Il codice di rete di Terna ed in particolar modo l’Allegato A70, hanno stabilito le nuove regole, o meglio i requisiti minimi, per la connessione degli impianti di produzione, al fine di evitare il collasso di una rete pensata nei decenni passati per un flusso di energia proveniente da poche stazioni di generazione verso milioni di utenti, e che invece si sta trasformando in una rete dove ormai sono presenti migliaia di piccole sorgenti di energia, con problemi di tensione, frequenza e isole indesiderate.
La delibera AEEG 84/2012 ha stabilito delle datedi entrata in vigore per i requisiti degli impianti, in modo da permettere a produttori (di energia e di inverter) di adeguarsi introducendo i nuovi parametri di rete in modo gradiuale. Il primo scalino è stato scalato brillantemente dai produttori di inverter, che con semplici accorgimenti software hanno sistemato il loro inverter alle prescrizioni del periodo 1 aprile 30 giugno, mentre ha funzionato un po meno (come sempre) dal punto di vista burocratico, con dichiarazioni sostitutive sbagliate, corrette e riscritte, anche se ora il meccanismo è oliato e in quest’ultimo mese non ci saranno problemi. Come sempre quando c’è una modifica delle prescrizioni normative i primi giorni c’è un rigore che non permette nemmeno di riuscire a lavorare, dopo qualche tempo il rilassamento generale ammorbidisce la burocrazia. Ad inizio aprile delle dichiarazioni sostitutive non ne andava bene una, adesso vanno bene tutte.
Ma al di là di questo, lo scalino che arriverà il primo di luglio, non sarà così semplice da scalare, in quanto si aggiungono ulteriori funzioni da implementare soprattutto nei convertitori statici (inverter) che potranno essere collegati alla rete solo se risponderanno a certi requisiti. Ma mentre la modifica del primo step della delibera 84/2012 era piuttosto semplice da eseguire, dal primo luglio si dovranno implementare funzioni che richiedono molto probabilmente delle modifiche hardware, in particolare per quanto riguarda la comunicazione e la possibilità da parte del gestore di rete, di inviare segnali per la modifica ad esempio del funzionamento a “cosfi” imposto dal distributore, la limitazione della potenza attiva o tele scatto, l’abilitazione della regolazione della potenza reattiva tramite punto fisso.
Questa modifica infatti necessita della possibilità da parte dell’inverter di ricevere segnali, il che comporta modifiche questa volta non solo software ma anche hardware. Molti produttori stanno predisponendo delle apparecchiature di interfaccia esterne in grado di gestire i segnali del distributore e di dialogare con le centraline degli inverter. Bisognerà anche vedere se si potranno certificare i sistemi di protezione di interfaccia SPI integrati, visto che infatti la nota 44 del par. 8.6.2 della CEI 0-21 esplicita che un SPI potrebbe anche essere dotato di contatti puliti in alternativa al protocollo CEI EN 61850.
Ormai siamo agli sgoccioli, e tra un po gli inverter immessi sul mercato dovranno essere conformi al codice di rete di Terna (allegato A70), alle scadenze della delibera AEEG 84/2012 e alle norme CEI 0-21 (impianti in BT) e norme CEI 0-16 (impianti in MT). Nei prossimi giorni vedremo come stanno affrontando il problema i maggiori produttori di inverter.
(clicca qua per scaricare l’allegato A70 e qua per scaricare la delibera 84/2012)
Volevo aggiungere che chi si ritrova in casa con inverter (nel nostro caso SMA) che non potranno essere utilizzati dal primo Luglio purtroppo gli rimangono sul groppone in quanto la casa costruttrice in molti casi non ritira l’inverter !!!
Hai toccato un tasto dolente Damiano, io dico la mia, non dovrebbero essere venduti inverter non conformi alle prescrizioni (quelle in vigore dal 1 Luglio) della delibera AEEG 84/2012 e Allegato A70 di Terna almeno dall’inizio di questo mese, o perlomeno dovevano essere venduti anche inverter conformi al dopo giugno. Io per impianti che iniziano l’iter adesso e che saranno connessi dopo il 30 giugno, non so che inverter far prendere all’installatore 🙁 E senza inverter niente matricola e niente fine lavori Enel.
Esatto, io so che inverter far prendere all’installatore (quelli che saranno conformi per essere allacciati dopo il 30 Giugno), ma purtroppo questi adeguamenti sono arrivati in una fase mooolto (la tripla o è voluta!!) delicata per via della transizione col 5° conto energia. Quindi ci sono molti impianti che per motivi economici devono essere allacciati il prima possibile per non rischiare di entrare nel 5° conto ma mancano gli inverter che hanno tempi di consegna piuttosto lunghi anche per via del fatto che quelli vecchi non si possono più utilizzare e tutti vogliono quelli nuovi.
Vero tutto quello che dici, io sentirei dai produttori top, credo che se interpelli Power One ti diranno qualcosa
scusate, ma per quanto riguarda gli inverter, appunto, non si dice che serve la connessione da remoto di Enel per settare la potenza attiva e reattiva? Per quanto riguarda il produttore, sempre parlando di inverter al di sopra dei 6 kWp, non dovrebbe automaticamente adeguarsi? Per gli impianti sotto i 6 kWp non mi pare ci sia uno stravolgimento. Correggetemi se sbaglio. Ciao e Grazie!
Per gli impianti sotto i 6kW non ci sono grossi stravolgimenti come dici. Per il resto non ci ho ancora capito niente 😉 Insomma ti sono stato di grande aiuto 😉
grande Stefano! La filosofia ormai è la maggior parte del nostro stato morale. Speriamo che resti qualche spiraglio per lavorare… Grazie di Cuore!!!
In ogni caso Giuseppe io non mi preoccuperei, nel senso che stanno uscendo già gli inverter conformi e certificati CEI 0-21 (Power-One, SMA, Santerno, etc) per le varie potenze, quindi a questo punto io non mi preoccupo nemmeno di cosa facciano questi inverter, se vanno bene ad Enel (ovvero se sono nel suo elenco) a maggior ragione vanno bene a noi, giusto ? Altrimenti ci tocca stare tutti a leggere normative dalla mattina alla sera, l’unica cosa importante mi pare, correggetemi se sbaglio, è che oltre i 6kW serve l’interfaccia esterna (a proposito, la Microelettrica Scientifica MC3V CEI è già conforme CEI 0-21). A mio avviso molti inverter che non saranno completamente nuovi, dovranno avere in aggiunta da quello che ho capito un dispositivo esterno in grado di dialogare con Enel e dare “ordini” all’inverter.