In una nota stampa, gli Ecologisti e Reti Civiche e i Verdi Europei Circolo di Ferrara evidenziano la vergognosa manovra a tenaglia che hanno dovuto subire in questi mesi le fonti energetiche rinnovabili nel nostro paese. Da una parte i Governi Berlusconi e Monti che grazie ai loro interventi sul conto energia hanno creato prima confusione e poi provvedimenti tali da porre a serio rischio un intera filiera produttiva che si è creata attorno alle rinnovabili. Dall’altra parte oggi troviamo organi di informazione che seguendo superficialmente le veline dell’AEEG (l’Autorità ha pubblicato la “bolletta trasparente”) addossano al recupero degli incentivi nelle bollette la causa dell’aumento dei costi per l’approvigionamento dell’energia elettrica da parte delle famiglie.
Se l’intervento governativo del precedente esecutivo (ma anche dell’attuale) era scontato e doloso, l’accanimento dei mezzi di informazione nazionali sul tema incentivi-rinnovabili-bolletta si spera sia, come ha giustamente sottolineato l’Associazione Azione Solare in questi giorni, solo sintomo di leggerezza e non di malafede. Perché vi è, nei grossi gruppi industriali del settore energetico, un allarme rispetto al successo del fotovoltaico e dell’eolico nel nostro paese.
Pochi sanno che proprio grazie alle rinnovabili in questi anni è diminuito il costo dell’energia nelle ore di punta, tanto da rendere non competitive le grandi centrali termoelettriche nelle ore soleggiate della giornata. E la nostra bolletta energetica sta già godendo di questi risparmi nelle ore diurne. Infatti secondo uno studio di ASPO Italia, ogni GWp di fotovoltaico è in grado di generare una riduzione del prezzo dell’energia elettrica pari a 500 milioni di €, mentre costa in incentivi 450 milioni di €. Cioè per ogni GWp installato la bolletta energetica complessiva cala di 50 milioni di €. Ma non è tutto, secondo uno studio di Althesys sommando costi e benefici si ricava un saldo positivo che vale, al 2030, tra i 21,8 e i 37,7 miliardi di euro. Insomma sui “costi” delle rinnovabili nella bolletta elettrica qualcuno ci sta marciando, e non sono certo le migliaia di cittadini che hanno installato sul loro tetto un impianto fotovoltaico.
In effetti poi, su una bolletta media di 515 euro annue a famiglia (vedi grafico a lato), solo il 57% è rappresentato dal costo dell’energia. Ben 220 euro sono altre voci di costo (dal supporto alle ferrovie alla dismissione delle centrali nucleari). Di queste però solo 55 euro sono imputabili direttamente agli incentivi alle fonti rinnovabili (leggi l’approfondimento). Insomma neanche 5 euro al mese possono valere un enorme beneficio ambientale, migliore qualità della vita, più salute, maggiore indipendenza da fonti energetiche importate e dal costo del petrolio, un minor costo dell’energia nelle ore di punta, entrate fiscali create da una filiera che nonostante la crisi ha saputo costruire 150.000 posti di lavoro? Gli ecologisti, ma anche tutti coloro che hanno a cuore il proprio futuro e quello dei propri figli, credono di sì.
E per questo che Ecologisti e Reti Civiche – Verdi Europei saranno al fianco delle Associazioni, delle imprese e dei lavoratori del settore per difendere le energie rinnovabili e per imprimere una decisa accelerazione alla svolta energetica nel nostro paese. (qua il comunicato stampa)