I relè di protezione di interfaccia. Cosa sono, come funzionano, verifiche periodiche

VerificaGli impianti di produzione di energia elettrica, connessi alle reti di bassa e media tensione dei distributori in conformità alle norme CEI 0-21 e CEI 0-16 sono dotati  di un sistema di protezione di interfaccia.

Si tratta di un relè di monitoraggio di alcune grandezze elettriche (tensione e frequenza) in grado di disconnettere l’impianto al verificarsi di determinate condizioni. In particolare la disconnessione avviene per eventi di sovra o sotto tensione, e sovra o sotto frequenza rispetto ai valori nominali della rete nel punto di consegna cui è connesso l’impianto di produzione.

Se le grandezze elettriche misurate sono superiori o inferiori ai limiti stabiliti dalle norme sopra citate, i relè disconnettono l’impianto tramite l’apertura del Dispositivo Di Interfaccia (DDI), e devono farlo nei tempi stabiliti dalle norme stesse. Le protezioni implementate nei relè di protezione sono le seguenti, sia per gli impianti connessi alla rete BT che in quelli connessi alla rfete MT:

– protezione 59.S2 (massima tensione istantanea seconda soglia
– protezione 59.S1 (massima tensione in media mobile prima soglia)
– protezione 27.S1 (minima tensione istantanea prima soglia)
– protezione 27.S2 (minima tensione istantanea seconda soglia)
– protezione 81>.S1 (massima frequenza prima soglia)
– protezione 81>.S2 (massima frequenza seconda soglia)
– protezione 81<.S1 (minima frequenza prima soglia)
– protezione 81<.S2 (minimaa frequenza seconda soglia)
– teledistacco (sgancio istantaneo da comando esterno)

Le regolazioni imposte dalle norme permettono di disconnettere gli impianti di produzione, in caso i valori di tali grandezze risultino superiori o inferiori a quanto stabilito. Le protezioni di interfaccia degli impianti connessi in media tensione, sono dotate di ulteriori sistemi di controllo. In particolare, le protezioni di media tensione ricevono dei segnali da un gruppo di TV (trasformatori voltmetrici) al fine di implementare la protezione 81V (sblocco voltmetrico).

L’Allegato A70 del Codice di Rete di Terna ha richiesto i seguenti requisiti nella logica di funzionamento delle protezioni di frequenza dei SPI, in ragione di due diversi obiettivi:

  • il distacco rapido della generazione in occorrenza di guasti sulla rete cui è connessa, consentendo il successo delle richiusure automatiche tripolari presenti nelle reti di distribuzione MT e a beneficio della qualità del servizio. Tale risultato è conseguibile con il ricorso a soglie restrittive di frequenza (50,2-49,8 Hz).

  • il mantenimento di connessione della generazione alla rete in caso di variazione lenta della frequenza (variazione che accompagna tipicamente perturbazioni sulla rete AT). Il risultato è conseguibile con il ricorso a soglie permissive di frequenza (47,5-51,5 Hz).

I relè di protezione di interfaccia, avendo una funzione strettamente legata alla sicurezza del sistema elettrico nazionale, devono essere periodicamente verificati con procedure di verifica in campo come stabilito dalle normative e delibere dedicate. In particolare le prescrizioni di cui sopra sono contenute nelle norme relative alla connessione degli impianti elettrici alla rete, e nelle delibere che hanno regolato le verifiche periodiche.

Nel dettaglio la Delibera 786/2016/R/EEL ha introdotto e regolato le verifiche periodiche, che devono essere eseguite in campo, OGNI 5 ANNI, verificando la corretta regolazione della protezione di interfaccia, il corretto funzionamento tramite la verifica delle protezioni e dei tempo di intervento, nonché del corretto intervento dei dispositivi di interfaccia (i dispositivi di apertura comandati dalla protezione di interfaccia) e dei loro tempo di intervento, che non devono essere superiori a 70ms per quelli installati sul lato MT, e 100ms per quelli installati sul lato BT.

La Delibera stessa prevede la sospensione degli incentivi e di eventuali convenzioni di scambio sul posto o ritiro dedicato, e la disconnessione degli impianti di produzione, per i produttori che non svolgono e inoltrano al distributore (tramite gli appositi canali telematici) la certificazione del sistema di protezione di interfaccia.

Clicca qua per maggiori informazioni

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

10 commenti a “I relè di protezione di interfaccia. Cosa sono, come funzionano, verifiche periodiche

  1. salve sono salvatore poddighe professione elettromeccanica ho letto ciò che a pubblicato e lo trovato interessante potrebbe darmi un consiglio tecnico un mio cliente a un impianto fotovoltaico da 20 kw fermo
    a causa di 2 inverter da 10 kw marca kostal guasti l’a causa e la scheda di alimentazione delle stringhe io stavo decidendo di interfacciare 2 inverter (con un relè di interfaccia e 2 teleruttori con la connessione in parallelo alle 2 bobine.
    non trovo i ricambi per l’inverter se la modifica e fattibile evito di acquistare 2 inverter .
    mi scusi per il tempo che mi a dedicato se mi da una risposta l’a ringrazio per la sua gentilezza
    l’a saluto distintamente salvatore poddigh

    1. Ma se è guasta la scheda di alimentazione delle stringhe non vedo cosa possa risolvere l’interfaccia con 2 teleruttori.
      Se poi è guasta la protezione di interfaccia degli inverter può inserire una SPI esterna e due DDI.
      La cosa comporta la modifica degli schemi, comunicazione al produttore e al GSE.
      Però il mio consiglio è quello di cambiare gli inverter

  2. salve volevo sapere se e necessario montare il rele’ interfaccia su un impianto fotovoltaico da 20 kw zsc con inverter ibidro e accumulo e meter montato. grazie

  3. Buongiorno, sto per farmi realizzare un impianto off grid, quindi non connesso elettricamente alla RETE. Unico “contatto” se possiamo chiamarlo così, è il sistema di Commutazione ATS chiamato da alcuni, composto da 2 contatori con interblocco meccanico ed elettrico che commutata il carico sul contatore Enel nel caso il sistema fotovoltaico/eolico/batterie sia spento. Oltre a ciò, per scrupolo, sulla linea che proviene da Enel c’è un contatore autoalimentato da Enel che nel caso di assenza di rete (lavori sulla linea o guasti) isola ulteriormente il comunque isolato impianto off-grid. Come viene vista questa soluzione? Mi dicono che non va in contrasto con la CEI 021 visto che un off-grid non è mai e poi mai connesso alla rete.

  4. Ho un impianto fotovoltaico di 19,88 kw, un tecnico mi ha messo a norma l’impianto di messa a terra del laboratorio e ha fatto scattare volontariamente il salvavita per prova, ho riattivato l’interfaccia che era scattato ma ora nonostante tutte le luci del fotovoltaico sono verdi…non produce. Per favore un consiglio grazie

  5. BUongiorno,
    vorrei chiederLe come è possibile verificare lo SPI integrato in un impianto di produzione che ha più di dieci anni di vita visto che i parametri sono cambiati e tramite quali canali andrebbero comunicati? SUl sito di e-distribuzione non ricordo esserci questa chiamata !
    Grazie fin da ora
    a.c.

    1. Certamente.
      I sistemi di protezione di interfaccia, devono essere ocnformi alle norme vigenti alla data dell’allaccio e vanno verificati con i parametri prescritti dalla norma vigente alla data di allaccio.
      La comunicazione va fatta sul portale produttori tramite l’applicativo “Regolamento di Esercizio Delibera 786”.
      Vanno verificate SOLO le interfacce esterne in impianti di potenza superiore a 11,08kW

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *