’approvvigionamento di materiali per evitare di rimanere con del materiale in più.
      Questo anche perchè per quanto riguarda i clienti che si sono mossi a giugno-luglio abbiamo deciso di aspettare l’uscita del Quinto Conto e ragionare su quello. Siamo stati anche un po fortunati che nessun impianto fosse in fase avanzata di realizzazione, se avessi abuto un impianto da 80kW con amianto, da allacciare avrei avuto gli stessi problemi di altri. HO preso meno lavoro ma ho abbandonato i lavori con rischi e clienti che non capivano.

  9. Ho maturato un presentimento in merito alla volontà di non voler prorogare la CEI 0-21: (con il termine CEI 0-21 intendo nella fattispecie la mancanza degli SPI e l’ impossibilità di allacciare entro il 27 Agosto). Qualcuno si è accorto o teme che il 5° Conto con la corsa agli allacci entro il 27 agosto sarebbe diventato ridicolo ed una grossa presa in giro per tutto il settore perchè il contatore GSE in questo ultimo mese sarebbe aumentato in maniera spropositata. A conferma di questo è l’ articolo di stamattina con la conferma ufficiale di nessuna proroga per la CEI 0-21. Forse non sto dicendo niente di nuovo …ma…secondo voi ci potrebbe essere la possibilità che in questi giorni qualcuno si alzi e ci dica che: “siamo su scherzi a parte”? tanto ormai l’ obiettivo ridurre le commesse (ed il numero degli impianti allacciati) ha raggiunto le sue prospettive?

    1. Io ho già espresso questo parere, quindi sono d’accordo con te al 100% 😉
      L’intento è chiaro, evitare la figuraccia. Venirci a raccontare che non prorogano perchè è a rischio il sistema elettrico nazionale per 1000 interfacce CEI 0-21 è ridicolo. Non siamo cretini 🙁

  10. da Berlusconi a Bersani al governo dei tecnici..il fotovoltaico è odiato e avversato da anni..sono costretti da una parte a dirsi favorevoli per acchiappare voti, dall’altra ne fanno di cotte e di crude per affossarlo..i giornali di regime e lega hanno battuto sul fatto che le bollette erano care per colpa del fotovoltaico..ora pretesto la crisi si son dati da fare per distruggerlo..poco importa se con qualche decina di migliaia di disoccupati in più i consumi interni scenderanno ancora..e poco importa la perdita di milioni di euro di tasse che le aziende fotovoltaiche in crisi non pagheranno più..ora stanno per derubare decine di migliaia di soggetti che hanno speso per installare un impianto e il pretesto o l hanno cercato con dolo o l’han preso al volo..quello delle interfacce..

  11. @ Roberto: concordo su tutto il campo!!
    tanto a loro cosa importa se circa 100.000 persone, tra produttori, installatori, professionisti, commerciali e indotto perderanno i posti di lavoro….. in fondo siamo solo numeri, serviranno per le statistiche.
    Prima o poi bisognerà farsi sentire!

    1. Ciao Alessandro, ormai comincia ad essere tardi, se anche arriva l’interfaccia il 23 agosto, devi fare prova in campo e fine lavori, hanno 10 giorni lavorativi per allacciare. Ormai o si fa tutto entro un paio di giorni o è meglio pensare al quinto conto energia, fare con calma e cercare un’interfaccia che non costi come un aereo 🙁

  12. E’ UNA VERGOGNA, NON SI PUO’ STABILIRE IL 27 AGOSTO COME TERMINE ULTIMO DEL 5° CONTO ENERGIA E METTERE COME OBBLIGATORIA UNA PROTEZIONE D’INTERFACCIA CHE NON SARA’ DISPONIBILE PRIMA DI SETTEMBRE!
    E’ UNA PROVOCAZIONE!
    NON POSSONO NON TENER CONTO DEI GUAI (PERCHE’ COS’ DOBBIMAO DEFINIRLI) E DELLE RESPONSABILITA’ NEI CONFRONTI DEI CLIENTI.

  13. spero vivamente che ci sia una proroga, ho girato in lungo ed in largo per trovare una protezione d’interfaccia, e la stessa cosa stanno facendo quasi tutti quelli che devono allacciare un impianto entro il 27. Sarebbe utile anche se solo ci facessero allacciare dal gestore di rete e poi ci dessero un tempo anche entro settembre quando saranno disponibili per adeguare la protezione d’interfaccia.

    1. Infatti, anche perchè le protezioni di interfaccia CEI 0-21, non hanno nulla di più delle altre, se non diverse prove di tipo in laboratorio e la doppia soglia di frequenza. Tanto è una quella da impostare. Basterebbe come ho scritto più volte allacciare e piombare il contatore, e autorizzare l’immissione in rete dopo l’installazione dell’interfaccia conforme. Ma il nodo cruciale non è questo, è che stanno rallentando di proposito le installazioni per lasciare un po di soldi al Quinto Conto e non fare la figuraccia di aver fatto un conto che dura 1 mese.

  14. ciao a tutti, per chi ne avesse di bisogno, ho disponibili 5 protezioni di nterfaccia della FEMTO D4. li vendo al prezzo di acquisto (fattura) poichè per motivi tecnici con enel non potrò connettere gli impianti entro il 27/08

    Per chi fosse interessato mi può contattare al seguente indirizzo mail

    ti.orebil@tgsinad

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *