Il Decreto FER1 (D.M. 04/07/2019) e gli incentivi alle rinnovabili. I risultati della prima procedura

Il 28 gennaio 2020 il GSE ha pubblicato gli attesi risultati del primo bando relativo al D.M. 04/07/2019 (meglio noto come decreto FER1). 

Attesi perché quando si tratta di bandi per incentivi alle rinnovabili, cui accedere tramite procedure di iscrizione a registri ed aste con contingentazione della potenza disponibile, c’è ovviamente molta curiosità per capire come si sia mosso il mercato delle rinnovabili. I bandi e le aste sono suddivisi per tipologia (gruppi di appartenenza) di fonte rinnovabile, e quindi i risultati forniscono anche una panoramica sull’impatto delle varie categorie di fonti rinnovabili (Eolico, Fotovoltaico, Idroelettrico e Biogas).

I contingenti di potenza disponibili per la prima procedura erano i seguenti:

Registri (impianti sino a 1MW di potenza):

Aste (impianti oltre a 1MW di potenza):

Per quanto riguarda i REGISTRI sono state richiesti accessi agli incentivi per il doppio della potenza disponibile (92,3MW su 45 disponibili per Fotovoltaico ed Eolico e 35,8MW su 10 disponibili per Idroelettrico e Biogas). Richiesti 4,5MW su 10 disponibili per il gruppo C (rifacimento totale o parziale).

Uno scarso impatto invece per il gruppo A2, ovvero gli impianti Fotovoltaici a sostituzione di coperture in amianto, con soli 15 MW su 100 disponibili.

Relativamente alle ASTE, ovvero gli impianti con potenza sino a 1MW, i risultati evidenziano un buon interesse per gli impianti di nuova realizzazione del gruppo A (Fotovoltaico ed Eolico) con 595,4 MW di richieste a fronte di una disponibilità di 500 MW.

Una sola richiesta invece per gli impianti idroelettrici e biogas di nuova realizzazione, per un totale di 1,6 MW a fronte di una disponibilità di 5 MW, 6 sono state invece le richieste per gli impianti del gruppo C per un totale di 27,2 MW a fronte di una disponibilità di 60 MW (appartengono al gruppo C gli impianti oggetto di rifacimento totale o parziale quali eolici on-shore, idroelettrici o a gas residuati dei processi di depurazione).

Questa prima sessione potrebbe essere stata una sorta di banco di prova per gli addetti ai lavori, e qualcuno probabilmente è rimasto alla finestra prima di intraprendere iniziative, al fine di valutare l’impatto  delle richieste a fronte delle potenze disponibili, e magari verificare anche i ribassi d’Asta offerti.

Interessanti infatti anche i dati relativi ai ribassi offerti (relativi agli impianti che hanno avuto accesso a registri ed aste) sui quali probabilmente gli interessati valuteranno l’offerta da presentare nelle prossime procedure:

Aste Gruppo A: dal 30,54% al 4,29%
Aste Gruppo C: dal 37,63% al 10,18%
Aste Gruppo A: dal 5,25% al 0,00%
Aste Gruppo A2: dal 10,00% al 0,00%
Aste Gruppo B: dal 5,25% al 0,00%
Aste Gruppo C: dal 4,15% al 0,00%

Tutti i dati sopra evidenziati sopra si riferiscono agli impianti che hanno ottenuto l’accesso ai registri e alle aste.

Qua sotto la tabella di riepilogo del GSE

Author: Stefano Caproni

Perito Elettrotecnico, mi occupo di progettazione di impianti elettrici, energie rinnovabili, consulenza e progettazione di impianti fotovoltaici. Profilo linkedIn

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