Chi volesse ancora tentare di rientrare nel conto energia, dovra cliccare sul pulsante “invia richiesta” del portale telematico del GSE entro la mezzanote di domani, 6 luglio 2013. Termina infatti proprio domani il Quinto Conto Energia, e con lui anche la storia travagliata del regime di sostegno agli impianti fotovoltaici. Il primo conto energia, istituito nel 2005, cambiò drasticamente il sistema di incentivazione, in quanto a differenza del passato, in cui l’incentivazione all’utilizzo delle fonti rinnovabili avveniva mediante assegnazioni di somme a fondo perduto, grazie alle quali il privato poteva limitare il capitale investito, il meccanismo passò ad un sistema di incentivazione della produzione di energia elettrica (ancora in vigore con il Quinto Conto Energia), e non dell’investimento necessario per ottenerla.
Una storia come dicevamo travagliata, piena di contraddizioni e gestita male (con la maggior parte degli incentivi che sono stati erogati ad una piccola parte di impianti (le grosse installazioni a terra che tanti disagi hanno creato al territorio), e nessuna agevolazione per i piccoli impianti costretti ad una burocrazia ai limiti dell’assurdo, con una quantità di documenti ai limiti dell’assurdo (clicca qua per leggere lo sconvolgente percorso di un tecnico per realizzare e incentivare un fotovoltaico).
Ma gli incentivi al fotovoltaico non sono finiti, o meglio lo sono nella forma che ormai eravampo abituati ad usare, ovvero l’incentivazione dell’energia prodotta (sino al quarto conto energia) o l’incentivazione dell’energia immessa in rete e di quella autoconsumata. Sono infatti possibili le detrazioni fiscali per l’utilizzo nelle ristrutturazioni edilizie di impianti ad energia rinnovabile. L’Agenzia delle Entrate, ha confermato la possibilità di poter usufruire della detrazione del 36% (50% sino al 31 dicembre 2013) come abbiamo spiegato qualche settimana fa (leggi l’approfondimento).
In pratica l’impianto costa la metà, ed anche la detrazione è una forma di incentivazione, tra l’altro molto meno complessa da ottenere. Niente documenti, certificati, richieste foto, e tutte le centinaia di documenti necessari ad una pratica di incentivazione. Abbiamo fornito qualche esempio che dimostra come ancora il fotovoltaico sia un investimento molto conveniente proprio grazie alle detrazioni fiscali (leggi l’approfondimento). Oltre a portare molti benefici all’ambiente.
C’è ancora molta strada da fare, se pensiamo che secondo alcune proiezioni le energie rinnovabili cresceranno del 40% nei prossimi cinque anni, e che in uan ricerca, GTM Research ha indicato come possibile un calo sino a 36 centesimi di Euro del costo dei moduli cinesi nel 2017, grazie soprattutto all’automazione e innovazione tecnologica nei processi produttivi. La fine del conto energia non segnerà la fine del fotovoltaico, si chiude un capitolo e se ne apriranno altri. La via sembra segnata, non possiamo fare a meno delle rinnovabili.
Sotto i link ad alcuni articoli che trattano alcuni aspetti del fotovoltaico e della sua storia, la fine del Conto Energia, le detrazioni fiscali, etc
Piccola storia triste del fotovoltaico Italiano
Detrazioni fiscali e fotovoltaico: l’Agenzia delle Entrate risponde, si può fare
Detrazioni fiscali e fotovoltaico: dalla lettura del chiarimento dell’AE ulteriori indicazioni
Confermate le detrazioni per il risparmio energetico (65%) e per le ristrutturazioni (50%)
Il fotovoltaico dopo il Conto Energia può ancora sopravvivere, e con ottimi risultati
Comunque non è stata una cosa giusta. Molti impianti allacciati il 5 o addirittura il 6 luglio non hanno fatto in tempo a spedire la richiesta di incentivi in tempo per molteplici motivi: breve tempo per rimediare la documentazione, enel che pur allacciandoti l’impianto non ti da il verbale, sito GSE non funzionante in quei giorni, internet stesso non funzionante, oppure per non essersi accorti della news del 01/07.
Molte di queste pratiche sono state iniziate precedentemente per far prima ma non si è riusciti a premere il tasto Invia, di queste pratiche erano stati anche pagati i costi di istruttoria. A mio modesto parere non dovevano dare come termine ultimo l’invio della richiesta di inventivo ma la data di allaccio, come nei D.M precedenti. Spero che si inventino qualcosa, per poter dare l’opportunità anche queste persone che hanno avuto problemi, di rientrare nel V conto.
Ciao Miky,
hai ragione, anche se in ogni caso prima o poi un termine occorreva darlo.
Come dici giustamente si poteva lasciare un po di tempo a chi si era allacciato.
Lasciare la data di allacciamento come data per poter accedere agli incentivi era molto più semplice e poteva evitare un sacco di noie 🙁
Ciao Stefano, ho un dubbio:
Il V conto energia per gli impianti innovativi è anch’esso terminato anche se non è stato raggiunto il tetto dei 50 Mln? Ho telefonato al GSE ed un’operatrice mi ha detto che non sarebbe finito, ma non se ne ha più notizia! Il contatore specifico non si trova più.
Direi di si, sono sicuro al 99%.
Il limite di 50 milioni era relativo alla possibilità di essere esentati dal registro, non era un monte di incentivi dedicato e fuori dal budget totale
Ciao Miky, anche noi con 3 impianti abbiamo avuto lo stesso problema.
Se pensano con una news 5 giorni prima di cambiare le regole di 8 anni di incentivazione è il colmo. Occorre fare un interpello per gli impianti allacciati prima della scadenza e richiede al GSE il rientro al 5 Conto.
mi chiedevo se oggi 30 settembre è cambiato qualcosa per poter rientrare nel 5 conto energia.
se un’azione collettiva per gli impianti allacciati prima della scadenza potrebbe dare qualche risposta.
Non è cambiato nulla, le richieste andavano inviate entro la mezzanotte del 6 luglio 2013 🙁
Ciao Stefano, ti vorrei rendere partecipe della mia vendita sita in zona villa Gordiani, essendo ancora alle prime armi ed ovviamente per la parte finiziaria ci mettiamo d’accordo tra di noi.
Scusa ma dov’è Villa Gordiani ?