Connessione impianti di produzione e CEI 0-21, continua il balletto dei certificati

TralicciContinua l’estenuante lotta tra produttori e imprese distributrici relativamente alle certificazioni alle norme CEI 0-21 dei dispositivi presenti negli impianti di produzione che partecipano attivamente alla regolazione dei parametri di rete, ovvero degli inverter e delle protezioni di interfaccia. Terminata l’era delle dichiarazioni sostitutive (almeno in teoria) i produttori si sono dovuti attrezzare facendo eseguire le prove di laboratorio (prove di tipo) per poi successivamente farsi emettere da organismo accreditato, la certificazione di conformità alle CEI 0-21 sulla base delle prove stesse (CEI 0-21 edizione giugno 2012).

La variante V1, a nostro avviso a titolo semplificativo, e probabilmente per diminuire le difficoltà di alcuni produttori ad ottenere le certificazioni redatte sulla scorta delle prove di lavoratorio, ha previsto la modifica della dichiarazione di conformità in forma di autocertificazione, redatta su carta intestata del produttore dell’apparecchiatura, con tutti i riferimenti alle prove di laboratorio (fascicoli di prova emessi dal laboratorio con accreditamento riconosciuto o emessi dal laboratorio del Costruttore sotto la sorveglianza dell’organismo di certificazione o del laboratorio con accreditamento riconosciuto EA presso il quale sono state fatte le prove EMC).

Ora quindi ci pare di capire che  il produttore emette dichiarazione di conformità, sotto forma di autocertificazione, utilizzando il modello indicato nella variante V1, e facendo riferimento alle prove di laboratorio. Il paragrafo C.4 (Verifiche da parte degli organismi di certificazione) è stato eliminato dalla variante V1 della CEI 0-21. Ad essere onesti non è cambiato molto rispetto a quanto previsto in precedenza, si tratta per i produttori di aggiungere un’ autodichiarazione che certifica la conformità alla CEI 0-21 sulla scorta di verifiche che in ogni caso dovevano essere già fatte per il periodo successivo al 31 dicembre. Ma sono come di consueto i tempi a disposizione per fare queste modifiche a non essere troppo di aiuto. Molti produttori avevano già pubblicato i loro certificati emessi dall’organismo certificatore (con aggravio di costi), e si sono trovate a doverle sostituire con delle autocertificazioni. Tutto in pochi giorni.

Quindi prima di inviare le dichiarazioni di conformità al distributore verificate che siano redatte su carta intestata, e sotto forma di autocertificazione da parte del costruttore dell’apparecchiatura. Qualcuno ha già sistemato “le carte”, altri lo stanno facendo. Ne parleremo a breve.

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

5 commenti a “Connessione impianti di produzione e CEI 0-21, continua il balletto dei certificati

  1. da noi si riesce sempre a complicarci la vita in qualsiasi occasione, forse è colpa anche di molti produttori che in questi anni ne hanno combinate di tutti colori. io ritengo che con delle norme precise e dei controlli seri fino dall’inizio si sarebbero evitati molti problemi

    1. Ciao Arturo, quanto dici è vero.
      Ma questa volta da quanto so sono stati parte degli addetti ai lavori, in sede di dibattimento CEI per la 0-16, a chiedere una proroga perchè avevano le prove di tipo ma non i certificati, e non facevano in tempo ad averli per fine dicembre. Direi che i più incavolati sono quelli che comunque avevano già il certificato e che con la V1 hanno scoperto che potevano farne a meno con una auto dichiarazione.

  2. Ciao. Se puo’ interessarvi: sul sito Sma sono presenti nuovissime autodichiarazioni di conformità Cei
    0-21 variante 1. Sono le stesse di gennaio (che erano pero’ prive di documento di identita’) ma ora in forma di atto notarile poiche’ sembra che in Germania la legge vieti la pubblicazione su web di documenti di identita’.
    😉

  3. Ragazzi attenzione; alcune nuove dichiarazioni 2013 di conformita’, emesse da qualche costruttore indicano conformità di inverter con versione fw diversa rispetto al 2012! Per chi non l’ha fatto e’ necessario un upgrade del fw, facendo pure attenzione nel compilare l’allegato D del regolamento. Ciao a tutti.

  4. col cambio di governo si spera che tutte queste situazioni assolutamente ridicole abbiano fine e che ci sia una pietra tombale sui combustibili fossili una volta e per sempre

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