Dal primo gennaio 2014 rimanere aggiornati dal punto di vista professionale, non sarà più un’opzione per i periti industriali, ma un preciso obbligo normativo. Il Consiglio nazionale dei Periti Industriali ha dettato le linee guida relativamente ai compiti che i singoli collegi dovranno assolvere per garantire a tutti gli iscritti un sistema moderno e competitivo di aggiornamento.
Tralasciando i compiti dei collegi, che dovranno organizzare le attività di formazione continua vigilando sulle attività formative e sull’attribuzione dei crediti formativi, parliamo invece di come dovranno rimanere aggiornati i professionisti. La formazione è rivolta all’adegumaento delle competenze professionali tramite attività riconosciute dall’ordine professionale. Si tratta di attività di formazione diretta come la partecipazione a corsi di formazione, seminari, incontri e convegni, o formazione indiretta, come docenze, attività di relatore e/o informatore, formazione di praticanti, redazione di libri e tante altre attività sulle quali potrete informarvi presso il vostro collegio di appartenenza.
Il credito formativo è pari ad 1 ora di attività formativa, e la richiesta è di 120 crediti formativi nell’arco di tempo di 5 anni, con un minimo di 15 per ogni anno. I crediti formativi dovranno anche riguardare l’etica, la deontologia, la materia previdenziale e dogni altro argomento riguardante la regolamentazione dell’ordine professionale. La richiesta dei crediti formativi varia in base all’attività svolta, con un masimo di 120 per chi esercita l’attività a tempo pieno o saltuariamente ad un minimo di 40 per chi non svolge attività professionale.
Una novità che intende indirizzare i professionisti verso un percorso che ne assicuri la competitività sul mercato, la preparazione tecnica, la conoscenza della deontologia e della previdenza. Un professionista preparato e pronto ad affrontare le future sfide della libera professione, ed una garanzia di qualita e competenza per chi usufruisce delle prestazioni professionali dei periti industriali.
Ciao Stefano, sono un collega iscritto della provincia di Roma, è la prima volta che visito il tuo sito e mi sembra più completo ed essenziale di quello di certi istituzionali di case costruttrici ed enti, complimenti per la tua professionalità.
Ho trovato le risposte ai dubbi in merito all’adeguamento per la delibera 243 che stavo cercando e ti ringrazio. Seguirò le tue pagine WEB per poter tenermi aggiornato sul campo della produzione di energia da fotovoltaico.
Ciao Collega 😉
Grazie
In merito all’obbligo di acquisire crediti formativi, sai come ci si deve muovere?
Il mio collegio di Roma è completamente latitante in merito ad iniziative ed informative agli iscritti. Il mio campo di attinenza sono gli impianti elettrici civili ed industriali di bassa e media tensione.
Nella tua provincia il collegio è piu attivo sotto questo punto di vista? Che corsi di aggiornamento mettono a disposizione?
Beh…diciamo che non siamo tra i collegi più attivi che ci sono in giro, parlo a livello di iniziative, se devo essere onesto.
In ogni caso per lo meno segnalano i corsi che ci sono (alcuni organizzati dal collegio stesso ed altri da terzi).
E le mai che inviano agli iscritti sono abbastanza numerose, sia relativamente a conferenze e ad incontri.
Non so se sia tanto o poco perchè non conoscole altre realtà. In ogni caso magari fate pressioni perchè la normativa recepita da consiglio nazionale indica precisi adempimenti cui i collegi non si possono sottrarre. Se devi “prendere” 120 crediti formativi all’anno ti devo dare la possibilità di ottenerli, o con corsi organizzati dal collegio stesso o segnalando i corsi con crediti validi.
Grazie della tua risposta,
Altra domandina già che ci ho preso gusto….
In merito all’obbligatorietà di stipulare una polizza RC dal 14 Agosto dell’anno scorso, come ci si deve comportare? Il consiglio nazionale dei periti ha stipulato una convenzione con una compagnia assicurativa, sai qualcosa in piu in merito a questo.
Grazie ancora delle tue risposte e a presto.
Ciao Marino, onestamente non ne so molto delle convenzioni del consiglio con le compagnie. Ma ce ne sono varie, sia dei vari collegi che dell’ente di previdenza.
Ciao Stefano, volevo un tuo parere in merito a quanto sotto descritto.
Cabina esercita a 8400V l’ente distributore dovrà passare a 20000V a breve. Il proprieterio chiede che interventi debbono essere previsti.
Attualmente lo scomparto generale è costituito da una cella int. con protezioni dirette. ed alimenta due trafo da 630 kVA a doppio primario.
Fermo restando l’indispensabile sostituzione del cavo attuale da 75 mmq e vista la necessità di dover inserire delle protezioni indirette ho suggerito di far installare dalla ditta costruttrice degli scomparti il kit di adeguamento alla CEI-016 e farsi rilasciare la dichiarazione di rispondenza.
Ti chiedo: è obbligatorio tale adeguamento anche se l’utente è stato allacciato nel 2002? Per me si.
Grazie di una tua risposta.
Anche per me se vengono fatte modifiche alla rete. Se la cella va bene (parametri elettrici, tensione etc) basta sostituire il relè (ed eventualmente i TO-TA) e aggiungere eventuale UPS e tutto quello che serve per i circuiti ausiliari